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La recensione di Forspoken: un viaggio incantevole…con qualche ostacolo

Forspoken è il nuovo videogioco di Luminous Game e Square Enix uscito il 25 gennaio che ci trasporta in un mondo ricco di magia e storia. Sin dal suo annuncio, il gioco è stato oggetto di grande attenzione da parte della stampa e dal pubblico, sempre più incuriosito dagli avvincenti trailer. Dopo un rinvio, Forspoken è finalmente disponibile, ma l’entusiasmo iniziale si è scontrato con la realtà dei fatti. Le aspettative infatti non sono state attese dal titolo e la critica si è divisa in due tra chi ha apprezzato il gioco e la sua originalità e chi ha notato i difetti, ma cosa è andato storto? Scopriamolo in questa recensione di Forspoken.

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La nostra recensione di Forspoken: il viaggio di Fray

Forspoken racconta la storia di Frey, una ragazza di New York dalla vita difficile che si ritrova magicamente catapultata in un mondo fantasy. Qui incontra Cuff, un magico bracciale apparentemente incastrato al suo braccio che, oltre a parlarle e a guidarla, le fornirà potenti doti magiche. L’intero mondo è impregnato di magia che la guiderà a scoprire di più sul regno di Athia e su ciò che l’aspetta.

A dispetto della magia e delle splendide ambientazioni, Athia è stata duramente colpita dalla Rovina, un misterioso flagello che ha distrutto gran parte del regno e della sua popolazione e che tramuta essere umani e animali in belve feroci senza alcun controllo. Le Tantha, le potenti maghe che un tempo governavano il regno, hanno abbandonato il ruolo di protettrici e minacciano la già provata Athia.

Nel tentativo di tronare nella New York del XXI secolo, Frey si ritroverà invischiata negli affari del regno e userà i suoi nuovi poteri e il supporto di nuovi alleati per scoprire di più sulla minaccia che incombe, sui nemici da sconfiggere e anche sul suo misterioso passato.

Forspoken - PlayStation 5
  • L'odissea di un'eroina riluttante: Guida Frey in un viaggio indimenticabile alla ricerca della strada di casa dopo...
  • Un open-world bellissimo e crudele: Esplora i vasti regni di Athia, un'incantevole terra abitata da creature...
  • Parkour intuitivo e a colpi di magia: Arrampicati sulle pareti, balza tra i canyon, salta da altezze da capogiro e...

Un mondo di magia

forspoken recensione

Forspoken è un videogioco d’azione in terza persona caratterizzato da un ritmo rapido e frenetico. Le opportunità e le ricchezze di Athia sono pari sono alle minacce che la caratterizzano tra umani infettati, bestie senza controllo, draghi e potenti boss da sconfiggere. L’ingresso in questo mondo ha conferito a Frey il potere della magia e ne avremo a disposizione tantissima per muoverci, attaccare e difenderci dai nemici. La magia le servirà infatti per sfrecciare rapidamente tra le vaste terre del regno con uno sliding magico e appagante che si evolverà in un parkour 2.0 altrettanto scenico con cui scivolare, saltare e schivare gli attacchi dei nemici.

La magia verrà usata anche per attaccare e difendersi. Oltre ai classici attacchi base a distanza, Frey potrà imparare e sfruttare la magia degli elementi in uno skill-tree ampio e ben strutturato con la possibilità di potenziare ciascun incantesimo superando delle sfide. Scudi di pietra, piante velenose, aculei di ghiaccio e chi più ne ha più ne metta, il set di mosse a disposizione è davvero vasto e ben realizzato. A supporto di ciò abbiamo a disposizione un ottimo sistema di gestione delle mosse, ben pensato ed intuitivo che aiuta ad alimentare il ritmo frenetico (raramente caotico) del gioco. Con pochi tasti possiamo infatti cambiare rapidamente attacchi caricati, magie particolari e una sorta di attacco “finale” in grado di causare ingenti danni ai nemici.

