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Tutti (gli uomini) pensano all’Impero romano. Parola di TikTok

Sta spopolando l’hashtag #romanempire

Per gli amici di Alessandro Barbero o di altri storici è tutto facile. Si ha un dubbio sulla data di una battaglia, il nome di un condottiero o l’ordinamento politico di un Paese remoto? Poco male: si alza la cornetta, si chiama il professionista di turno e si risolve il problema.

Ma per tutti gli altri, spesso si ritorna col pensiero a determinati periodi storici, colmando con la fantasia le lacune della cultura. Eppure non tutte le epoche sembrano interessarci allo stesso modo.

Su TikTok impazza l’Impero romano. In che senso? Nel senso che sta succedendo qualcosa di curioso. E, forse, di emblematico. Sembra che l’Impero romano ossessioni parecchi uomini, dove uomini va inteso come sinonimo non di persone ma di maschi.

Cerchiamo di vederci più chiaro.

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TikTok e l’Impero romano

Nelle ultime ore, su TikTok, gli hashtag che riguardano l’Impero romano, in primis #romanempire, stanno avendo milioni di visualizzazioni.

E si è istituita una curiosa (e, come vedremo, non priva di spiegazioni profonde) querelle di genere. Perché sono soprattutto le donne a postare immagini e video in grande quantità. In cui si interrogano, o meglio interrogano i propri partner, su quanto pensino all’Impero romano.

Difficile dire quando, come e perché sia nato il trend. Ma di certo, come succede sui social, ora si è diffuso a macchia d’olio. E non è più possibile distinguere chi pone la domanda spinto (o, meglio, spinta) da autentica curiosità, e chi per seguire l’onda.

Gaius Flavius e l’ossessione per la Roma antica

C’è chi, come il Washington Post, ha anche teorizzato quale potrebbe essere l’origine del tormentone.

Secondo il quotidiano statunitense tutto potrebbe essere scaturito dal profilo di un content creator dal nome d’arte eloquente, Gaius Flavius, che posta video divertenti sull’Impero romano.

In un recente video il sedicente Gaius Flavius si è rivolto alle donne chiedendo loro: “Molte di voi non capiscono quanto spesso gli uomini pensino all’Impero romano. Chiedete al vostro marito/fidanzato/padre/fratello – sarete sorprese dalle loro risposte”.

Il video ha superato i 2 milioni di visualizzazioni. E, a quanto dice il content creator, è stato pubblicato dopo che il trentaduenne olandese Artur Hulu (questo il suo vero nome) ha notato una vistosa differenza percentuale di interesse – basata sulla partecipazione attiva ai suoi post sull’argomento – tra uomini e donne.

Gli uomini e l’Impero romano

L’intuizione iniziale, che sia a opera di Artur Hulu o di altri, è stata di certo raccolta.

Non solo dalle utenti di TikTok, che continuano a interrogare i propri compagni, parenti e amici sull’eventuale loro passione per la Roma imperiale. Ma anche dagli “intervistati” stessi, che spesso rivelano un autentico e profondo interesse per uno o più aspetti della romanità antica.

A questo punto è inevitabile domandarsi: perché?

Un possibile motivo di tanto interesse

Il motivo di tanto interesse maschile per l’Impero romano, fotografato da TikTok, viene suggerito dallo stesso Gaius Flavius. Che dice come la società romana imperiale sia stata “fortemente dominata dagli uomini”.

È una spiegazione avvalorata anche da diversi storici. Che fanno un ragionamento più complesso: gli aspetti più maschili (e maschilistici) della Roma imperiale sono stati enfatizzati nei secoli, anche perché gli studiosi della romanità sono spesso stati uomini.

È la riflessione fatta da Hannah Cornwell, storica dell’università di Birmingham, intervistata dal Washington Post. Cornwell ha citato “la legione romana, l’aquila imperiale, i gladiatori: tutti elementi che vengono associati alla virilità e al potere”. Ma ha aggiunto che gli aspetti dell’Impero romano legati alla mascolinità devono il loro successo anche, se non soprattutto, alle fonti “elitarie e maschili” che li hanno messi in luce. Specie agli storici del diciannovesimo secolo.

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Gli aspetti meno noti dell’Impero romano

La storia è, anche, selezione di eventi. E certa produzione culturale pop di oggi (si pensi a pellicole come Il gladiatore) ha di certo contribuito a mostrare la storia dell’Impero romano come faccenda per uomini, meglio se nerboruti.

Peccato però, come ricorda sempre Cornwell, che ci siano state anche valorose gladiatrici donne.

Ma più in generale, la sessualità nella Roma antica era vissuta in modo assai pieno e disinvolto. Si pensi per esempio alla passione dell’imperatore Eliogabalo per gli abiti femminili. O all’apertura a qualunque tipo di rapporto, non necessariamente eterosessuale, e a una sorprendentemente moderna accettazione della fluidità di genere.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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