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La visione di Leonardo: la mostra diffusa che non dovreste perdere

Ve la ricordate la prima volta in cui siete entrati in un museo?
Io, onestamente, no.
Non saprei dirvi qual è stato il primo museo della mia vita. Posso però dirvi che, ad un certo punto, ho iniziato ad amarli.
I musei stimolano la mia curiosità, mi permettono di apprendere nuove cose, di affacciarmi su mondi e materie ignoti, di portare a casa nuove informazioni su ciò che ci circonda. E non importa cosa ci sia dentro. Che siano quadri, sculture, reperti, oggetti che risalgono solo a pochi decenni fa… C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. E questa per me è una sensazione impagabile.

Non tutti i musei però sono uguali, questo lo devo ammettere. Ci sono luoghi che tendono a rimanere ancorati alle proprie origini, bloccati nel tempo, e posti che invece si evolvono insieme alla società. E a questa categoria appartiene il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia di Milano.

Perché parlo di evoluzione? Da un lato perché ogni volta che ci metto piede c’è qualcosa di nuovo da scoprire, dall’altro perché questa istituzione milanese è stata in grado di abbracciare le nuove tecnologie che riescono a coinvolgere più persone, ad ampliare il dialogo con il pubblico.
Ed è proprio con quest’ultimo obiettivo che nasce La visione di Leonardo, una mostra diffusa permanente che vede il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia vestire i panni del partner tecnico. Ma partner di chi? Il progetto è stato ideato e sviluppato da Bepart e prevede 8 installazioni in realtà aumentata realizzate da altrettanti artisti digitali.
8 tappe – incluso il Museo Leonardo da Vinci – che vi portano a spasso per il capoluogo meneghino, da Piazza Gae Aulenti a Parco Sempione, da Piazza della Scala alla Darsena, con l’obiettivo di farvi vivere un’esperienza davvero unica nel suo genere.

La visione di Leonardo

Abbiamo pensato a una mostra in realtà aumentata dedicata ai luoghi di Leonardo a Milano, lavorando per trovare un nuovo punto di vista, più immaginifico che didascalico. Le opere d’arte digitali, realizzate da altrettanti artisti con cui abbiamo lavorato per alcuni mesi, dialogano con il principio di unità del sapere, del legame tra scienza, tecnica e arte che ispira il Museo fin dalla sua fondazione”, ha spiegato Claudio Giorgione, curatore Leonardo Arte & Scienza del Museo e storico dell’arte.

Bepart si immagina mondi che vadano oltre la quarta dimensione. La cultura digitale e i luoghi fisici, se riuniti in un’unica esperienza phygital, possono incrementare il valore dei luoghi e la possibilità che con essi siano accessibili nuove narrazioni di valore positivo, in grado di unire il passato e il futuro. La visione di Leonardo è un esempio di come la città possa diventare uno spazio espositivo diffuso, in cui la creatività e la tecnologia sono delle presenze intangibili ma allo stesso tempo presenti e accessibili. Otto artisti si sono ispirati a Leonardo e lasciano le loro opere alla città senza sfiorarla fisicamente: mi piace pensare sia anche una interazione con lo spazio gentile e sostenibile. Ci auguriamo che il pubblico giochi con le opere, le viva, ci interagisca scoprendole da più punti di vista, attraversandole e osservandole nei particolari senza farsi intimorire dal medium tecnologico: è appunto nient’altro che un mezzo, come il dito che indica la luna”, ha aggiunto invece Giovanni Franchina, Amministratore Delegato Bepart.

La visione di Leonardo: l’applicazione, le opere e i tour guidati

Veniamo però alla pratica. Insomma, come si visita una mostra in realtà aumentata?
Prima di tutto scaricando l’app ImaginAR. L’applicazione, disponibile gratuitamente sia su iOS che su Android, permette di individuare i luoghi delle installazioni e di leggere le informazioni sull’opera (artista, titolo e informazioni); inoltre sarà possibile ascoltare un audio – realizzato grazie alla collaborazione con eArs – che contiene sia il commento dell’artista stesso sia una breve introduzione all’installazione e al suo rapporto con Leonardo.

LorenzoFonda Viaggio di unidea 05
Viaggio di un’idea di Lorenzo Fonda

Ok, a questo punto vi starete chiedendo come si vedono queste opere.
Una volta raggiunta l’installazione, l’app vi suggerirà di aprire la fotocamera dello smartphone per guardare la creazione dell’artista. Potrete ovviamente girare intorno all’opera, come se fosse fisicamente di fronte a voi, entrare al suo interno e persino scattare delle foto che andranno a mixare realtà e mondo digitale.

