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Meta spiega come funziona il suo algoritmo su Facebook e Instagram

Meta, l’azienda dietro Facebook e Instagram, ha rilasciato 22 schede informative che spiegano come il suo algoritmo di intelligenza artificiale classifica i contenuti sui feed, le storie e i reel. Una maggior trasparenza per nei confronti degli utenti, che possono capire perché i social suggeriscono alcuni contenuti.

Meta spiega il suo algoritmo su Facebook e Instagram

Nelle 22 schede scopriamo che dapprima che il sistema di Facebook Feeds raccolgono tutti i post di amici e delle pagine che seguite. Successivamente, il sistema prende in considerazione diversi segnali, come l‘autore del post, le vostre interazioni passate e quanti dei vostri amici hanno apprezzato il post. Tutti questi fattori aiutano l’IA a classificare i post in base alla loro rilevanza e valore per voi, mostrando i post più rilevanti nel feed in base al punteggio che ottengono.

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Le schede informative spiegano anche come personalizzare ciò che vedete, cliccando su “mostra di più” o “mostra di meno”.

meta oversight board policy min

Nick Clegg, Presidente degli Affari Globali di Meta, ha annunciato il rilascio delle carte che illustrano gli strumenti disponibili per personalizzare l’esperienza utente su Facebook e Instagram. Oltre ai menu centralizzati denominati Preferenze feed e Centro di controllo contenuto suggerito, Meta sta testando una nuova funzionalità su Instagram che consente agli utenti di indicare il loro interesse per i Reels consigliati. Attualmente, solo per un Reel specifico.

Meta ha rivelato il funzionamento dei suoi algoritmi in anticipo rispetto all’entrata in vigore del Digital Markets Act dell’Unione Europea nel 2024. Questa nuova legge richiederà maggiore trasparenza riguardo alle tecnologie utilizzate dagli algoritmi di raccomandazione di servizi online. Insomma, l’azienda ha anticipato i tempi per dimostrarsi trasparente. Ma a breve l’Europa l’avrebbe obbligata a farlo.

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Source
Engadget

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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