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La bufala della settimana: i pericolosi Bancomat col QR Code

La fake news arriva in appoggio di una precedente (e già smascherata)

Cari lettori, ci rendiamo conto che questa rubrica settimanale è quasi costantemente dedicata alle bufale ordite e diffuse dai no vax.

Non per nostra scelta, ma perché chi si oppone in maniera irragionevole alla vaccinazione anti Covid ha sempre nuove risorse per balzare agli onori delle cronache. E noi, se dal punto di vista dei contenuti siamo pronti a sbugiardare le loro false informazioni, d’altra parte ci troviamo nella condizione di dover ringraziare i no vax, siccome ci forniscono sempre nuovo materiale su cui scrivere.

Anche perché, ormai, la loro capacità di intercettare elementi della realtà da fraintendere ad arte e proporre come base per le loro teorie complottistiche ha raggiunto apici di puro virtuosismo.

La premessa non è oziosa, anzi è necessaria a introdurre un recente tormentone riversato dai no vax sulla Rete. Quello, cioè, di informare i propri seguaci sull’inquietante presenza di misteriosi Bancomat dotati di QR Code. Che chissà per quale turpe e discriminatorio disegno sono stati ideati e messi sul mercato.

Cerchiamo di capire di più della bufala, e sveliamo poi di cosa realmente si tratta.

Il mistero dei Bancomat col QR Code

Come sempre, la notizia è stata fornita secondo le solite modalità oscure proprie dei no vax. L’informazione (in questo caso un’immagine) viene del tutto decontestualizzata, e “condita” da una didascalia che punta su due diversi aspetti. Intanto, si insinua (senza esplicitare nulla) una qualche forma di complotto in preparazione. E poi, facendo leva sull’emotività, si invitano i lettori a prendere coscienza di quanto sta accadendo, per dissociarsi o magari contestare.

Ma cosa sarebbero mai questi temibili Bancomat col QR Code?

bancomat QR Code

I prototipi venuti da Bruxelles

Nei giorni scorsi è circolata su Twitter una foto di un apparente Bancomat con, appunto, un lettore di QR Code posto sotto alla fessura in cui inserire le banconote.

Il tutto accompagnato da una didascalia breve e sibillina. Che recita così: “Strani prototipi di bancomat arrivano da #Bruxelles con QR incorporato… [segue emoji della faccina che vomita]. Svegliaaaaa!!!”

Tutto qui. Stavolta i no vax sono stati più criptici che mai, forse pensando di stimolare la fantasia (e la tendenza a credere ai complotti) di molti dei loro seguaci.

Non è difficile immaginare che, per chi abbia l’inclinazione a immaginare un mondo orwelliano ai danni di chi non si vaccina, quella foto potrebbe essere letta come la futura impossibilità di prelevare denaro per chi non abbia il super green pass.

La bufala di rinforzo a un’altra bufala

In effetti la nostra elementare interpretazione trova conforto se pensiamo che questo messaggio destabilizzante sia una specie di rinforzo di una bufala di qualche settimana fa, già ampiamente sbugiardata.

Quella secondo cui su diversi Bancomat sarebbero apparsi avvisi adesivi (con tanto di QR Code) con su scritto “Servizio riservato ai detentori di super green pass. Rivolgersi allo sportello. Da domani senza la dose giornaliera di vaccino non potrai accedere ai soldi sul tuo conto”.

Gli adesivi, sia ben chiaro, sono comparsi davvero su alcuni bancomat. Ma il codice QR riportava al sito di Casa Pound.

Vale inoltre la pena di ricordare una volta di più la scarsa considerazione per la verità, ma anche per la lingua italiana, spesso palesata da certi estremisti. Il vaccino non si somministra con una “dose giornaliera”, e coloro che hanno il green pass ne sono “possessori” più che “detentori”.

La bufala dei Bancomat con QR Code

Va bene, abbiamo smascherato la bufala dell’adesivo applicato sui bancomat qualche giorno fa. Ma come la mettiamo con questi Bancomat dotati di QR Code provenienti da Bruxelles per invadere il mondo?

Il fatto è che non solo non si tratta di strumenti provenienti da Bruxelles, ma neppure di Bancomat. Il modo di operare dei no vax è sempre identico a se stesso: si parte da un dato di verità (la fotografia) per costruirvi attorno una narrazione del tutto fantasiosa.

Sì, la foto è autentica. Tuttavia si riferisce non a Bancomat ma a pompe di benzina (come segnala la sempre solerte redazione di Bufale.net).

E il QR Code, pensate un po’, non solo non è messo lì con funzioni vessatorie nei confronti dei non vaccinati. Ma per consentire a chi ne abbia diritto di chiedere il rimborso di uno scontrino, magari per una mancata erogazione di parte del carburante pagato.

La fotografia come metafora della “filosofia” no vax

Per concludere, ci permettiamo un’osservazione forse non priva di interesse.

La bufala dei no vax ha attecchito perché la foto ritraeva soltanto una piccola parte della pompa di benzina. Il particolare, che mostrava solo la fessura per le banconote e il lettore di QR Code, poteva in effetti trarre in inganno e ricordare un Bancomat. Sarebbe tuttavia bastata una fotografia dell’intera struttura per svelare la verità e fugare ogni dubbio.

Ecco: questa a noi sembra quasi una metafora. Concentrandosi su un particolare e ignorando il contesto, tutto può apparire diverso, addirittura l’opposto rispetto a ciò che davvero è.

La verità la si conosce solo guardando la realtà nella sua totalità e nella sua complessità. Per questo, per non cadere nella trappola delle fake news, c’è solo una strada: essere e rimanere informati.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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