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Terza dose di vaccino indispensabile. Si parte a ottobre?

Al via anche negli Stati Uniti già da settembre. I dubbi di Massimo Galli

Ormai ci sono pochi dubbi: la terza dose di vaccino contro il Coronavirus sarà indispensabile per prolungarne l’efficacia.

E c’è chi parla di un piano del Governo che prevede l’inizio delle somministrazioni a ottobre a favore delle fasce più deboli.

I numeri dicono che quasi il 90% degli over 60, i soggetti cioè più fragili rispetto al Covid, hanno già ricevuto almeno una dose di vaccino. Tra i nuovi infetti (e ricoverati) ci sono anche persone che hanno completato l’intero ciclo vaccinale. Soprattutto fra gli ultraottantenni.

I dati dell’Istituto Superiore di Sanità

La necessità di una terza dose di vaccino è la conseguenza logica, diremmo, della monitorizzazione effettuata dall’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità.

Nell’ultimo mese sono finiti in ospedale 220 over 80 che non si erano vaccinati e 294 che avevano già ricevuto il siero. Lo chiamano “effetto paradosso”: al crescere della copertura vaccinale, che per gli over 80 è ormai intorno al 92%, cresce anche il numero assoluto di persone su cui i vaccini non hanno effetto. Circa il 5% del totale, secondo uno studio.

La necessità di una terza dose di vaccino riguarda anche il decadimento della sua efficacia con il passare del tempo. Allo studio, da parte dell’Iss e del Ministero della salute, c’è la correlazione tra i vaccinati che si ammalano e la data di somministrazione del vaccino.

vaccino Covid

Partenza a ottobre?

L’ipotesi più probabile è che si valuterà il via di una terza dose di vaccino a ottobre. Quando si verificherà l’avvenuto (o meno) raggiungimento della percentuale prefissata di vaccinazioni. L’obiettivo è che per la fine di settembre l’80% della popolazione sia vaccinata. Se si manterranno gli attuali ritmi, è probabile che il risultato atteso arrivi anche con diversi giorni di anticipo sulla tabella di marcia. La media di somministrazioni dell’ultima settimana porterebbe all’80% di copertura già prima del 10 settembre.

A quel punto si continuerebbero a fare somministrazioni alle persone scoperte e contemporaneamente si dovrebbe iniziare con la terza dose di vaccino a favore dei più fragili.

L’idea è quella di cominciare con i trapiantati, per poi passare a chi soffra di patologie che riducono la risposta dell’organismo al virus, e agli anziani.

Intanto il commissario straordinario per l’emergenza, Francesco Figliuolo, ha fatto sapere che non ci saranno difficoltà per quanto riguarda la disponibilità di fiale.

La terza dose verrà fatta con uno dei due vaccini a Rna messaggero, Pfizer o Moderna.

Il monito di Pregliasco

Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano, conferma quanto abbiamo detto. “È ipotizzabile che le terze dosi si facciano tra ottobre e novembre.”

Poi il virologo individua le priorità: “Credo che ora sia da fare la vaccinazione per tutti, anche per i bambini, e che ci sia anche la necessità di un rinforzo della protezione per tutti. Poi nel prossimo futuro, se noi lavoriamo bene adesso potremo magari non prevedere un richiamo tutti gli anni nei prossimi anni”.

Tuttavia, Pregliasco si dichiara preoccupato di fronte al recente atteggiamento psicologico degli italiani rispetto alla pandemia. Queste le sue parole: “Il Covid non è più percepito come problema, questo emerge in una quota di popolazione. C’è un’insofferenza rispetto ad una situazione che non è più pesante come nel passato grazie alla vaccinazione. Nel prossimo futuro si rischia che ci siano due pandemie: quella dei vaccinati e quella dei non vaccinati”.

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I dubbi di Galli

Dubbioso nei confronti della terza dose di vaccino è Massimo Galli, docente di Malattie infettive all’università Statale e primario al Sacco di Milano. Che, intervistato dai colleghi di AdnKronos, ha detto: “Il punto è valutare l’effettiva utilità di una terza dose di vaccino anti-Covid. Per il momento non ho ancora abbastanza elementi per poter prendere una posizione a favore. E mi sembra una fuga in avanti, un modo per giustificare anche quello che ancora non sappiamo sui tempi di copertura dopo la seconda dose.”

E ha aggiunto: “Ci vuole qualcosa di un po’ più robusto per dire che la terza dose serve davvero, in che misura, quando e per chi.

Correre in avanti, facendo un’altra dose, non so quanto vantaggio porti a chi risponde bene al vaccino. E, soprattutto, a quanto serva realmente a chi risponde male o affatto. Questi ultimi se non hanno avuto una buona risposta a due dosi non è detto che possano rispondere bene a una terza”.

I virus e le malattie infettive
  • Meazzini, Claudia (Autore)

Negli Stati Uniti al via a settembre

Intanto le autorità sanitarie americane hanno annunciato che dal 20 settembre partirà la distribuzione ad ampio raggio della terza dose di vaccino contro il Covid.

Da settembre anche Francia, Germania e Gran Bretagna daranno il via alla terza dose per i soggetti più fragili, gli ospiti delle Rsa e il personale sanitario.

Israele, che ha nuovamente contato 8.700 casi quotidiani (cosa che non accadeva da gennaio) è già a quota 1,1 milioni di cittadini alla terza somministrazione di vaccino, su una popolazione totale di circa 9,3 milioni di persone.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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