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Totem GT electric, nasce la restomod italiana su base Alfa Romeo

Totem GT electric è una EV italiana basata su Alfa Romeo Giulia GT

Spesso su queste pagine vi raccontiamo come il mondo dell’auto sia vario e pieno di sfaccettature.
Tra auto nuove, auto d’epoca, elettriche, sportive, spaziose, per la famiglia, per il lavoro, c’è un’auto per tutti i gusti.
Non vi abbiamo però mai raccontato di un fenomeno automobilistico molto in voga negli ultimi anni, il restomod.
Ed oggi vi parliamo del primo restomod tutto italiano, Totem GT electric.

Restomod significa prendere un’auto storica, modernizzarla e darle nuova vita, e questo è ciò che ha fatto Totem Automobili, un’azienda giovanissima tutta made in Italy.
Proprio nel nostro Paese, più precisamente a Venezia, il fondatore Riccardo Quaggio e il suo team trasformano le splendide Alfa Romeo Giulia GT in vere e proprie opere d’arte modernizzate, con carrozzeria in fibra di carbonio, interni ed esterni fatti a mano e su misura e… un motore elettrico, però realizzato in Italia e molto particolare.
Scopriamo cosa c’è dietro questa Alfa Romeo Giulia GT del terzo millennio.

Il restomod: che cos’è?

Se in Italia questa parola è ancora una quasi sostanziale novità, nel resto del mondo già da quasi un decennio è scoppiata la moda del restomod.
Presto arriverà sulle pagine di Tech Princess un approfondimento su un argomento davvero interessante e che continuerà a far parlare di se nei prossimi anni.

Vi anticipo però le basi per poter capire cosa sia questa Totem GT electric.
Già la parola restomod spiega molto: è infatti composta dai termini inglesi “restoration“, che vuol dire restauro, e “modified“, ovvero modificato.
In parole povere, le aziende che si occupano di restomod prendono auto storiche e anzichè restaurarle in maniera classica, mantenendo le caratteristiche d’origine, migliorano e modificano diversi aspetti dell’auto per renderla  più moderna, tecnologica ed al passo coi tempi.

Le automobili sottoposte a restomod hanno spesso motori più potenti e sofisticati, freni e sospensioni moderne, componenti in alluminio o fibra di carbonio, persino sistemi audio con Bluetooth e interfaccia con lo smartphone.
Nate alla fine degli anni ’00, hanno guadagnato popolarità dopo la nascita di diversi capolavori su ruote.
Auto come le Eagle basate sulla splendida Jaguar E-Type e le Singer, realizzate dall’eclettico Magnus Walker su base Porsche 911, hanno reso celebri le restomod e hanno fatto nascere un fenomeno che è arrivato anche in Italia.

La prima restomod realizzata nel Belpaese è stata la chiacchierata Delta Futurista dell’Automobili Amos, ed oggi arriva la veneziana Totem GT electric.

L’ispirazione di Totem GT electric: Alfa Romeo Giulia GTA e GTam

Se l’ispirazione e base per Delta Futurista è stata Lancia Delta Integrale, per Totem GT electric l’ispirazione è senza alcun dubbio la splendida Alfa Romeo Giulia GT, nelle versioni sportive GTA/GTam.
Vi abbiamo raccontato già nel nostro articolo di presentazione di nuove Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm di quest’anno la storia di questo incredibile modello. Per chi si fosse perso quella bella pillola di storia, ecco un ripasso per l’interrogazione.

Nata nel 1963, Alfa Romeo Giulia GT è stata fino al 1975 LA coupè sportiva di medie dimensioni.
La versione stradale di questa splendida coupè disegnata da Bertone è sempre stata una perfetta auto sportiva, adatta alla guida di tutti i giorni e ai lunghi viaggi come ad affrontare una bella serie di curve con il coltello fra i denti.
In pista, però, il suo eccessivo peso era un vero e proprio salasso, che rendeva la Giulia Sprint GT da corsa poco competitiva.

