fbpx
HardwareTech

Perché Starlink Premium non è la mossa giusta

Elon Musk annuncia Starlink Premium a 500 dollari il mese

Lo scorso anno SpaceX ha lanciato ufficialmente Starlink. Oggi la connessione satellitare di Elon Musk si evolve. E lo fa proponendo ai consumatori Starlink Premium, un nuovo piano di abbonamento che costa ben 500 dollari al mese. Cinque volte il costo della sottoscrizione standard.
Ma è davvero la mossa giusta? Oppure questa volta il signor Musk ha fatto un errore di valutazione?

Starlink Premium: cosa offre?

L’abbonamento base di Starlink prevede:

  • una velocità di download di 50-150 Mbps;
  • una latenza di 20-40 ms;
  • un kit che include la parabola e che costa 499 € + 75 € di spese di spedizione;
  • un costo mensile di 99 € al mese.

Starlink Premium invece include:

  • una velocità di download di 500 Mbps;
  • una latenza di 20-40 ms;
  • un kit che include la nuove parabola e che costa 2.500 dollari + le spese di spedizione;
  • un costo mensile di 500 dollari.

Sì, avete letto bene.
Nuova parabola“.
Starlink abbandona il grande piatto circolare che ha fatto innamorare i gatti di mezzo mondo a favore di un design squadrato e di misure più compatte. L’estetica però non è l’unica cosa che cambia. La parabola Premium ha il doppio della capacità per consentire di raggiungere i 500 Mbps in download promessi da Musk e potrà inoltre servire un numero maggiore di dispositivi.

Cambia poi anche il modem incluso nel kit. Una modifica indispensabile a reggere sia le connessioni multiple sia la velocità garantita dal servizio.

Infine Starlink promette ai clienti Premium l’assistenza tecnica prioritaria, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Starlink Premium è la mossa giusta?

Starlink premium nuova parabola

Starlink Premium sembra essere il frutto dei feedback ricevuti dai clienti nel corso di questi mesi. La critica maggiore infatti pare fosse legata al numero di utenti che potevano collegarsi da un singola postazione. Essendo limitato, Starlink non si prestava all’utilizzo aziendale mentre il piano Premium dovrebbe adattarsi a queste necessità.
In più la nuova parabola sembra essere più resistente alle condizioni atmosferiche estreme, il che potrebbe renderla adatta anche a luoghi estremamente sperduti e con un clima poco clemente.

Quello che però ci lascia perplessi è la tempistica.
Stiamo usando Starlink da oltre 2 mesi. Abbiamo apprezzato la facilità con cui avviene l’installazione e la velocità che può raggiungere (anche 200 Mbps), senza contare che è un grande aiuto per chi non viene raggiunto dalla fibra o, ancora peggio, da una normale ADSL.
Il servizio però non è costante. Non ci sono down effettivi ma la sensibilità della parabola e il numero ancora insufficiente di satelliti causa brevi ma continue disconnessioni. Non è un problema per lo streaming video – dove c’è sempre un po’ di cache che aiuta – ma rende l’uso dei videogiochi online e le videochiamate davvero difficoltose.
Avremmo quindi preferito vedere Starlink concentrata sulla risoluzione degli attuali problemi così da rendere la connessione satellitare più fruibile per tutti coloro che hanno già deciso di fare fiducia al servizio piuttosto che proporre una variante più veloce e costose che comunque subirà le stesse disconnessioni della versione base.

Tenete inoltre presente che per il 2022 sono previste 52 missioni SpaceX che serviranno anche a portare nuovi satelliti in orbita.

Forse sarebbe stato meglio attendere la fine dell’anno per il lancio di Starlink Premium, preoccupandosi prima di garantire agli utenti un servizio costante e stabile invece di monetizzare con una variante ancora più costosa che, per giunta, propone un’altra parabola, più performante di quella già acquistata da migliaia di utenti.

Ricordiamo infine che Elon Musk dovrà risolvere anche il problema dell’inquinamento luminoso dei suoi satelliti e quello dell’affollamento della volta celeste. I satelliti di Starlink infatti impediscono ad astronomi e astrofisici di svolgere al meglio il proprio lavoro, senza contare che aumentare il numero di satelliti permetterà sicuramente di migliorare il servizio ma, ad un certo punto, sarà necessario regolamentare tutto questo. Il piano iniziale di SpaceX prevedeva 12.000 satelliti. Siamo davvero sicuri di poterci permettere di averne così tanti?

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button