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Facebook criticato per il trattamento riservato alle celebrità

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A quanto pare, ieri l’Osservatorio di Facebook ha dichiarato che il social network non è stato poi così disponibile nel condividere il motivo per cui gli utenti “importanti” sfuggono alle regole di moderazione dei contenuti. “Il fatto che Facebook abbia fornito una risposta così ambigua e non dettagliata a una richiesta di maggiore trasparenza non è accettabile. La risposta di Facebook non fornisce alcuna trasparenza significativa sui criteri per gli account o le pagine selezionate per l’inclusione nel controllo incrociato“. Così ha scritto l’Osservatorio in una dichiarazione. Ma vediamo più nel dettaglio di cosa è accusata l’App di Facebook.

Facebook: App criticata per il trattamento riservato agli utenti VIP

Di recente il Wall Street Journal ha rivelato che l’App di Facebook ha inserito politici e celebrità in una “whitelist“, rendendoli di fatto immuni a qualsiasi azione esecutiva. Di tutta risposta Thomas Hughes, Direttore dell’Osservatorio, ha dichiarato: “La quantità di informazioni pubblicamente disponibili sui controlli incrociati è troppo limitata. Gli utenti devono sapere cosa viene fatto, quando e perché. Se tutto viene fatto in modo opaco e invisibile, alimenta la convinzione che stia accadendo qualcosa di spiacevole“.

In sostanza, il Consiglio chiede alla piattaforma di spiegare pubblicamente la sua logica per l’inclusione degli account nel suo programma di controllo incrociato. Dal canto suo, però, Facebook ha ribadito di aver inserito solo pochi profili in questa lista. Anche se Hughes ha dichiarato che si tratta di ben 6 milioni di utenti. Un numero tutt’altro che ridotto, almeno stando a quanto riferito dal Consiglio. Di tutta risposta, la piattaforma si è detta intenzionata a rivedere il suo programma di controllo incrociato, con l’intento “di essere più chiara nelle spiegazioni in futuro“. Dobbiamo fidarci?

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