Potete decidere di vivere questa esperienza da soli oppure in compagnia, prenotando uno speciale tour insieme a una guida specializzata, con la possibilità di includere anche la visita al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia.

La visione di Leonardo ha una caratteristica peculiare che la distingue da tante app in realtà aumentata: le opere degli artisti vivono esclusivamente nei luoghi della città per le quali sono state immaginate, grazie al GPS. Non si tratta di generici ologrammi appiccicati su uno schermo: sono installazioni site-specific pensate per esistere nella città reale, che appartengono a quello spazio urbano che le accoglie e con il quale interagiscono. Luoghi storici o contemporanei della città si trasformano improvvisamente in luoghi fantastici abitati da fantasmagorie leonardesche. La realtà alternativa diventa così un luogo condiviso, co-abitato e reale nell’esperienza di coloro che stanno giocando a quelle visioni. Sarebbe divertente se le persone si trovassero insieme all’aria aperta per condividere queste esperienze” ha raccontato Luca Roncella, Responsabile Gaming & Digital Interactivity del Museo.

DavidSzauder Macchina di levitazione 08
Macchina di Levitazione di David Szauder

Naturalmente nulla vi obbliga a visitare tutti i luoghi nella medesima giornata. Uno dei grandi vantaggi offerti da questa mostra diffusa in realtà aumentata è proprio la possibilità di fruire in qualsiasi momento delle opere, il che significa che se siete in giro per Milano, anche per lavoro, e capitate per caso davanti al Castello Sforzesco potete ritagliarvi 5 minuti per guardare l’opera che si trova proprio lì davanti.

Le opere e gli artisti

A questo punto sarete curiosi di sapere quali sono le installazioni e dove si trovano.
Ecco l’itinerario de La visione di Leonardo:

1) Museo Scienza e Tecnologia – Viaggio di un’idea
Al Museo trovate l’opera di Lorenzo Fonda nello spazio esterno tra il sottomarino Toti e il lanciatore Vega. Ad attendervi una coloratissima Rube Goldberg Machine ispirata ai modelli storici di Leonardo e pensata per stupire e meravigliare il pubblico.

2) Piazza della Scala – Third Eye Prophecy
Il monumento a Leonardo da Vinci in Piazza della Scala, inaugurato nel 1872 e realizzato dallo scultore milanese Pietro Magni, consacra il mito di Leonardo nell’Italia post-unitaria. Con questo monumento dialoga l’opera Third Eye Prophecy di Luca Pozzi.

LucaPozzi Third Eye Prophecy 03
Third Eye Prophecy di Luca Pozzi

3) Conca del Naviglio – Urbs
Questa vasca è ciò che rimane della Conca di Viarenna, ricostruita per volontà del duca Ludovico il Moro a partire dal 1497 e osservata anche da Leonardo. Nello spazio verde che la circonda trova posto la Città Ideale visionaria e utopistica di Livia Ribichini.

4) Darsena – Dio è natura
Sulla darsena, porto e nodo dell’ingegnoso sistema di canali di Milano, si muove l’opera di Claudio Vittori, un braccio che lentamente disegna sulla superficie dell’acqua, elemento vitale di cui Leonardo studia ogni minima caratteristica.

5) Castello Sforzesco – L’ombra si figura
David Capuano riflette sul corpo umano in uno dei luoghi simbolo del capoluogo meneghino, cuore pulsante del potere ducale e di quei festeggiamenti a cui prendeva parte anche Leonardo.

6) Parco Sempione – Macchina di levitazione
Dentro al Parco Sempione, di fronte all’Arco della Pace, c’è la Macchina di levitazione di David Szauder, che prende spunto da alcuni disegni di Leonardo e li rielabora in chiave contemporanea.

7) Piazzetta Reale – Tu sei il messaggio
Sul sito del neoclassico Palazzo Reale c’era la Corte Vecchia dei Visconti e degli Sforza, dove Leonardo aveva il proprio laboratorio, dipingendo e disegnando.
Sulla Piazzetta Reale, a ridosso del Duomo, Giulia Roncucci ha posizionato la sua opera, che si sviluppa a partire dal dialogo con le geometrie della pavimentazione per poi svilupparsi verso l’alto.

8) Piazza Gae Aulenti – Curioso: d’assai pensieri
Concludiamo con la parte più moderna di Milano, che contrasta armoniosamente con l’opera di Francesca Guidotto. Qui infatti troverete una foresta di carta tra cui passeggiare. Osservatela con cura perché nasconde quattro tesori.

Vi segnaliamo che La Visione di Leonardo è finanziata nell’ambito dell’accordo per lo sviluppo e competitività del sistema lombardo InnovaMusei di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Fondazione Cariplo.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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