Epic Games è l’ultimo grande attore dell’industria dei videogiochi ad aver effettuato la sua mossa contro la Russia a causa dell’invasione dell’Ucraina. La compagnia ha pubblicato un singolo tweet dal loro account ufficiale spiegando che interromperà tutti i rapporti commerciali con la Russia per quanto concerne di suoi giochi, compreso il popolarissimo Fortnite.
Fortnite: bloccate le vendite in Russia
Ecco quanto riferito dalla software house su Twitter: “Epic ha interrotto il commercio con la Russia nei nostri giochi in risposta alla sua invasione dell’Ucraina. Non bloccheremo l’accesso per lo stesso motivo per cui gli altri strumenti di comunicazione rimangono online: il mondo libero dovrebbe mantenere aperti tutti i canali di dialogo”. Un chiaro schieramento quindi, con particolare attenzione verso la libertà dei mezzi di comunicazione.
La logica è piuttosto evidente: dato che interrompere la comunicazione tra i giocatori all’interno del paese non sortirebbe molti effetti, fermare il commercio all’interno di essi è una misura che colpisce finanziariamente e direttamente la Russia come nazione.
Questa linea d’azione è simile a quella adottata da Microsoft che ha interrotto le vendite, ma non ha chiuso i servizi all’interno del paese stesso, probabilmente per ragioni simili.
A questo punto, la lista di aziende videoludiche che hanno annunciato una sorta di azione contro la Russia è molto lunga, e sono rimaste in poche a non aver preso una posizione. Microsoft, Sony, CDPR, Activision Blizzard, EA e ora Epic hanno tutte rilasciato dichiarazioni o interrotto le vendite in una certa misura. Non abbiamo però ancora sentito nulla da nomi del calibro di Ubisoft, Nintendo, Square Enix, Take-Two e Capcom, tra gli altri.
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