Twitter ha sospeso gli account di diversi giornalisti che coprono notizie riguardo Elon Musk. Fra i bannati soprattutto reporter americani: Drew Harwell del Washington Post, Keith Olbermann di MSNBC, Ryan Mac del The New York Times, Donie O’Sullivan della CNN, Matt Binder di Mashable e di Aaron Rupar. Qualcosa che gli stessi follower del miliardario non sembrano aver preso bene.
Elon Musk sospende l’account di diversi giornalisti su Twitter
La decisione di bloccare gli account di giornalisti critici era destinata a suscitare controversie, soprattutto se arriva dal miliardario che ha annunciato di comprare Twitter per “difendere la libertà di parola“. Per questo motivo Musk è entrato in Twitter Space per discutere direttamente con gli utenti della sua decisione.
Musk ha spiegato di aver bannato i giornalisti per avere pubblicato link di @ElonJet, l’account che pubblica la posizione del jet privato di Musk quando si muove. Informazioni accessibili pubblicamente dai siti degli aereoporti, ma pubblicate in tempo reale dall’account bannato ieri.
Gli account dei giornalisti che hanno pubblicato i link di @ElonJet su altri social avrebbero “evaso il ban”, condizione sufficiente per la sospensione dell’account dei reporter, secondo Musk.
Il giornalista del Washington Post Harwell ha fatto notare che questa decisione è radicalmente opposta alla pubblicazione a quella fatta riguardo alla pubblicazione di contenuti dell’account di Hunter Biden, figlio dell’attuale presidente USA.
Twitter ha risposto dicendo di aver aggiornato ieri il regolamento dicendo che pubblicare “informazioni sulla posizione reale, compresi dati pubblicati su Twitter o su link di terze parti” porta al ban.
La posizione di Musk e i sondaggi
Musk ha reiterato in un tweet che “hanno postato la mia posizione esatta, praticamente coordinate per l’assassinio, in (ovvia) violazione dei termini di servizio di Twitter”. Sebbene le informazioni sono reperibili pubblicamente e lo stesso Musk qualche settimana fa diceva che non avrebbe bannato l’account @ElonJet per difendere la libertà di parola.
Musk ha quindi chiesto in un sondaggio su Twitter se dovesse “togliere la sospensione agli account che hanno doxxato la mia posizione in tempo reale”. Ha vinto l’opzione “Subito”, con il 43% dei voti. Invece di dire, come al solito, “Vox populi, vox dei”, Musk ha rifatto il sondaggio perché c’erano “troppe opzioni”. Al momento, “Subito” sta vincendo con il 60% dei voti.
- Girola, Alessandro (Autore)