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L’Europa propone nuove regole per il copyright dell’AI generativa

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L’Europa ha proposta una prima bozza di una legge volta a proteggere il copyright dei materiali utilizzati per addestrare l’AI generativa. Il primo accordo prevede che le aziende che utilizzano strumenti di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT, dovranno rendere noto qualsiasi materiale protetto da diritti d’autore impiegato per creare i loro sistemi. Questa misura potrebbe preparare il terreno per le prime normative mondiali sulla tecnologia.

L’Europa e la tutela del copyright per l’AI generativa

La Commissione europea ha avviato quasi due anni fa la stesura dell’AI Act, un disegno di legge per regolamentare l’intelligenza artificiale, che ha visto un’impennata di investimenti e popolarità dopo il lancio del chatbot ChatGPT basato sull’intelligenza artificiale di OpenAI.

I parlamentari europei hanno raggiunto un accordo per portare la bozza alla fase successiva, il trilogo, in cui i legislatori e gli Stati membri dell’UE definiranno i dettagli finali della proposta.

Secondo le proposte, gli strumenti di intelligenza artificiale saranno suddivisi in base al loro livello di rischio percepito: da basso a limitato, alto e inaccettabile. Le aree di preoccupazione potrebbero riguardare la sorveglianza biometrica, la diffusione di informazioni false o un linguaggio discriminatorio. Gli strumenti ad alto rischio non saranno proibiti, ma chi li usa dovrà essere estremamente trasparente sulle loro attività.

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Le aziende che usano strumenti di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT o il generatore di immagini Midjourney, dovranno anche rivelare qualsiasi materiale protetto da diritti d’autore usato per sviluppare i loro sistemi.

Questa disposizione è stata introdotta nelle ultime due settimane, secondo una fonte vicina alle discussioni. Alcuni membri del comitato avevano inizialmente suggerito di bandire completamente il materiale protetto da diritti d’autore usato per allenare i modelli di intelligenza artificiale generativa. Ma questo è stato sostituito da un requisito di trasparenza.

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