Come fare per riuscire a renderla competitiva come merita una vera Alfa Romeo?
Dando carta bianca al geniale ingegnere Carlo Chiti di Autodelta, che ideò una carrozzeria realizzata interamente realizzata in una lega di alluminio e magnesio super innovativa, il Peraluman 25, aggiunse vetri in plexiglas e diverse componenti in magnesio e la magia è servita.
Dai 1000 kg scarsi di Giulia Sprint GT, la nuova GTA, Gran Turismo Alleggerita, toglieva oltre 200 kg per raggiungere un “peso forma” di 735 kg.
Questa leggerezza unita al mitico Bialbero Alfa 1.6 da oltre 170 CV e al formidabile telaio Alfa Romeo con sospensioni a doppio quadrilatero all’anteriore e a ponte rigido al posteriore rese Giulia GTA l’auto da battere sui circuiti di tutto il mondo.

Con questa nuova GTA, la piccola 1300 Junior GTA e la successiva GTAm dotata di un 1.8 da 210 CV e successivamente di un 2.0 da oltre 240 CV, Alfa Romeo si aggiudicò 5 campionati europei turismo, due 24 Ore di Spa-Francorchamps e numerosissime vittorie sui campi di gara di tutto il mondo dal 1965 fino a metà degli anni ’70.

Gli esterni di Totem GT electric: una Giulia, ma diversa e moderna

L’ispirazione quindi è quella di una vincente e spettacolare coupè degli anni ’60, ma come è realizzata Totem GT electric?

L’Alfa Romeo Giulia GT degli anni ’60 non è solo l’ispirazione, ma è anche l’auto da cui parte tutto il progetto.
Gli artigiani della Totem partono da un foglio “bianco ma non troppo”, una Alfa Romeo Giulia GT originale, non per forza da una rarissima GTA o GTAm.
Una volta trovata l’auto “donatrice”, comincia la trasformazione.
Della Giulia GT di partenza, Totem GT electric mantiene solo il 10% delle componenti, il resto è tutto nuovo.
Interni, esterni, meccanica, sospensioni: tutto è nuovo, rinnovato e fatto su misura per lei.

Totem GT electric frontale

Partiamo dall’esterno dell’auto.
La cosa che salta subito all’occhio è la larghezza della Totem GT.
Rispetto alla già allargata Giulia GTAm, che misurava oltre 1,6m di larghezza, Totem GT è più larga di ben 180mm, sfiorando il metro e 80 di larghezza.
Queste carreggiate così importanti sono accentuate dai quattro fari Full LED ispirati ai trascorsi rallistici di Giulia GTA, e regalano alla Totem GT un look che è indiscutibilmente figlio della Giulia di partenza, ma molto più aggressivo e moderno.
Quasi tutti i pannelli della carrozzeria sono totalmente ricostruiti e realizzati in fibra di carbonio, per il massimo della leggerezza e della rigidità del telaio.
Bellissimi poi i cerchi da 17 pollici forgiati ed ispirati a quelli di un’altra opera d’arte Alfa, 33 Stradale.

Totem GT electric laterale

Nel profilo laterale e nel posteriore invece le linee di Giulia GT sono mantenute quasi intatte, come quelle disegnate durante quello che da molti è considerato il periodo d’oro della Casa del Biscione.
A proposito: se notate, sulla celebre calandra a trilobo e sul posteriore troviamo fieramente i loghi “Alfa Romeo Milano“. Nonostante tutto, questa è sempre una vera Alfa Romeo, anche per il fondatore Riccardo Quaggio.

Totem GT electric posteriore

Da notare tre dettagli davvero particolari. Il primo è il Quadrifoglio Blu sulla fiancata, a celebrare la natura elettrica di Totem GT, il secondo è il “tappo” del rifornimento da corsa che nasconde il bocchettone per la ricarica.
Infine, spiccano dietro i fari full LED circolari, unica “licenza poetica” presa da Totem che li ha preferiti agli originali fari quadrati. Son poi circondati da due griglie di cui parleremo più avanti…

Totem GT electric dettaglio frontale

Da ogni angolo, Totem GT electric lascia stupiti: è indubbiamente una Giulia, ma è… diversa.
La fusione tra modernità e classiche linee intramontabili ha creato qualcosa che colpisce dritto al cuore.

Gli interni: un inno al gusto italiano, tutto fatto a mano

Se fuori Totem GT electric colpisce, all’interno fa innamorare.
Le linee classiche del cruscotto Alfa degli anni ’60 e ’70 sono mantenute come base, dando l’aspetto vintage a tutto l’insieme. Ogni componente però è nuovo, modificato, modernizzato e realizzato a mano.