Questi ultimi non brillano in quanto ad Intelligenza artificiale ma sono vari e con set di mosse interessanti. Ai normali “minions” troviamo dei potenti nemici sparsi per tutta la mappa e Boss della storia principale che offrono degli scontri scenograficamente interessanti e impegnativi che si incastrano alla perfezione con le modalità di attacco degli incantesimi, davvero appagante.

Crafting ed equipaggiamento

Oltre alle Magie, Frey avrà a disposizione due pezzi di equipaggiamento, rappresentati dal mantello e dalle collane, che forniranno, protezione, salute o diversi buff di potenziamento a seconda delle nostra abilità di crafting. Con materiali e ingredienti da comprare e trovare, potremo infatti sviluppare le nostre pozioni e potenziare oggetti nonché modificare i loro valori. A questo si aggiungono anche particolari pitture con segni mistici per le unghie di Frey che le forniranno altri potenziamenti.

Si tratta di un sistema di personalizzazione di modesta importanza che però può dare interessanti risvolti al gameplay e al nostro stile di gioco.

Un Open World non così incantevole

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Sulla carta, le caratteristiche per un titolo eccellente ci sono tutte. Dopo qualche ora di gioco ci rendiamo però conto dei principali difetti di Forspoken che dovrebbero essere la punta di diamante di un titolo di questo genere.

Il primo problema, nonché il più evidente, è la scarsa quantità di elementi che interessa l’Open World. La mappa è molto ampia e tutto sommato le cose da fare, tra torri d’esplorazione, prove a tempo, piccoli dungeon…ci sono ma dopo un colpo d’occhio davvero ottimo, ci rendiamo presto conto che l’80% della mappa è terreno vuoto con qualche nemico qua e la e scrigni da scoprire. A questo si aggiunge la poca quantità di quest secondarie vere e proprie e quelle che ci sono, non riescono minimamente a immergerci completamente nel mondo di gioco.

La storia principale (della durata di circa 15 ore), non è male ma presenta il secondo grande problema di Forspoken. Troviamo infatti un ritmo narrativo piuttosto piatto che dopo il primo eccitante ingresso nel regno di Athia, non riesce più a elevarsi. La storia di gioco è piacevole ma nulla più caratterizzato dagli stereotipi del genere senza apportare nulla di davvero innovativo.

Comparto tecnico: si poteva fare di più

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Dal punto di vista tecnico, Forspoken vanta il Luminous Engine, il personale engine grafico della software house che riesce nell’intento di creare un mondo graficamente piacevole ma senza strafare. Da un latole particelle e le animazioni (non quelle facciali) risultato perfette, dall’altro i problemi di luci, ombre e texture sono evidenti. A ciò si aggiunge un’ottimizzazione su PC (dove abbiamo recensito il gioco) più che scarsa. Troviamo infatti Texture poco dettagliate (anche alle massime impostazioni grafiche), cali di frame rate e altri difetti grafici. Un vero peccato vista la potenziale magnificenza delle ambientazioni.

Nulla da dire dal punto di vista di musiche, suoni e doppiaggio. A parte qualche salto di tracce audio qua e la, soprattutto quando si saltano i dialoghi con gli NPC, tutto ha funzionato al meglio. Ottimo il doppiaggio originale in inglese (ci sono i sottotitoli in italiano) che sfrutta le prove attoriali di Ella Balinska, che interpreta Frey e Jonathan Cake, la voce di Cuff.

La recensione di Forspoken in breve

Arrivati a questo punto della recensione, è il caso di chiedersi se Forspoken sia un titolo riuscito o meno. La verità è che le grandissime potenzialità di questo titolo non sono state sfruttate a dovere. Sia dal punto di vista tecnico che narrativo, il gioco ha tantissimi difetti che speriamo possano essere quantomeno limati da patch future. Le carte per la nascita di un nuovo franchise c’erano tutte, ma la magia di Forspoken non ci ha conquistati completamente.

Se siete amanti del fantasy e la magia e il vostro forte, vi consigliamo di buttarvi a capofitto su questo titolo ma preparatevi ad affrontare molti difetti e limiti che ci hanno fatto più volte dire: “Che peccato…”

Forspoken è ora disponibile su PlayStation 5 e PC.

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Daniele Cicarelli

Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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