fbpx
MobileMusicaNewsSoftwareTech

Epic fa causa a Google, che vuole rimuovere Bandcamp dal Play Store

Ancora una volta il centro della discordia è il sistema di pagamenti

Epic Games ha fatto causa a Google, che vuole rimuovere lo store online di musica indipendente BandCamp dal Play Store di Android. Al centro della discordia ancora una volta il sistema di pagamenti. Epic vuole che BandCamp utilizzi il proprio sistema, evitando così di pagare la commissione a Google. E promette una nuova battaglia legale dopo quanto visto con Fortnite.

Epic vs Google, che vuole rimuovere Bandcamp dal Play Store

BandCamp utilizza il proprio sistema di pagamento su Android dal 2015. Infatti nel Play Store c’è un regolamento diverso che esonera chi vende musica digitale dal dover usare i pagamenti interni del Play Store. Come spiega in un post sul blog il co-fondatore e CEO di Bandcamp Ethan Diamond, questo permette di sostenere oltre 500 mila artisti e oltre 11 mila etichette indipendenti.

Epic ha acquistato BandCamp a marzo e ora Google ha deciso di cambiare i regolamenti per la vendita di musica digitale su Android. Diamond spiega che: “Google sta modificando le proprie regole per richiedere a Bandcamp (e altre app simili) di utilizzare esclusivamente Google Play Billing per i pagamenti di beni digitali e servizi, e pagare una commissione a Google”.

Secondo i nuovi regolamenti, Bandcamp dovrebbe cambiare il metodo di pagamento entro il 1 giugno 2022. Decidendo se alzare il prezzo dell’acquisto per i clienti che comprano musica oppure vendere su Android senza margine, anzi perdendoci in percentuale.

Ma i cambiamenti non sono arrivati solo nell’ultimo mese: con gli annunci attuali Google ha ‘chiarito’ quanto già annunciato nel settembre 2020. Quindi sembra che Epic abbia deciso di ingaggiare in una nuova battaglia, che potrebbe essere molto più ampia dei pagamenti su Bandcamp.

Una nuova battaglia per Epic

bandcamp android google epic play store

Nel documento legale presentato da Epic, l’azienda spiega che i cambi di Google farebbero in modo che Bandcamp non possa più dare agli artisti l’82% dei profitti sulla vendita della propria musica. Infatti dovrebbero pagare a Google il 10% dei profitti.

Che sembrerebbero un compromesso rispetto al 30% che Google chiede su altre app che offrono servizi diversi (giochi o app in abbonamento). Ma anche così, per Epic “pagando Google anche solo il 10% dei ricavi forzerebbe Epic a cambiare il corrente modello di business per Bandcamp oppure operarlo in perdita nel lungo periodo”.

Inoltre Epic argomenta che gli artisti dovranno aspettare più a lungo per i pagamenti. Infatti se attualmente Bandcamp gira il denaro ai musicisti entro 24 o 48 ore dall’acquisto, la fatturazione Google paga gli sviluppatori da 15 a 45 dopo.

Una posta in gioco più alta della sola Bandcamp

Sebbene le argomentazioni di Epic sembrino sulla carta ragionevoli, la realtà giudiziaria potrebbe essere decisamente sfavorevole per Bandcamp. Il servizio Fanhouse l’anno scorso ha provato qualcosa di simile con Apple. Ma alla fine la piattaforma ha dovuto rassegnarsi a utilizzare i pagamenti dell’App Store e aumentare i prezzi del 50% per coprire la tassa di Apple.

Epic ha iniziato questo processo preliminare per tutelare la neo-acquisita Bandcamp, ma con ogni probabilità il suo interesse è più ampio. Nell‘agosto del 2020 aveva fatto causa a Apple e Google per aver impedito di utilizzare pagamenti alternativi per Fortnite. E il caso con Google andrà a giudizio nel 2023.

epic google play store bandcamp min

Quindi Epic potrebbe utilizzare questa causa per fornire ulteriore materiale legale in una battaglia contro il Play Store di Google e l’App Store di Apple. Un tentativo per avere più possibilità di scardinare questo sistema.

Per il momento Epic ha solo stilato un’ingiunzione preliminare. E Google potrebbe essere disposta a scendere a compromessi ulteriori, dopo aver abbassato le richieste dal 30% al 10%. Ma il futuro è incerto e nuova battaglia legale potrebbe essere all’orizzonte. Vi terremo informati.

OffertaBestseller No. 1
JBL GO 3 Speaker Bluetooth Portatile, Cassa Altoparlante...
  • Con il potente JBL Pro Sound dai bassi corposi, JBL Go 3 è il diffusore Bluetooth da portare sempre con te per...
  • Design portatile e stile: grazie a tessuti variopinti, inserti espressivi e piccole dimensioni, lo speaker tascabile JBL...
  • Resistente ad acquae polvere: la certificazione waterproof e dustproof IPX67 rende lo speaker GO 3 ottimo per ascoltare...

Da non perdere questa settimana su Techprincess

✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Source
The Verge

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button