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Google per un futuro senza password

Serve una soluzione più sicura e più comoda. E l'abbiamo già trovata

Le password un tempo erano l’unica barriera protettiva per difendere i dati personali degli utenti. Ma con il tempo sempre più la loro scarsa varietà ed efficacia ha reso meno sicuri gli utenti online. Google ha già implementato soluzioni come la Verifica in 2 passaggi e il Gestore Password, ma sempre di più spinge verso un mondo senza password. Anche collaborando con Apple e Microsoft con questo obiettivo.

Google punta a un futuro senza password (insieme ad Apple e Microsoft)

In un blog post Google ha annunciato che nel prossimo anno farà in modo che gli utenti possano accedere alle piattaforme tramite lo standard FIDO Sign-in senza password. In questo modo, gli utenti non avranno più la necessità di utilizzare password per accedere a tutti i servizi Google.

Qualcosa di già visto: sempre più Google ha spinto per l’adozione dell’autentificazione a due fattori su Android e Chrome. Ma ora che Apple e Microsoft hanno annunciato il supporto a FIDO su iOS, MacOS, Safari, Windows e Edge le cose si semplificano. Dovremmo diventare in grado di accedere a dispositivi, siti e app senza alcuna password.

senza password google futuro min

Quando accederete a un sito web o a un’app sul vostro smartphone, potrete sbloccare il telefono con impronta o Face ID per accedere. Il vostro telefono memorizzerà quindi una passkey FIDO per sbloccare l’account online. Senza bisogno di password.

Sul vostro computer, basterà avere vicino a voi lo smartphone per sbloccarlo la prima volta. Le password si sincronizzeranno in maniera sicura nel cloud, quindi anche se doveste smarrire o dimenticare da qualche parte il telefono potrete accedere dal vostro PC o Mac senza problema.

Google sostiene da tempo la necessità di un futuro senza password, ma il fatto che anche Apple e Microsoft entrino nell’alleanza FIDO permetterà maggiore flessibilità e un’implementazione più completa. I cambiamenti però avverranno durante quest’anno: per il momento, continuate a ricordarvi le password che utilizzate (o affidatevi a un gestore per password).

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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