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SEAT Leon, la quarta generazione sarà la compatta da battere?

Per oltre vent’anni, la SEAT Leon è stata una outsider tra le compatte.
Fin dal 1999, infatti, la Leon è un’auto validissima, basata sulle sorelle Volkswagen Golf e Audi A3, dalle quali differiva per una connotazione un po’ più sportiva.
Non ha però mai minato il successo delle sorelle più blasonate, rimanendo una scelta per chi vuole distinguersi da chi guida le sorelle più mainstream.

SEAT però non ci sta più, e nel 2020 lancia la rinnovata Leon di quarta generazione. Più grande, con un’estetica più sportiva e filante ma senza dimenticare la praticità.
La nuova compatta della Casa spagnola sembra essere finalmente pronta per brillare di luce propria.

La storia di SEAT León: una rivoluzione ad ogni generazione

La SEAT Leon è un modello che ha fatto la storia della Casa spagnola: la prima, dopo la piccola Ibiza, che dimostrava che anche le ex “FIAT spagnole” potessero combattere con Case con più storia come la stessa FIAT, Renault o Peugeot.

Anzi, al lancio nel 1999 la Leon colpì moltissimo il pubblico.
Era dotata infatti di una linea totalmente fuori dagli schemi classici, molto coraggiosa e dichiaratamente sportiva.
La forma a “due volumi e mezzo con i montanti posteriori enormi erano davvero di rottura nei primi anni 2000, o la amavi o la odiavi.

La sua fortuna è stata poi la strettissima parentela con VW Golf e Audi A3. Per questo, infatti, dietro ad un vestito così particolare si nascondevano ottime finiture, grande qualità ed un’abitabilità interna insospettabili per la linea esterna .

SEAT Leon cupra Mk1

Meccanicamente, poi, la Leon prendeva il massimo dalle sorelle tedesche. I motori erano tutti derivati dalle più blasonate sorelle, da 68 a ben 225 CV.
In mezzo, gli immortali 1.9 TDI che hanno avuto un successo clamoroso in Italia e non solo, le versioni Cupra, anche con trazione integrale e motore V6.
In tutte le motorizzazioni brillava una guida comoda ma davvero piacevole tra le curve.

Con la seconda serie del 2005, Leon diventa più grande, con un’estetica più da monovolume, di gran moda in quel periodo, senza però dimenticare la sua indole sportiva.

Le Leon Cupra di questa serie erano il riferimento per prestazioni e piacere di guida tra le Hot Hatch, e in pista è stata la prima auto da corsa diesel a vincere un campionato mondiale Turismo, conquistando il WTCC per ben due volte con la Leon Cupra TDI.

Seat-Leon-MK3-Cupra

La terza serie, invece, si è fatta più convenzionale nelle linee, rimanendo però più emozionante da guidare delle sorelle Golf e A3, e raggiungendo nuovi livelli di finiture e qualità.

La quarta serie: basata sull’ottima MQB… ma non si direbbe!

La terza serie, lanciata nel 2012, è arrivata al 2020 rimanendo davvero piacevole esteticamente, tanto che sembrava necessario una semplice evoluzione nelle linee, la prima della carriera ventennale del modello.

SEAT Leon anteriore

E invece, SEAT ha deciso, nuovamente, di rivoluzionare la sua compatta dal punto di vista estetico.
Ora, la nuova Leon è molto più filante e sportiva, con un cofano davvero lungo e un abitacolo arretrato e raccolto.
All’anteriore abbiamo un frontale molto aggressivo, che ricorda da vicino la Cupra Tavascan, il concept della Casa spin-off di SEAT.
Nonostante sia basata sulla rinnovata piattaforma MQB, condivisa con la Volkswagen Golf Mk8, le linee si discostano molto dalla “cugina” teutonica.

SEAT Leon profilo

Sono proporzioni davvero inusuali per una compatta a trazione anteriore, che ricordano davvero da vicino la penultima generazione di BMW Serie 1, l’ultima a trazione posteriore.

SEAT Leon posteriore

Anche il posteriore segue il trend sportivo del resto dell’auto, dove risalta la fascia luminosa a LED ripresa dal SUV Tarraco.
L’unica cosa che stona leggermente, a mio parere, è il font scelto per il nome “Leon”, un po’ troppo barocco e retrò, che mal si sposa con l’estetica giovane e moderna della media spagnola.

SEAT Leon ST

Ritorna anche la versione Station Wagon, la ST, che grazie alla larghezza di 1.80, condivisa con la 5 porte, migliora molto la sua presenza su strada.

Gli interni: un salto di qualità notevole

Se all’esterno la Leon uscente era all’altezza delle rivali, internamente la compatta spagnola stava accusando il peso degli anni.
I tecnici SEAT, quindi hanno agito in questa direzione. Hanno aumentato lo spazio a bordo, ma hanno soprattutto ringiovanito l’intero abitacolo.

SEAT Leon interni 2

Spicca infatti il nuovissimo sistema di infotainment, ripreso direttamente dalla nuova Golf, da 10,25 pollici.
I comandi di infotainment e clima sono soft touch, ma al contrario della sorella Golf Leon rinuncia a molti tasti soft touch, optando per tasti convenzionali per fari e altri comandi secondari.

SEAT Leon 2020 infotainment

Non manca lo quadro strumenti completamente digitale che dopo Ateca e Tarraco arriva anche sulla Leon.

