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Anonymous colpisce ancora: offline i siti di FSB e altri enti russi

Nel frattempo, oltre 20 milioni di email e messaggi arrivati alla popolazione russa da parte degli hacker volontari

Il collettivo di hacker Anonymous ha effettuato diverti attacchi a siti governativi russi, colpendo il sito ufficiale della città di Mosca, quello del servizio segreto FSB, il Centro Analisi Informatica e il Ministero dello Sport. Inoltre, il numero di messaggi ed email inviate dai volontari del gruppo alla popolazione russa ha toccato quota 20 milioni.

Anonymous: offline diversi siti governativi russi, tra cui quello di FSB

Il collettivo di hacker Anonymous continua la sua campagna di cyber warfare, colpendo diversi obiettivi russi. Nelle ultime ore infatti l’account Twitter @YourAnonNews riporta che gli attivisti informatici hanno reso indisponibili diversi siti governativi russi. Stiamo parlando di alcuni servizi importanti.

In particolare, sembra abbiano saputo mettere offline il sito ufficiale della città di Mosca, un’azione dal forte valore anche simbolico. Mentre ha un valore anche strategico l’aver disconnesso il sito del servizio segreto FSB, uno dei modi con cui il Cremlino controlla la popolazione russa. Il collettivo Anonymous avrebbe colpito anche l‘Analytical Center (AC) russo, che si occupa dell’analisi delle minacce informatiche. Anche se non avrebbe saputo prevenire questa. Infine, attaccato anche il sito del Ministero dello Sport russo. Anche se su Twitter hanno fatto notare che ormai il dicastero ha poco da fare, visto l’esclusione russa da tutte le competizioni internazionali.

Difficile verificare se effettivamente i siti sono offline, con la Russia disconnessa da internet veloce negli ultimi giorni. Tuttavia, sono colpi che sicuramente metteranno in allarme ulteriore l’intelligence informatica del Cremlino.

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20 milioni di messaggi inviati alla popolazione russa

Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato come Anonymous abbia creato dei servizi che permettono di inviare SMS, messaggi WhatsApp ed email a dei numeri casuali in Russia. Gli hacker hanno chiesto poi a chi segue le loro attività di inviare messaggi e posta che informino i russi sul conflitto in Ucraina. Questo permette di aggirare il muro della propaganda di Mosca. Invitando altri russi a ribellarsi al dittatore Putin, come già migliaia di cittadini della Federazione hanno fatto.

Il numero di messaggi inviati sarebbe arrivato al numero impressionante di 20 milioni. Se anche la stragrande maggioranza dei messaggi avesse mancato il bersaglio, i numeri diventano abbastanza elevati da far pensare che qualche informazione possa aver aperto una breccia.

La cyber war continua

Queste due operazioni sintetizzano bene il doppio approccio che Anonymous e molti altri hacker volontari stanno tenendo in questa guerriglia digitale contro il Cremlino. Da un lato ci sono i colpi per mettere fuori servizio i server governativi russi, come quello in cui Anonymous ha attaccato il FSB. Dall’altro quelli volti a informare la popolazione russa e invitarla alla ribellione.

Nei giorni scorsi, su questi due fronti ci sono stati moltissimi colpi portati a segno.

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Attacchi a siti e infrastrutture russe

  • Il 25 febbraio Anonymous pubblica i dati dei Ministero della Difesa Russo (forse già trapelate in passato)
  • Colpito il sito di Gazprom, principale fornitore di gas russo
  • In Bielorussia, il sito del principale produttore di armi Tetraedr finisce offline. I servizi ferroviari vanno k.o.
  • Offline i siti del Ministero della Giustizia e dell’Energia russi
  • Online oltre 40 mila documenti in russo del Russian Nuclear Safety Institute
  • Le informazioni di oltre 20 mila conti correnti della banca di stato russa SberBank finiscono in rete
  • Bloccato il sito bestchange.ru, impedendo di convertire i rubli in criptovalute
  • Attaccati diversi media russi, fra cui TASS, rbc.ru, kommersant.ru, fontanka.ru e iz.ru.
  • Anonymous ha postato le frequenze delle radio militari russe a corto raggio
  • Pubblicati dei dati al Ministero dello Sviluppo Economico Russo
  • Il collettivo affiliato NB65 blocca il sito dell’agenzia spaziale Roscosmos
  • Hackerato il sistema di ventilazione di Orangescada
  • Anonymous avrebbe recuperato i piani russi sull’invasione, approvati il 18 febbraio
  • Colpito il sito dell’Istituto di Ricerca Spaziale Russo (IKI)
  • Attacco alla filiale tedesca del gigante del petrolio russo Rosneft.

Rimostranze e attacchi alla propaganda del Cremlino

Ogni giorno ci sono nuove informazioni sul conflitto di Anonymous e degli altri hacker volontari contro il Cremlino. Attestare l’autenticità e la provenienza delle informazioni risulta però difficile: la Russia non comunica i colpi subiti e gli hacker sono anonimi. Quindi invitiamo sempre a prendere tutte le informazioni con le pinze.

Vi terremo informati sui prossimi colpi della guerra informatica.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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