Il Duo Reader di Freewell Gear unisce due funzioni in un unico prodotto ma c’è qualche sbavatura

Il Duo Reader di Freewell Gear nasce da un’intuizione: unire la comodità di un porta schede (SD, microSD o C-Fast) ad un lettore dei medesimi supporti, così fotografi e videomaker possono andare in giro con un solo gadget invece di averne due.
L’idea è buona, buonissima, e anche la realizzazione non è affatto male, con il guscio esterno in lega di alluminio che lo rende molto resistente e molto elegante ma ci sono un paio di elementi che non ci hanno convinti del tutto.

La recensione di Freewell Gear Duo Reader

Freewell Gear Duo Reader fa un’ottima prima impressione.
La fa perché appena lo estraete dalla confezione avete questo oggetto solido e resistente tra le mani: vi accorgete subito che la scocca è in metallo e che c’è cura nella realizzazione dei due pulsanti che permettono di sganciare il guscio e accedere al cuore del prodotto. La stessa attenzione c’è anche nel fornire un gancio – svitabile – per un eventuale moschettone.
Si perde forse un po’ il logo, lucido e posizionato al centro ma dello stesso colore della parte centrale della scocca. Ma è una scelta ed è sicuramente una considerazione molto soggettiva.

Fino a qui comunque tutto bene quindi… cosa è successo dopo?
Domanda legittima ma andiamo con ordine.

Cosa ci è piaciuto?

Come avrete capito, abbiamo apprezzato la resistenza del prodotto perché vi permette di tenerlo nello zaino o agganciato ad una cintura senza preoccuparvi troppo dello stato delle schede presenti al suo interno.

Una volta tolto il guscio accedete sia al porta schede che al lettore.
Il primo è studiato per contenere contemporaneamente 1 scheda CF-Express Tipo A, 1 scheda CF-Express Tipo B, 3 schede SD (UHS-I e II), 6 schede micro SD e persino 2 nano SIM.
Lungo i bordi invece trovano spazio gli ingressi SD e TF e un cavo USB-C per collegarlo a tutto: Windows, MacOS, Linux, Android, iOS e iPadOS. Insomma, potete trasferire foto e video su qualsiasi dispositivo dotato di una porta di tipo C.

Possiamo contare anche sul trasferimento dei dati ad alta velocità grazie all’USB 3.2 che raggiunge i 5 Gbps e su un piccolo LED di stato posizionato accanto allo slot TF.

Tutto questo in un unico prodotto estremamente portatile.

Cosa si può migliorare? | Recensione Freewell Gear Duo Reader

La lega di alluminio del guscio esterno non c’è all’interno quindi, di fatto, porta schede e lettore sono in plastica. E il cavo è classico, cosa che non ci fa ben sperare sulla resistenza dello stesso sul lungo periodo, soprattutto perché la parte finale viene curvata per poter stare nel suo alloggiamento.

Gli spazi per le schede prevedono un minuscolo scivolo all’inizio, cosa che vi obbliga a fletterle un po’ per inserirle. L’operazione quindi ci ha fatti un po’ preoccupare per la salute di tutti i supporti, anche se l’intento probabilmente è quello di avere un piccolo scalino che impedisca alle schede di uscire contro la nostra volontà, anche se il cuscinetto posizionato su ogni slot e gli spazi millimetrici ci rendono difficile pensare sia anche solo vagamente possibile.

L’altro aspetto che a nostro avviso può essere migliorato è proprio il tipo e numero di spazi a disposizione.
Per chi fa il fotografo o il videomaker, 3 schede SD sono pochissime.
Se usate fotocamere con CF-Express gli spazi sono ancora più esegui.
Diventa forse più interessante per chi si occupa di droni ed actioncam, che fanno largo uso di schede SD.
Fatichiamo un po’ invece a cogliere il senso delle due nano SIM, soprattutto ora che in viaggio si stanno diffondendo le eSIM.

Freewell Gear Duo Reader ha un fratello, che però ha gli stessi identici spazi.
Cosa cambia? La presenza dei lettori per le schede CF-Express e il prezzo: il primo costa di listino 49,99 € mentre il secondo ben 139,99 €.
Il fatto quindi che il modello più avanzato spinga l’acceleratore sulle CF-Express non si traduce in più spazi per le CF-Express.

La recensione di Freewell Gear Duo Reader in breve

Freewell Gear Duo Reader parte da uno spunto geniale ma si perde un po’ nella realizzazione, soprattutto a causa della distribuzione degli spazi che non sembra tenere davvero conto delle esigenze di un videomaker o di un fotografo che, a quel punto, dovrebbe portarsi dietro un classico porta schede da affiancare a questo.
Più interessante forse l’uso per i dronisti, con 6 microSD che possono corrispondere a davvero un sacco di girato, e per coloro che si avventurano in posti più sperduti o pericolosi, visto che la scocca è davvero bella resistente e il rischio che si apra cadendo è basso.
Insomma, l’impressione è che ora vada a soddisfare solo una nicchia del mercato ma le potenzialità ci sono: con più varianti e qualche accorgimento Freewell Gear potrebbe decisamente aumentare le vendite.