Se inoltre lo spazio per i bagagli nella versione 5 porte è rimasto invariato a 380 litri, sorprende la versione ST. La familiare, infatti, aumenta la sua capacità di carico, arrivando a ben 617 litri.

La tecnologia: Fari Full-LED migliorati, assistente vocale e ADAS

Anche dal punto di vista tecnologico, la Leon non lascia delusi.
La spagnola infatti avrà di serie fari Full LED su ogni allestimento, con i fari a matrice di LED top di gamma capaci di illuminare fino a oltre 900 lumen.
Anche al posteriore ci saranno i fari Full LED su ogni versione.

SEAT Leon fari

Non manca neanche un nuovo assistente vocale intelligente, che si attiverà dicendo “Hola SEAT!“, e la connettività ad Apple CarPlay wireless e Android auto cablato.
La Leon è, secondo SEAT, l‘auto più connessa della loro storia.
È infatti dotata di una eSIM inserita all’interno dell’auto, che permette di comandare diversi parametri dell’auto da remoto, come climatizzazione, apertura delle porte e altri.
Non mancheranno la possibilità di aggiornamenti OTA per l’infotainment, la possibilità di creare un Hotspot WiFi e di ricevere aggiornamenti in tempo reale sul traffico.

SEAT Leon sicurezza

Per quanto riguarda la sicurezza, la nuova Leon non rinuncia ad un ottimo insieme di ausili alla guida.
Partendo dall’ormai onnipresente Cruise Control Adattivo, ci saranno anche Dynamic Chassis Control (DCC), Emergency Assist 3.0, Travel Assist e il Side and Exit Assist.
Questi sistemi, insieme al controllo dell’angolo cieco, alla frenata automatica di emergenza e al mantenitore di corsia permettono una guida autonoma di Livello 2.

I motori: ben 5 alimentazioni differenti!

SEAT Leon non rinuncia alla grinta che l’ha sempre contraddistinta, anche dal punto di vista meccanico.
Tutti i motori disponibili, infatti, sono turbo, ma non solo.
Saranno infatti cinque i tipi di alimentazioni differenti disponibili: benzina, diesel, metano, mild Hybrid e Plug-In hybrid.

SEAT Leon motore

Partendo dai “classici” benzina, ci saranno il 1.0 TSI tre cilindri, per la prima volta a Ciclo Miller, da 90 e 110 CV.
Il 1.5 TSI quattro cilindri avranno 130 CV (anche questo a Ciclo Miller) e 150 CV, con al top della gamma il 2.0 TSI da 190 CV, che probabilmente equipaggerà anche la futura Cupra Leon, con oltre 320 CV.

Sulla base del 1.5 benzina nasce l’attesissimo 1.5 TGI a metano da 130 CV.
La versione a metano della precedente Leon ha avuto un successo clamoroso, grazie all’incredibile rapporto prezzo/percorrenza/piacere di guida.
Questa volta avrà 17,3 kg di capacità “gassosa”, capace di garantire un’autonomia di 440 km a metano. Sarà anche lei una monofuel, ovvero avrà un serbatoio di benzina di una decina di litri, con conseguenti vantaggi per bollo e assicurazione.

SEAT Leon Mild HybridSempre sulla base dei benzina 1.0 e 1.5 debutterà la prima delle due versione elettrificate, la mild-hybrid. Questa, chiamata eTSI, aggiunge al 1.0 da 110 CV e al 1.5 da 150 CV un motorino elettrico a 48 V con una piccola batteria, e saranno solo con cambio automatico DSG.

SEAT Leon eHybrid

Debutterà anche la prima Plug-In Hybrid di SEAT, la eHybrid, dotata dello stesso powertrain della Golf GTE. Sarà quindi formato da un 1.4 TSI da 150 CV, un motore elettrico e una batteria da 13 kWh, capace di 204 CV combinati. Sarà possibile percorrere fino a 60 km in pure electric.

Per quanto riguarda i diesel, infine, la nuova Leon è disponibile solo con l’ottimo 2.0 TDI, declinato in due potenze: 115 e 150CV. Non dovrebbe mancare poi una variante FR TDI da almeno 190 CV.

Prezzo e allestimenti: 4 livelli e lancio nella seconda metà del 2020

Dal punto di vista degli allestimenti, non ci sono grandi stravolgimenti.
Si parte dalla base Reference, con le intermedie Style e Xcellence un gradino sotto al top di gamma FR.
Tutte le Leon hanno di serie il sistema keyless, prese USB anteriori e posteriori, fari Full LED, sistema da infotainment da 8″ e il SEAT Connect.

SEAT Leon in città

I prezzi non sono ancora stati confermati, ma non ci si aspetta un eccessivo salto rispetto ai circa 21 mila euro di prezzo base dell’attuale Leon in via di pensionamento.
La compatta spagnola negli ultimi 20 anni ha puntato su un ottimo rapporto qualità-prezzo, una ottima guidabilità e qualità, capace di ritagliarsi un bel ruolo come ottima scelta, ma una outsider.

Ora però è il momento di diventare grande, di fare il salto di qualità e brillare di luce propria.
I contenuti e l’estetica ci sono, come anche l’impegno di SEAT, che ha investito nella nuova Leon ben 1,1 miliardi di euro. Solo il futuro ci dirà se la Leon ce la farà a raggiungere il suo obiettivo.

E voi? Cosa ne pensate? Avete mai avuto una Leon? Vi piace la nuova versione o preferite la versione uscente?

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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