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Un fotografo ha ammesso di aver raggirato i suoi follower: le foto erano fatte con l’IA

Un fotografo ha ammesso di aver raggirato i suoi follower: le foto erano fatte con l'IA thumbnail

Un fotografo ha utilizzato l’IA e per generare dei ritratti e far crescere il suo profilo Instagram senza però avvisare i follower in merito all’origine degli scatti. Ad ammettere il “raggiro” è stato lo stesso interessato, Jos Avery, che ha confermato di aver utilizzato l’IA generativa Midjourney per la sua “impresa social”.

Un fotografo ha utilizzato l’IA per far arricchire il suo profilo Instagram e aumentare i follower

Jos Avery ha ammesso di aver mentito ai suoi oltre 27 mila follower. Nel corso di un’intervista ad Arstechinca, infatti, lo stesso Avery ha ammesso di aver utilizzato l’IA generativa Midjourney per dar vita ai suoi ritratti. Le immagini generate venivano poi ritoccate in “post produzione” per renderle ancora più affascinanti ed attirare un numero sempre maggiore di utenti.

Il ritocco tramite Photoshop e Lightroom, sottolinea Avery, richiedeva un lungo lavoro per trasformare dei ritratti generati dall’IA in immagini da spacciare come scatti fotografici per la condivisione su Instagram. Lo stesso utente ha ammesso di aver mentito a più riprese, dichiarando ai suoi utenti di aver utilizzato macchine fotografiche professionali per i suoi scatti.

Avery ha comunque sottolineato che il processo creativo (legato alla scelta e al ritocco dell’immagine) resta nelle mani del fotografo umano e non certo dell’IA. Potete dare un’occhiata al profilo Instagram averyseasonart per saperne di più.

 

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