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Ig Nobel 2022 per le ricerche più strambe: ecco i vincitori

Anche l’Italia tra i vincitori

Umberto Eco diceva che ci si può divertire anche durante i più severi studi. E che, al contrario, anche le attività ludiche più scanzonate devono essere svolte all’insegna di ben determinate regole.

Sembra la definizione degli Ig Nobel, che ogni anno – nel mese di settembre – vengono assegnati dalla rivista scientifico-umoristica Annals of Improbable Research.

Obiettivo degli Ig Nobel è “premiare l’insolito, l’immaginifico, e stimolare l’interesse del pubblico generale alla scienza, alla medicina, e alla tecnologia”

Cosa sono gli Ig Nobel

Sì, perché gli Ig Nobel vengono assegnati alle ricerche scientifiche più strampalate, assurde, insolite, involontariamente comiche. Purché, attenzione, poggino su inoppugnabili basi scientifiche.

I riconoscimenti vengono conferiti dal 1991, e teatro della premiazione (esclusi gli ultimi due anni, per motivi ben noti negati alla pandemia da Coronavirus) è il Sanders Theatre dell’Università di Harvard.

A non pochi lettori non sarà sfuggito il riferimento ai Nobel di Stoccolma, e al fatto che “Ig Nobel” letto tutto d’un fiato ricorda molto da vicino un aggettivo che, anche in lingua italiana, non ha il più nobile dei significati.

Comunque, le 10 ricerche premiate appaiono immancabilmente su riviste autorevoli, e spesso chi consegna il premio è un “vero” premio Nobel. In un caso poi, quello di Andrej Gejm, un vincitore dell’Ig Nobel (nel 2000) dieci anni dopo ha vinto quello più ambito, consegnatogli a Stoccolma.

Ma scopriamo i vincitori delle varie categorie. E diciamolo: possiamo andare fieri di noi perché l’Italia, proprio come lo scorso anno, è presente tra i progetti premiati.

ig nobel 2013

Economia

Eccolo, l’Ig Nobel assegnato all’Italia. O più precisamente ad Alessandro Pluchino, Alessio Emanuele Biondo e Andrea Rapisarda, “per aver spiegato matematicamente perché spesso sono le persone più fortunate, e non quelle più talentuose, ad avere successo nella vita”.

I tre (che hanno vinto con una ricerca perfetta per rincuorare molti di noi) fanno parte di un’équipe di fisici dell’Università di Catania.

Intervistato dai colleghi di Wired, Andrea Rapisarda ha detto: “Siamo partiti dallo stereotipo secondo il quale non sono sempre le persone più di talento ad avere successo nella vita, ma spesso la fortuna gioca un ruolo determinante. E allora abbiamo provato a sviluppare un modello matematico, che in gergo si chiama modello ad agenti, per verificare quantitativamente se e come il successo fosse tutto – o quasi – questione di fortuna.

Abbiamo scoperto che effettivamente le persone con più successo sono le più fortunate, e non necessariamente quelle con più talento. I risultati del nostro studio sono tra l’altro compatibili con la famosa legge di Pareto, secondo la quale Molti hanno poco, pochi hanno molto”.

Letteratura

Il premio va a Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Australia. Nelle persone di Eric Martínez, Francis Mollica ed Edward Gibson, “per aver analizzato cos’è che rende i documenti legali così difficili da comprendere”.

Per ottenere l’Ig Nobel, i vincitori hanno analizzato un corpus composto di circa 10 milioni di parole provenienti da contratti e documenti legali. Contenenti una percentuale “sorprendentemente elevata” di termini tecnici, clausole nascoste in periodi molto lunghi, verbi al passivo, uso improprio di maiuscole e minuscole, eccetera.

Cardiologia applicata

Ig Nobel a Eliska Prochazkova, Elio Sjak-Shie, Friederike Behrens, Daniel Lindh e Mariska Kret (Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Aruba) “per aver cercato (e trovato) le prove che quando due partner romantici si incontrano per la prima volta, e si sentono attratti l’uno dall’altro, i loro battiti cardiaci si sincronizzano”.

Biologia

Il premio va a Brasile e Colombia (Solimary García-Hernández e Glauco Machado) “per aver studiato se e come la costipazione abbia implicazioni sulle prospettive di accoppiamento degli scorpioni”.

E l’esito di tale ricerca, non sentiamoci delusi, è: “Dipende”.

Medicina

L’Ig Nobel per la medicina va a un team polacco, “per aver mostrato che quando i pazienti si sottopongono ad alcuni tipi di chemioterapia tossica soffrono di meno gli effetti collaterali se viene loro somministrato del gelato”.

Funzionava già così ai vecchi tempi, per le tonsille.

Storia dell’arte

Premio assegnato a Paesi Bassi, Guatemala, Stati Uniti e Austria.

Gli studiosi in questione sono Peter de Smet e Nicholas Hellmuth, insigniti “per il loro studio Un approccio multidisciplinare alle scene di clisteri rituali sulle antiche ceramiche dei Maya”.

Premio che giunge con ben 36 anni di ritardo, siccome lo studio in questione risale al 1986.

Ingegneria

Ig Nobel ai giapponesi Gen Matsuzaki, Kazuo Ohuchi, Masaru Uehara, Yoshiyuki Ueno e Goro Imura, “per aver cercato di scoprire qual è il modo più efficiente di usare le dita quando si gira una manopola”.

Sembra incredibile, ma per questa ricerca sono stati impiegati 32 (pazientissimi) volontari.

Fisica

Vincono Frank Fish, Zhi-Ming Yuan, Minglu Chen, Laibing Jia, Chunyan Ji e Atilla Incecik (Cina, Regno Unito, Turchia e Stati Uniti). Motivazione: “Per aver cercato di capire come fanno gli anatroccoli a nuotare in formazione”.

E qui i punti di tangenza col Nobel “serio” assegnato a Giuseppe Parisi, per aver analizzato (anche) il volo degli uccelli, non sembrano pochi.

Sicurezza

L’Ig Nobel per la sicurezza va allo svedese Magnus Gens, “per aver sviluppato un manichino di alce da usare nei crash test”.

Pace

Infine, per la pace l’Ig Nobel è andato a Cina, Ungheria, Canada, Paesi Bassi, Regno Unito, Italia, Australia, Svizzera, Stati Uniti.

Una nutrita équipe di studiosi ha “sviluppato un algoritmo che aiuta i pettegoli a decidere quando dire la verità e quando mentire”.

Non conosciamo in dettaglio l’esito dello studio, ma ci viene da pensare che – per assicurare la pace – i pettegoli dovrebbero forse smettere di essere tali.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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