Nel giro di pochi mesi Enel chiuderà le proprie operazioni in Russia, secondo quanto dichiara a Bloomberg il CEO Francesco Starace. L’azienda di utility italiana segue l’esempio di altre grandi aziende che stanno lasciando Mosca, dopo l’invasione dell’Ucraina.
Enel pronta a lasciare la Russia
In un’intervista a Bloomberg, l’amministratore delegato di Enel Francesco Storace ha annunciato la fine delle operazioni in Russia nei prossimi mesi. L’annuncio arriva dopo che, alla fine della settimana scorsa presentando i dividendi societari, Enel aveva annunciato che avrebbe ridotto l’esposizione nel Paese.
“Stiamo vendendo la generazione termica, questo è un processo che abbiamo tempo fa. Con rammarico, penso che dobbiamo ritirarci” spiega a Bloomberg.
Il giornale finanziario newyorkese spiega che Enel Russia vale poco di più dell’1% degli introiti della società italiana. Ma fornisce energia a imprese e consumatori privati in diverse reti di distribuzione nella regione degli Urali.
Solo qualche giorno fa, Starace aveva spiegato: “Abbiamo deciso di non sviluppare più crescita in Russia e stiamo esplorando i vari scenari per i nostri attuali asset nel Paese. Qualsiasi scenario è sul tavolo. Gli scenari verranno analizzati in base alle leggi e alle sanzioni. È una decisione che prenderemo nei prossimi mesi ma il peso sull’Ebitda, comunque è marginale: le attività contano meno dell’1%“.
Il CFO De Paoli inoltre aveva spiegato che: “Noi abbiamo zero forniture di gas dalla Russia. Il 90% del gas che utilizziamo in Europa è coperto dai nostri contratti a lungo termine, per il 55% si tratta di Lng dagli Usa che rappresenta il 75% dei nostri contratti in volume”.
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