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SpillOver, l’App che può prevedere le pandemie

L'Università della California ha ideato SpillOver, un'App che permette di prevedere le pandemie future

Sappiamo bene che non è possibile riscrivere la storia dell’emergenza Covid-19, ma forse abbiamo un modo per fermare le pandemie future. I ricercatori della sezione di malattie infettive dell’Università della California stanno lavorando ad una nuova applicazione web, SpillOver, che permetterà di prevedere quali virus potrebbero causare una pandemia.

Più nel dettaglio, l’App è uno strumento open-source di valutazione del rischio, che confronta centinaia di virus, ospiti e fattori di rischio ambientali per identificare i virus con il più alto rischio di spillover zoonotico. Ma cosa si intende davvero con il termine “zoonosi”? Chi ha letto l’omonimo libro “Spillover” di David Quammen sa bene di cosa si tratta. Il termine identifica il fenomeno per cui i patogeni vengono trasmessi da un animale vertebrato – un comune pipstrello – ad un essere umano. L’inizio della pandemia.

Vediamo allora come può aiutarci un’App a capire se stiamo per andare incontro ad un’emergenza simile a quella del Covid-19. Oppure se può salvarci da una situazione come quella in cui ci troviamo.

Spillover App

SpillOver: come prevedere una pandemia con un’App web

Può sembrare insolito, eppure SpillOver prende ispirazione dal sistema di valutazione del rischio utilizzato da banche e compagnie di assicurazione. In termini pratici, l’applicazione assegna ai virus un punteggio “simile al credito“, esaminando ben 32 fattori di rischio relativi sia al virus sia all’ospite – inclusi l’ambiente e i comportamenti umani -. E proprio come accade per i rischi legati allo stile di vita, anche i virus più pericolosi per la nostra salute si posizionano in cima alla classifica stilata dall’App.

In questo modo le autorità politiche e sanitarie hanno la possibilità di conoscere quali potrebbero essere le pandemie future. E muoversi per tempo per evitare che accada un disastro simile a quello causato dal Covid-19. “SARS-CoV-2 è solo un esempio di molte migliaia di virus là fuori che hanno il potenziale di propagarsi dagli animali all’uomo“, così ha commentato Zoë Grange, una delle ricercatrici che ha partecipato allo sviluppo di SpillOver.

Dobbiamo non solo identificare, ma anche dare la priorità alle minacce virali con il maggior rischio di ricaduta prima che si verifichi un’altra devastante pandemia. Il nostro strumento SpillOver Viral Risk Ranking è il punto di partenza per la creazione di soluzioni proattive“. Fino ad ora, infatti, l’App ha identificato e classificato 887 virus della fauna selvatica, utilizzando un’incredibile varietà di fonti. Ai primi posti della classifica, come potete ben immaginare, ci sono 12 patogeni umani piuttosto noti tra cui SARS CoV-2, al secondo posto seguito da Lassa ed Ebola.

Per quanto alcuni di questi virus siano noti, l’App ha contrassegnato con un alto rischio di spillover alcuni patogeni molto recenti. Tra questi c’è il nuovo coronavirus PREDICT_CoV-35, che risulta classificato tra i primi 20. A differenza degli strumenti utilizzati finora, SpillOver è un’App open-source che permette di aggiungere costantemente nuovi virus al sistema, così da fornire risultati sempre aggiornati. E questo vale tanto per i ricercatori quanto per le persone comuni. Ebbene sì, avete letto bene. Se volete verificare quali virus ad alto rischio si trovano nella vostra zona, potete farlo.

Spillover

La tecnologia ci salverà dalle pandemie?

Questo strumento ha lo scopo di avviare una conversazione globale che ci consentirà di andare ben oltre il modo in cui pensavamo di classificare i virus in passato e consentire la collaborazione scientifica in tempo reale per identificare tempestivamente nuove minacce. SpillOver può aiutare a far progredire la nostra comprensione delle minacce alla salute virale e consentirci di agire per ridurre il rischio di spillover prima che le pandemie possano esplodere“. Così ha dichiarato Jonna Mazet, docente presso l’Università della California.

A quanto pare, quindi la risposta alla nostra domanda è sì, la tecnologia ci aiuterà a salvarci dalle pandemie future. Lo strumento open-source ideato dai ricercatori americani permette di individuare i virus con il più alto rischio zoonotico, fornendo così l’occasione di intervenire ancora prima che gli essere umani diventino ospiti contagiosi. Se avessimo conosciuto l’App prima dell’emergenza Covid-19, avremmo forse potuto impedire la pandemia. Come? Riconoscendo il patogeno trasmesso dal pipistrello all’uomo. Ed impedendo che il loro “incontro” facesse esplodere una delle più grandi emergenze del nostro tempo. Diteci voi, quindi: SpillOver ci salverà?

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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