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Epic Games e Activision Blizzard interrompono le vendite in Russia

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Epic Games e Activision Blizzard seguono l’esempio di numerose aziende videoludiche e annunciano la sospensione delle vendite in Russia. Ecco tutti i dettagli.

Epic Games e Activision Blizzard interrompono le vendite in Russia

Il presidente e CEO di Activision Blizzard, Daniel Alegre, ha dichiarato la decisione di interrompere le vendite in una lettera aziendale ai dipendenti che è stata poi condivisa pubblicamente. Alegre ha affermato:

Oggi annunciamo che Activision Blizzard sospenderà le nuove vendite dei nostri giochi in Russia mentre questo conflitto continua. Continueremo a cercare modi per sostenere il popolo ucraino. Voglio rassicurarvi che la sicurezza dei nostri dipendenti è la massima priorità del nostro team di leadership. Stiamo facendo tutto il possibile per assistere i dipendenti e le loro famiglie, che sono direttamente colpiti da questa tragedia.

Nella lettera, Alegre ha anche scritto di come l’azienda stia abbinando le donazioni dei dipendenti alle organizzazioni di soccorso due a uno (con un limite aziendale corrispondente tra $1000 e $10.000). Secondo quanto dichiarato, attraverso questo metodo l’azienda e i dipendenti sono riusciti a raccogliere 300.000 dollari. Activision Blizzard aggiungerà anche altri enti di beneficenza tra cui i dipendenti potranno scegliere. Alegre ha poi concluso in questo modo:

Vorrei anche applaudire gli enormi contributi dei nostri colleghi in Polonia, dove le persone hanno offerto il loro tempo per assistere i rifugiati ucraini e altri bisognosi. Continuiamo a lavorare con loro per trovare modi per assistere ulteriormente questo sforzo. Siamo al fianco del popolo ucraino e forniremo aggiornamenti su qualsiasi nuova azione che intraprenderemo man mano che questa crisi continua a svilupparsi.

Per quanto riguarda Epic Games, l’azienda ha dichiarato che sospenderà le vendite in Russia. Tuttavia ha anche affermato che non bloccherà l’accesso ai giochi per i cittadini russi. Epic Games ha paragonato i suoi videogiochi a strumenti utili per la comunicazione, affermando che “il mondo libero dovrebbe mantenere aperte tutte le linee di dialogo”.

Con questo sviluppo, Activision Blizzard e Epic Games si uniscono alla crescente lista di aziende del settore videoludico che hanno preso provvedimenti contro la Russia; una lista che include Microsoft (Xbox), CD Projekt Red (Witcher e Cyberpunk 2077) e molti altri.

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