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Suzuki brevetta un sistema eCall ad hoc per i motociclisti

Il sistema si basa su sensori indossati dal motociclista

Da ormai diversi anni le aziende sviluppano sistemi che possono migliorare la sicurezza, ed eCall è uno di questi: attiva una chiamata di emergenza se rileva qualcosa di anomalo (urto, ribaltamento, ecc.) nel veicolo. È obbligatorio nelle auto da alcuni anni, ma nelle moto solo un marchio come BMW lo ha implementato come optional e su piccola scala.

E i motociclisti sanno come in materia di sicurezza, nel settore non si fanno molti progressi. Ad esempio pensiamo alle spie che segnalano la bassa pressione dei pneumatici, qualcosa di vitale in un motocicletta, non ancora obbligatoria nonostante sia presente nelle auto da un decennio.

Per fortuna c’è ancora qualcuno che pensa alla sicurezza dei centauri. Una di queste è Suzuki che ha presentato un brevetto che ci sembra un buon passo avanti (se verrà messo in pratica). Si tratta, in poche parole, di un sistema eCall migliorato da Suzuki che tiene conto della posizione del motociclista dopo il possibile incidente.

Suzuki, l’eCall per i centauri è “da indossare”

Ma come funziona questo sistema eCall? Normalmente quello installato sulle auto, se rileva un possibile incidente, grazie ai sensori del veicolo, cerca di contattare l’autista, e se non riceve risposta allerta i soccorsi. L’idea di Suzuki è quella di aggiungere il pilota stesso all’equazione: il brevetto infatti prevede dei sensori “indossati” pilota, ad esempio nella suola degli stivali, in modo che chi riceve l’allerta dell’avvenuto incidente possa sapere se il pilota è in piedi o sdraiato a terra, o anche se a terra ma col busto eretto (meno grave). Grazie a questo, il ricevente della richiesta di soccorso può capire se l’incidente può essere grave e scegliere le cure mediche migliori.

suzuki ecall

Il brevetto, infatti, contempla una serie di possibili “scenari”. Ad esempio, se dopo l’impatto la motocicletta è a terra ma il pilota è in piedi o cammina, potrebbe essere stato lieve. Se invece la moto è sdraiata e il pilota anche, qualcosa non va ed è urgente inviare i soccorsi medici. Un altro dispositivo che dovrebbe essere integrato è un sensore di prossimità che rileva la distanza tra il motociclista e la sua moto.

suzuki ecall

Se quest’ultima ha avuto un urto ma il pilota è nelle vicinanze, probabilmente sta bene; se invece è lontano e non si muove, molto probabilmente l’incidente ha conseguenze gravi. È chiaro che questo sistema di Suzuki coinvolge non solo l’eCall della moto ma anche dei sensori extra che devono essere integrati nei capi che indossa il motociclista, quindi sarà necessario che le varie aziende si adeguino a questo eCall quando sarà ufficialmente presentato. La cosa non sembra fattibile a breve, ma l’idea nel suo complesso sembra molto interessante.

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