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L’Italia tra i paesi con il più alto skill mismatch in Europa: i bandi per la formazione digitale

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Il Fondo per la Repubblica Digitale si pone l’obiettivo di incrementare le competenze digitali dei lavoratori che rischiano di vedersi sostituiti dall’automazione e dall’innovazione tecnologica. È un caso molto dibattuto, soprattutto dopo la diffusione dell’intelligenza artificiale. Per questo motivo sono stati pubblicati due bandi, “In Progresso” e “Prospettive” per una dotazione di 30 milioni di euro. Il motivo risiede nel fatto che l’Italia risulta tra i Paesi in Europa con il più alto tasso di cosiddette skill mismatch, ovvero l’incapacità di acquisire le stesse abilità di un robot.

Fondo per la Repubblica Digitale, la transizione digitale solo se si valorizza il capitale umano

“Non riusciremo a realizzare nessuna transizione digitale se non saremo capaci di coinvolgere e valorizzare tutto il capitale umano. Afferma Alessio Butti, sottosegretario con delega all’innovazione tecnologica. Continua: “Non esiste rivoluzione digitale senza le persone. I dati dell’indice Desi ci raccontano un Paese che sul fronte delle competenze deve continuare a crescere.

Per questo il Dipartimento per la trasformazione digitale sostiene questa importante iniziativa che mira proprio ad accrescere inclusione e formazione delle categorie più fragili. Grazie ai due nuovi bandi, per un totale di 30 milioni di euro, investiamo sul futuro del lavoro e delle persone. Favoriamo lo sviluppo di competenze fondamentali per accelerare la crescita economica del Paese e permettere a tutti di esercitare una piena cittadinanza digitale”.

Infatti è essenziale investire sul capitale umano per sostenere l’accessibilità al lavoro per tutti, tra cui giovani, donne e lavoratori a rischio. Questo è quanto è stato dichiarato da Giovanni Fosti, presidente del Fondo Repubblica Digitale, che tiene a ringraziare le Fondazioni bancarie che sostengono questo progetto nazionale.

Fondo per la Repubblica Digitale, il bando “In progresso”

Uno studio dell’Università di Trento ha dichiarato che nei prossimi 15 anni il 33% dei lavoratori e delle lavoratrici è ad alto rischio di rimpiazzo tecnologico. In particolare modo, tra le professioni più a rischio di automazione vi sono trasporti e logistica, supporto d’ufficio e amministrativo, della produzione, dei servizi e delle vendite.

Appurato ciò, il bando “In Progresso” stanzia ben 10 milioni di euro per promuovere lo sviluppo delle competenze digitali nelle categorie a rischio citate poc’anzi. Fino al 4 agosto è possibile partecipare al bando disponibile sul portale Re@dy.

Il bando “Prospettive”

Il secondo bando voluto fortemente dal Fondo per la Repubblica Digitale si chiama “Prospettive” e nasce dalla presa visione che l’Italia sia il Paese europeo con il più alto tasso di inattività, arrivando a toccare il 34,6% di percentuale.

Il bando è rivolto a donne e uomini disoccupati e inattivi tra i 24 e i 50 anni, con l’intento di accompagnarli nello sviluppo delle competenze digitali. Per questo motivo, sono stati stanziati 20 milioni di euro. Per partecipare, è possibile candidarsi entro il 14 luglio sempre sul portale Re@dy.

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