Spotify apre agli audiolibri

Incredibile novità per Spotify, intenzionata a fare degli audiolibri il core del suo business futuro. Ad annunciarlo sono stati i dirigenti dell’azienda, che hanno riferito che la piattaforma aprirà a nuovi settore di intrattenimento. Una mossa che potrebbe cambiare l’orientamento non solo del business di Spotify, ma anche dell’intera industria editoriale.

Spotify: gli audiolibri arriveranno sulla piattaforma di streaming musicale

“Riteniamo che gli audiolibri, nelle loro molte forme diverse, saranno un’enorme opportunità“, così ha commentato Daniel Ek, CEO di Spotify, nell’incontro con gli investitori. D’altronde, non era certo un segreto che la società fosse interessata ad espandersi nel settore, soprattutto considerato che lo scorso anno ha avviato l’acquisizione di Findaway. Per chi non lo sapesse, si tratta di una piattaforma che consente agli autori di creare, distribuire e monetizzare i propri audiolibri. Acquisendo la società, Spotify riuscirà a guadagnare una buona fetta del mercato di settore.

C’è però un dettaglio da notare: l’accordo Findaway non è stato ancora concluso. Annunciata per la prima volta nel 2021, l’acquisizione avrebbe dovuto concludersi entro la fine dello stesso anno. Eppure l’accordo è ancora al vaglio della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia. Nonostante questo, abbiamo qualche informazione utile riguardo la futura offerta di audiolibri su Spotify. Ek ha affermato, infatti, che il modello freemium verrà applicato anche alla proposta di audiolibri, permettendo così di usufruire gratuitamente di alcuni titoli selezionati. Ma non ci sarà soltanto un’offerta a costo zero, sia chiaro. “Stiamo cercando di portare la monetizzazione degli annunci negli audiolibri“, commenta Dawn Ostroff.

Come cambierà il settore degli audiolibri?

Spotify potrebbe cambiare per sempre il settore degli audiolibri, soprattutto offrendo agli utenti titoli gratuiti da ascoltare. D’altronde, gli audiolibri sono tutt’altro che economici. I servizi in abbonamento di Amazon Audible e audiobooks.com si basano sul sistema dei crediti, e costano $ 14.95 al mese per l’accesso ai migliori titoli. Anche Apple e Google offrono la possibilità di acquistare audiolibri, con i titoli più popolari che si aggirano attorno ai 15 $ o poco più. Dall’altro lato, però, c’è da considerare che per quanto la proposta di Findaway e Spotify possa essere economica, non offrirà titoli di autori del calibro di Sally Rooney. D’altronde, abbiamo già detto che Findaway è utilizzata soprattutto dai giovani autori.

Ma cosa potrebbe significare tutto questo per l’editoria? È complicato, secondo Michele Cobb, direttore esecutivo dell’Audio Publishers Association (APA). Se Spotify aprisse davvero al settore degli audiolibri, ci sarebbero milioni di nuovi ascoltatori ad ampliare il mercato. Un incremento che andrebbe un po’ a seguire la tendenza degli ultimi anni. Secondo uno studio condotto da Edison Research, infatti, il mercato degli audiolibri è cresciuto del 25% nel 2021 raggiungendo la quota di 1.6 miliardi di dollari – leggermente di più del mercato dei podcast da 1.45 miliardi di dollari -. La presentazione di Spotify agli investitori, invece, ha ipotizzato che il mercato di settore possa addirittura avere un valore forse superiore a $ 9 miliardi.

In realtà, però, c’è da considerare che anche se Spotify potrebbe aiutare l’espansione del mercato degli audiolibri con i suoi contenuti per i creatori e l’ascolto supportato dalla pubblicità, ci sono potenziali svantaggi per editori e autori. “Penso che la speranza sia che tu possa aumentare abbastanza le entrate in modo che tutti ottengano di più – ha commentato Cobb -. Ma la preoccupazione è che otterresti molto meno per unità, che alla fine deprimerebbe i ricavi“. Nella sua ricerca per espandersi oltre l’industria musicale, Spotify non si ferma agli audiolibri. La presentazione ha preso in giro in modo criptico le aziende “X”, “Y” e “Z” per il futuro. Ma non sappiamo ancora a cosa facesse davvero riferimento.

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