Partiamo dai sedili, realizzati interamente in pelle biscotto e fibra di carbonio e ispirati ai celebri sedili di Giulia 1750 GTV, la GT Veloce, con i fianchetti pronunciatissimi e il foro nel poggiaschiena.
Ritroviamo la fibra di carbonio anche sulla plancia, che abbandona la mitica radica della Giulia GT originale e abbraccia materiali più moderni e pregiati.
A proposito di materiali pregiati, l’interno è rivestito quasi dappertutto di pelle, fibra di carbonio o metallo, come le bocchette dell’aria.
Tappetini, bocchette dell’aria, il volante in pelle e metallo ispirato all’Hellebore realizzato da Momo e frequente aggiunta aftermarket nelle Giulia GT dell’epoca: tutto è realizzato ex-novo e con meticolosa attenzione, non solo nella mera realizzazione dei pezzi.

Totem GT electric sedile

Totem GT electric infatti è “tailor made”, come un vestito: a seconda delle dimensioni del corpo del proprietario, infatti, Totem realizza su misura sedile e pedali, e posiziona volante e comandi prendendo le misure dal proprietario, in modo da farlo sentire sempre tutt’uno con l’auto, come fosse un vestito d’alta moda.
L’unione di passato e presente è poi ben visibile nel quadro strumenti, realizzato con due strumenti circolari come su Giulia GT. Questi due strumenti sono in realtà due display digitali, realizzati specificatamente per lei e incastonati in due anelli di fibra di carbonio.
Non è l’unico elemento di modernità qui dentro.
Nonostante non siano quasi distinguibili in un ambiente così vintage, Totem GT electric è dotata delle ultime tecnologie di bordo.
Abbiamo infatti climatizzatore, vetri elettrici, accensione keyless e persino un sistema di infotainment moderno disegnato però per essere identico alle radio Stereo8 dell’epoca.

Totem GT electric infotainment

Infine, i più attenti di voi avranno visto due dettagli che un po’ stonano in una supercar elettrica: freno a mano e leva del cambio.
Se il freno a mano è stato aggiunto per non perdere quel piacere meccanico delle auto classiche, il cambio è più di un selettore per marcia avanti e retromarcia…

La meccanica di Totem GT electric: oltre all’elettrico c’è di più

Arriviamo infatti a parlare della meccanica di Totem GT electric, particolare come il resto dell’auto.
Dobbiamo infatti dire addio al mitico Bialbero Alfa a benzina, carburatori e cattive intenzioni, e salutare un powertrain elettrico.
Ma non un powertrain casuale: questo sistema è infatti totalmente made in Italy e personalizzabile.
Come? Ora ci arriviamo. Partiamo dalle statistiche “base”.
Il nuovo motore elettrico non è più posizionato all’anteriore, bensì è in posizione centrale-posteriore, vicino all’asse di trazione, ovviamente quello posteriore.
Questo motore è in grado di generare la bellezza di 518 CV e ben 940 Nm di coppia, un bel salto rispetto ai già notevoli 192 CV di partenza.

Totem GT electric vano ex motore

Le prestazioni sono decisamente salite: Totem GT electric è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi. Bastano per definirla una vera e propria supercar elettrica?
Totem ha poi irrigidito la scocca con un roll-cage completo aderente alla carrozzeria per migliorare la rigidezza strutturale, rendere la scocca capace di sopportare la potenza e le prestazioni maggiorate e per garantire la massima sicurezza in caso di incidente.
Anche le sospensioni sono state totalmente riviste: all’anteriore troviamo un moderno McPherson regolabile manualmente, mentre dietro addio al carismatico ma antico ponte rigido, e benvenuto Multilink.

Totem GT electric batterie

L’alimentazione è fornita da una batteria da 50,4 kWh, che garantisce un’autonomia di circa 400 km.
Per mantenere la massima efficienza, Totem dichiara di utilizzare una tecnologia che sfrutta un particolare liquido di derivazione militare per mantenere la temperatura della batteria costante a 38 gradi: sarà interessante approfondire questo aspetto.

