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Big tech sempre più green: carbon free dal 2040

Tante sono le big tech che hanno firmato il Climate Pledge, progetto per attuare strategie di decarbonizzazione.

Oggi si celebra la Giornata mondiale della Terra ed è la più grande manifestazione ambientale dedicata alla salvaguardia del Pianeta. Nata nel 1970, è stata creata per sensibilizzare il mondo sull’importanza delle risorse naturali. Tema principale quest’anno è quello di riparare il danno già causato al Pianeta, ed è questa la direzione che le big tech, come Amazon e Google, stanno prendendo. Infatti, il loro obiettivo è quello di essere carbon free a partire dal 2040, quindi tra circa vent’anni.

Quali sono i programmi di Amazon e Google per raggiungere questo obiettivo? E cosa significa esattamente “carbon free”?

Le big tech carbon free dal 2040

Giornata della Terra verde

L’obiettivo prefissato dalle big tech è quello di essere carbon free, quindi di emettere zero Co2, entro il 2040. In prima fila vi sono Amazon e Google, ma sono molte le aziende che hanno scelto di intraprendere questa strada. Un percorso ambizioso che anticipa di dieci anni il traguardo fissato posto dall’Accordo sul clima di Parigi.

Giornata della Terra, il programma di Amazon

Amazon, prima azienda fra tutti, ha iniziato a mettere in atto una serie di programmi green che meritano di essere citati per la Giornata mondiale della Terra. L’azienda di Jeff Bezos ha annunciato di aver approvato il Climate Pedge, il progetto che punta ad attuare strategie di decarbonizzazione attraverso concreti cambiamenti aziendali e innovazioni, tra cui il miglioramento dell’efficienza, l’impiego di energie rinnovabili, la riduzione dei materiali e altre strategie atte ad eliminare le emissioni di CO2.

Altre aziende che approvano il Climate Pedge

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Non solo Amazon, ma anche altre aziende seguono lo stesso esempio di approvazione del Climate Pedge.

Verizon, azienda che si occupa principalmente di reti telefoniche e internet,  è sulla strada di essere “carbon-neutral” (quindi di non emettere più anidride carbonica di quanto ne possa assorbire l’ecosistema) entro il 2035. Inoltre ha emesso un Green Bond da un miliardo di dollari da investire in soluzioni innovative e sostenibili. Già entro il 2025 dovrebbe usare il 50% di fonti rinnovabili per l’energia.

Reckitt Benckiser, multinazionale che produce beni per la salute, l’igiene e la casa, sta riducendo le emissioni del 65% e soddisferà il 100% del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili entro il 2030. Inoltre, come Amazon vuole raggiungere le emissioni zero entro il 2040, adempiendo al Climate Pledge.

Infosys, la più grande impresa di servizi informatici indiana, si era impegnata ad essere “carbon-neutral” già nel 2011, ben prima dell’Accordo di Parigi. Già oggi alimenta con l’energia fotovoltaica il 45% del proprio fabbisogno energetico, e punta ad usare il 100% di fonti rinnovabili anche prima del 2040. Inoltre coinvolge molte attività locali nei suoi progetti di sostenibilità, di cui beneficiano oltre 100 mila famiglie nelle zone rurali dell’India.

Cosa accettano i firmatari del Climate Pledge

I firmatari del Climate Pledge accettano di misurare e rendicontare regolarmente le proprie emissioni di gas serra, attuare strategie di decarbonizzazione attraverso  cambiamenti aziendali e innovazioni, tra cui il miglioramento dell’efficienza, l’impiego di energie rinnovabili, la riduzione dei materiali e altre strategie atte ad eliminare le emissioni di CO2.

Si punta inoltre a neutralizzare qualsiasi emissione residua adottando misure compensative aggiuntive, quantificabili, concrete, permanenti e con impatto sociale positivo. Fra le altre iniziative, innovazione nei campi dell’efficienza della supply chain, del trasporto sostenibile, dell’economia circolare, delle soluzioni in materia di energia pulita.

Giornata della Terra, il programma di Google

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Il CEO di Google e di Alphabet, Sundar Pichai, annuncia le tappe raggiunte anno dopo anno verso il raggiungimento dell’obiettivo comune, ovvero essere carbon free. Aggiunge, inoltre, che questo è un impegno che viene rispettato tutti i giorni, 24 ore su 24.

Dal 2017 e per il quarto anno consecutivo, Google fa coincidere il proprio consumo di energia con il 100% di energie rinnovabili e annuncia che è già carbon free oltre il 90% dell’energia utilizzata per alimentare cinque dei data center di Googlepresenti in Europa e Nord America.

Sono stati inoltre già investiti 4 miliardi di dollari per l’acquisto di energia pulita in oltre 50 progetti eolici e solari a livello globale, fino al 2034. Una nuova funzionalità di Google Maps permetterà di selezionare il percorso migliore con il minore impatto ambientale.

Giornata della Terra, i successi raggiunti da Visa

Visa ha annunciato oggi di aver ottenuto nel 2020 la carbon neutrality in tutte le proprie attività operative e di voler raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2040. Ha inoltre definito una strategia per diventare azienda “climate positive”, grazie a nuove partnership e a numerose iniziative volte a supportare il commercio sostenibile e la transizione verso un’economia a basse emissioni di anidride carbonica.

E non solo. Visa ha affermato l’intenzione di collaborare con l’Institute for Sustainability Leadership di Cambridge (CISL). Il punto di arrivo è quello di identificare nuove opportunità di applicazione dei pagamenti elettronici e della rete Visa per realizzare un futuro sostenibile. I risultati di questa collaborazione sono previsti per l’estate 2021.

Anche Visa per il Climate Pladge

Nell’ambito dell’impegno per il raggiungimento delle zero emissioni entro il 2040, Visa ha annunciato di essere nuovo firmatario del Climate Pledge, nonché nuovo membro del Climate Business Network, un’idea del World Wildlife Fund (WWF) per accelerare l’azione verso un futuro a zero emissioni.

Il progetto zero emissioni di Visa è in linea con gli standard globali e prevede anche la realizzazione di una serie di interventi che coinvolgeranno i propri fornitori per ridurre una parte significativa dell’impatto di gas serra provenienti da beni e servizi acquistati dall’azienda.

Visa si è infine impegnata a fissare obiettivi su base scientifica in linea con l’iniziativa di Science Based Target che, in accordo con gli obiettivi di Parigi, punta a limitare l’aumento annuo del riscaldamento globale a 1,5°C. Questi nuovi obiettivi si uniscono all’attuale leadership di Visa in materia di sostenibilità, incluso il passaggio avvenuto nel 2020 all’utilizzo del 100% di elettricità rinnovabile.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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