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Encanto: com’è il 60º classico Disney

Encanto è disponibile nel catalogo di Disney+.

Giunta al suo 60esimo classico del suo lungo e florido percorso nei lungometraggi animati, Disney si sposta in Colombia per Encanto, musical a sfondo fantastico che miscela pregevolmente temi come la famiglia, le tradizioni, la magia e la fiducia in se stessi. Alla regia troviamo Byron Howard e Jared Bush, di nuovo insieme dopo Zootropolis, affiancati dalla co-regista Charise Castro Smith. Fondamentale è inoltre l’apporto per le musiche e per la sceneggiatura di Lin-Manuel Miranda, lanciatissimo dopo le sue prove come attore ne Il ritorno di Mary Poppins, Hamilton e Vivo, oltre che per la sua regia di Tick, Tick… Boom!.

La protagonista di Encanto è Mirabel Madrigal (doppiata da Stephanie Beatriz in originale e da Margherita De Risi in italiano), irrequieta nipote di “Abuela” Alma Madrigal. Ogni membro della famiglia Madrigal possiede un dono magico, ultimo dono del marito di Abuela Pedro, sacrificatosi molto tempo prima per proteggere lei e i loro figli. L’unica a non godere di questo beneficio è proprio Mirabel, che soffre particolarmente per questa sua mancanza, soprattutto nel momento in cui si avvicina la scoperta del dono del suo nipote Antonio, di appena 5 anni. Proprio durante i festeggiamenti per il compleanno di Antonio, la sofferente Mirabel si allontana dal resto della famiglia, ritrovandosi in un vero e proprio incubo a occhi aperti, durante il quale vede l’amata casa Madrigal distruggersi sotto i suoi occhi.

Visione o presagio di un triste futuro? La famiglia Madrigal si trova costretta a confrontarsi con il possibile spegnimento della candela incantata che la protegge da molto tempo. Fra scoperte e colpi di scena, emergono segreti e lati oscuri della famiglia, in una variopinta narrazione accompagnata da brani travolgenti come Dos Oruguitas, We Don’t Talk About Bruno e The Family Madrigal.

Encanto ci ricorda che non c’è niente di male nel non essere speciali

Anche se da Disney non ci si può aspettare altro che l’eccellenza, è difficile non rimanere incantati (e scusateci il gioco di parole) dall’impatto visivo di Encanto e dalla sua animazione sorprendentemente realistica, nonostante l’ambientazione fantastica. Dai dettagli di casa Madrigal alle espressioni dei familiari, passando per l’esplosione di colori che accompagna il racconto, siamo indubbiamente di fronte al massimo livello dell’animazione attuale, che agisce da avvolgente sfondo per una storia molto più stratificata di quanto potrebbe apparire a prima vista.

Ciò che può essere facilmente bollato come un nuovo tentativo di Disney di aprirsi verso altri mercati e altre culture (dopo l’Asia raccontata in Raya e l’ultimo drago), si trasforma progressivamente in un elogio della diversità e della cosiddetta normalità, di cui è portabandiera proprio Mirabel, uno dei personaggi più atipici all’interno della storia della casa di Topolino. Nascosta dietro ai suoi bizzarri occhialoni, fragile e combattiva allo stesso tempo e affetta dal disagio di un’intera generazione, cioè scoprirsi normali in un mondo di persone speciali: Mirabel incarna il percorso di accettazione di se stessi, diventando di fatto sia la protagonista sia la villain di Encanto, dal momento che spesso siamo il peggior nemico per noi stessi e per la nostra serenità.

Assistiamo così a un racconto in perenne bilico fra impulsività e riflessione, fra progresso e conservazione e fra affermazione individuale e unità familiare, che si muove in contrasto al moderno panorama dell’intrattenimento e attinge a piene mani dalle opere di un’icona colombiana come Gabriel García Márquez. Un’andatura volutamente anticlimatica mette in scena l’anomala parabola di una ragazza senza super poteri costretta a confrontarsi con una famiglia dove la magia è invece di casa: un’anti(super)eroina per cui è impossibile non parteggiare.

Musiche travolgenti e umorismo sottotono

Encanto

A differenza del gioiello Pixar Coco, letteralmente intriso degli usi e costumi messicani, Encanto non si sofferma sulla cultura colombiana, che funge solo da sfondo di un racconto universale incentrato soprattutto sul fitto garbuglio di segreti, traumi e dissapori all’interno della famiglia Madrigal. A fare da contraltare a questi toni più cupi e seriosi è il già citato impianto scenografico, ricco di colori sgargianti, una comicità slapstick meno ispirata del solito e soprattutto la musica, vero e proprio personaggio aggiuntivo di Encanto.

Come in ogni musical che si rispetti, sono proprio le canzoni a fare parlare il film e i suoi personaggi. Mentre ci facciamo trascinare dal ritmo sudamericano e commuovere dai brani più sentimentali, emerge così nitidamente la morale di Encanto: tutti noi siamo speciali a modo nostro, e siamo parte di una famiglia, o di un gruppo, in cui ogni diversità è un valore e ogni piccola invidia è una barriera da superare verso la felicità.

Encanto è disponibile su Disney+.

Encanto ( Blu Ray)
  • Nella versione italiana del film prestano le proprie voci il cantautore e musicista Alvaro Soler nel ruolo di Camilo, il...
  • Alvaro Soler interpreta un brano nei titoli di coda della versione italiana del film.
  • Encanto ti trasporta con la sua musica irresistibile: Encanto include le canzoni originali del vincitore dell’Emmy,...

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Marco Paiano

Tutto quello che ho imparato nella vita l'ho imparato da Star Wars, Monkey Island e Il grande Lebowski. Lo metto in pratica su Tech Princess.

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