Non mancano poi un vero differenziale posteriore meccanico a slittamento limitato e la possibilità di personalizzare la risposta del motore.
E qui entrano in gioco la leva del cambio e le griglie di cui vi abbiamo parlato prima…

Un’elettrica… con sound e cambio? La collaborazione con 2electron

Per rendere Totem GT electric il più speciale e “analogica” possibile, l’azienda veneta si è affidata ad una collaborazione con un’altra piccola azienda italiana, la torinese 2electron.
Con Totem GT infatti debutta nel campo automotive l’innovativa tecnologia McFly.
Come fa intuire il nome, questa tecnologia è un Ritorno al Futuro: grazie a 2electron, Totem GT ha un cambio sequenziale, un sound tradizionale e una banda di potenza da vero motore termico.
Ed è persino possibile decidere che motore si vuole, scegliendo tra diverse possibilità.

Totem GT electric pedali e cambio

Cerchiamo di andare con ordine, per spiegare al meglio questa tecnologia.
2electron è una startup piemontese che come missione dichiarata ha quella di rendere emozionante la mobilità elettrica, dotandola dell’anima che, secondo loro, non hanno in partenza.
Come fare allora a dare quell’ecletticità e quell’imperfezione che i motori termici hanno a macchine pressochè infallibili come quelle elettriche? Tramite il software, e tanti speaker.
2electron ha infatti brevettato il sistema McFly, che grazie ad un insieme di programmazione, speaker, subwoofer e un selettore del cambio è in grado di simulare il sound e il comportamento di un motore termico.

Il sistema è quindi in grado di “limitare” le prestazioni del motore elettrico via codice, realizzando una curva di potenza tradizionale.
Non si ha quindi tutta la potenza subito, come su un’elettrica tradizionale, ma qui il motore ha una vera curva di potenza e coppia, come un motore termico.

Totem GT electric dettaglio laterale
Per sfruttare al meglio questo comportamento così diverso da quello di un’auto elettrica, non abbiamo una sola marcia come da tradizione.
O meglio, c’è sempre una sola marcia reale.
Il sistema McFly però tramite l’azionamento della leva del cambio posta in abitacolo simula il comportamento di un cambio sequenziale tradizionale. Un potente subwoofer poi si occupa di trasmettere le vibrazioni durante accelerazioni e cambi marcia e altre situazioni.
Del vero e proprio sound infine si occupano i 13 speaker sparsi per tutta l’auto, tra cui le due strane griglie di fianco ai fari posteriori.

Questa è una tecnologia innovativa e molto interessante, più facile a vedersi che a dirsi.
In ogni caso, per chi volesse sfruttare comunque Totem GT come una normale elettrica, c’è la modalità “Boring” (ovvero noiosa… questi torinesi non le mandano a dire!) che fa comportare Totem come una elettrica tradizionale, con tutta la potenza pronta subito, una sola marcia e così via.

Se poi non vi piace il motore scelto per essere “riprodotto”, non preoccupatevi.
Totem e 2electron hanno preparato diversi profili, selezionabili da fermo direttamente dall’auto.
Se poi volete riprodurre un’auto o un motore in particolare, le due compagnie sono in grado di realizzare su misura il profilo per voi. Più tailor made di così!

Prezzo e costruzione: 20 esemplari fatti su misura e prezzo “edile”

Totem GT electric quindi è un’auto potentissima, fatta su misura, realizzata a mano e dedicata ad un’auto che ha fatto la storia dell’automobilismo italiano.
Una realizzazione così speciale non può essere alla portata di tutti. E infatti, purtroppo, non lo è.
Saranno realizzate solamente 20 Totem GT electric, realizzate completamente su misura e su richiesta del cliente.
Colori, interni, forme: tutto sarà deciso dal proprietario, e il tutto ad un prezzo commisurato alla mole di lavoro che sta dietro.

Parliamo infatti di un prezzo di partenza di 430.000 euro, con consegne a partire dal 2022.
Tanto? Poco? Secondo noi è un prezzo, seppur altissimo e fuori dalla portata di tantissimi, decisamente giusto per l’incredibile progetto e per il lavoro che c’è dietro.
Le restomod non sono mai economiche, poichè fanno uso di componenti praticamente uniche e realizzate su misura per ogni auto realizzata, e sono quasi tutte realizzate a mano.
Se poi qui aggiungiamo a tutto questo una tecnologia innovativa, un progetto ambizioso e il plus della realizzazione artigianale in Italia… diciamo che se tra di voi ci fosse qualcuno con la possibilità di acquistarla, consigliamo una telefonata in quel di Venezia.
Per quanto ci riguarda, ci piacerebbe provarla molto presto, per scoprire di che pasta è fatta quest’Alfa Romeo del terzo millennio.

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Giulio Verdiraimo

Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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