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Furti di criptovalute raddoppiati nel 2024: gli hacker rubano $1,38 miliardi

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Il 2024 si sta rivelando un anno d’oro per gli hacker esperti di furti di criptovalute. Nei primi sei mesi, il valore delle monete digitali rubate è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2023, superando 1,38 miliardi di dollari. A dirlo è un rapporto dell’agenzia di sicurezza TRM Labs, che punta il dito contro attacchi sempre più sofisticati e l’impennata dei prezzi delle criptovalute.

Furti di criptovalute raddoppiate nel 2024

Secondo Ari Redbord, responsabile di TRM Labs, l’aumento dei furti non dipende da falle nella sicurezza delle piattaforme crypto. Il vero motivo? I token digitali valgono molto di più rispetto a un anno fa. Bitcoin, Ethereum e Solana hanno tutti registrato rialzi significativi, rendendo più appetibile il “bottino” per i cybercriminali.

Basti pensare che il furto medio nel 2024 è stato una volta e mezzo superiore a quello del 2023. E se l’anno scorso i ladri si sono “accontentati” di 900 milioni di dollari, quest’anno puntano a superare i 2 miliardi. Il colpo più grosso finora? Come riporta l’ANSA, sono i 308 milioni di dollari in Bitcoin spariti dalla piattaforma giapponese DMM Bitcoin, in quella che l’azienda ha definito una “fuga di notizie non autorizzata”.

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Ma c’è un altro trend che preoccupa gli esperti: il crescente coinvolgimento della Corea del Nord nei furti di criptovalute. Secondo un rapporto del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, gli hacker nordcoreani avrebbero rubato ben 3 miliardi di dollari in crypto tra il 2017 e il 2023. L’obiettivo di Pyongyang sarebbe quello di aggirare le sanzioni internazionali e finanziare i propri programmi nucleari e missilistici. Un’accusa che il regime nordcoreano ha sempre respinto, negando qualsiasi coinvolgimento in attività di hacking. Ma per l’ONU non ci sono dubbi: la Corea del Nord è “il cyber-ladro più prolifico al mondo”.

Il 2024 si preannuncia un anno record per i furti di criptovalute. Da un lato, l’aumento dei prezzi dei token digitali rende più allettanti i colpi grossi. Dall’altro, attori statali come la Corea del Nord sembrano sempre più attivi nel riciclaggio di fondi illeciti. Una sfida per le autorità di tutto il mondo, chiamate a rafforzare la sicurezza delle piattaforme crypto e a contrastare il finanziamento di attività illegali.

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