Nuovi problemi per Federprivacy, dopo il furto dei suoi database e messaggi webmail da parte del gruppo Alpha Team, che ora ha deciso di pubblicare i dati degli associati online. Sebbene gli hacker avevano assicurati di non pubblicare i dati, un comunica del presidente di Federprivacy sembra aver fatto cambiare idea al gruppo.
Federprivacy, pubblicati online i dati degli associati
L’attacco a Federprivacy, perpetrato tra il 13 e il 17 novembre, ha rivelato la vulnerabilità dell’associazione, con Alpha Team che ha prelevato ben 15 GB di dati. Inizialmente, il gruppo aveva promesso di non divulgare o vendere i dati rubati, ma un comunicato del presidente di Federprivacy, Nicola Bernardi, ha scosso le acque, come sottolinea DDay.
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Alpha Team aveva dichiarato che lo scopo dell’attacco era dimostrare l’ipocrisia di chi si occupa della sicurezza dei dati senza proteggere a sua volta le informazioni in loro custodia. Invece, Alpha Team ha ripubblicato i dati in un forum darkweb, citando un passaggio della risposta di Bernardi. Nel testo, il presidente aveva detto che le informazioni rubate non erano di “particolare sensibilità, perché riguardano soprattutto informazioni relative all’attività di professionisti che spesso sono disponibili pubblicamente sui siti web“. Questo episodio ha portato il gruppo a pubblicare un link diretto per il download dei dati, invitando il pubblico a giudicare la veridicità delle dichiarazioni di Bernardi.
Nonostante la risposta di Bernardi abbia ammesso la non perfetta sicurezza dati dell’associazione, sottolineando la limitata capacità finanziaria, la situazione è esplosa quando è emerso che le password erano conservate in chiaro sui server. Che come sottolineano diversi commentatori, è un problema risolvibile con soluzioni open source e gratuite.
Questa controversia solleva nuovi dubbi sulla gestione dei dati da parte di Federprivacy e getta luce sulle sfide della sicurezza informatica anche per le organizzazioni non profit. La situazione resta in evoluzione, vi terremo aggiornati.
