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Chi compromette di più la privacy in azienda? L’uomo

La maggior parte delle aziende non padroneggia ancora gli aspetti relativi alla protezione dei dati. Il rischio più grande in azienda? Per il 64% è l’errore umano. È quanto emerge dalla nuova ricerca internazionale su privacy e sicurezza delle informazioni, condotta da DNV GL, uno dei principali enti di certificazione a livello mondiale.

Privacy e sicurezza ancora compromesse in azienda

Le aziende mondiali si dicono ancora in difficoltà con le leggi sulla protezione dei dati. Un significativo 50% di aziende, inoltre, non conosce o non è sicuro dell’impatto che le nuove tecnologie possono avere in azienda materia per la gestione della privacy. Blockchain, Internet of Things (IoT) e sensori fanno emergere la necessità di una maggiore fiducia e trasparenza. Soprattutto perché solo 1 società su 10 si ritiene esperta in gestione dei dati.

La ricerca di DNV GL ha coinvolto circa 1.300 aziende di diversi settori, in Asia, Europa, Nord America, Centro e Sud America. La ricerca ha evidenziato come le aziende stiano affrontando difficoltà nella gestione delle minacce informatiche. Complici anche le enormi quantità di dati da conservare e proteggere dagli errori.

Solo le aziende con processi consolidati vedono nella protezione dei dati un mezzo per tutelare il proprio brand o per soddisfare le esigenze dei clienti. Mentre l’80% la vive come una sorta di “ticket to trade” per il business.

Le normative e le difficoltà

Le normative sono complesse e il 40% delle aziende ha difficoltà nell’individuare dove focalizzare i propri sforzi. Nel complesso, le aziende considerano la gestione dei dati come un’attività rischiosa, con minacce che non sono solo esterne o correlate alle infrastrutture IT (19%). Tra le altre principali preoccupazioni troviamo la carenza di competenze legali e tecniche (rispettivamente pesano per il 24% e il 17%) e la mancanza di consapevolezza dei dipendenti (22%) e del management (20%).

Dopo anni in cui l’attenzione si è concentrata principalmente sulle infrastrutture, oggi i riflettori sono puntati anche sul ruolo delle persone. Il 43% delle aziende investe in formazione del personale, un’attività che si colloca sul podio degli investimenti prioritari per le aziende, insieme agli investimenti per il miglioramento della sicurezza IT (49%) e alle attività di risk assessment (38%).

Per 8 aziende su 10 tra quelle certificate ISO / IEC 27001, la certificazione rappresenta un valido supporto per la gestione della protezione dei dati personali. I benefici ottenuti grazie all’applicazione dello standard ISO/IEC, aiutano a fronteggiare i rischi più pressanti. Il 51% ha osservato un maggiore impegno da parte del management, il 44% più coinvolgimento da parte dei dipendenti, mentre il 46% ha potuto implementare misure tecniche adeguate.

Quasi 6 aziende su 10 tra quelle certificate, infine, sostengono che una gestione dei dati corretta ed efficiente porta vantaggi competitivi (58,3%).

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Elisa Erriu

"Lo scrivere" è il suo mestiere. Ma oltre alla coltre delle sue varie esperienze giornalistiche e dei suoi Master, c'è un mondo fatto di fantasy, anime, film, videogame, musica, Ichnusa, My Little Pony e oggettistica del Re Leone (l'originale!). Attenzione: se pronunciate per tre volte il suo nome giapponese, apparirà alle vostre spalle.

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