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Oggi è la Giornata della legalità (e il trentennale della strage di Capaci)

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Ci sono momenti della storia del nostro Paese, amplificati dai mass media e soprattutto dai filmati televisivi, che restano nell’immaginario collettivo, per la loro forza icastica e per quello che simboleggiano.

Chi non è troppo giovane ricorderà almeno due flash della vittoria della nazionale di calcio allenata da Enzo Bearzot nella finale contro la Germania Ovest del 1982. Ovvero l’urlo scomposto di Marco Tardelli e l’irrituale esultanza dell’allora presidente Sandro Pertini.

Anche se uno dei primissimi episodi in cui la televisione ha tenuto incollati gli italiani era avvenuto l’anno precedente, il 1981. Quando una lunga diretta Rai ha seguito la drammatica vicenda del piccolo Alfredo Rampi, precipitato in un pozzo artesiano a Vermicino.

La strage di Capaci

Più di recente, e con un’eco ancora maggiore per ciò che ha rappresentato, arriviamo al 23 maggio del 1992, ovvero alla Strage di Capaci. Restano negli occhi di noi tutti il tratto di autostrada A29 sventrata da un’impressionante quantità di tritolo e le strazianti parole di Rosaria Schifani ai funerali del marito Vito, capo della scorta di Giovanni Falcone.

Oltre a Falcone, quel giorno hanno perso la vita sua moglie e i tre uomini della scorta. A distanza di meno di due mesi, il 19 luglio, nella strage di via D’Amelio perderanno la vita il giudice Paolo Borsellino e i cinque uomini della scorta.

La Giornata della legalità

Proprio in coincidenza con la data della strage di Capaci, nel 2002 è stata istituita la Giornata della legalità, allo scopo di commemorare le vittime di tutte le mafie. E di sensibilizzare sull’argomento. La Giornata viene celebrata in tutto il Paese, con iniziative che coinvolgono tutte le fasce anagrafiche della popolazione. E per l’occasione la Rai dedica ampia parte del palinsesto televisivo e radiofonico al ricordo di Falcone e Borsellino, e delle vittime della mafia, al trentennale della strage di Capaci.

Le iniziative

In tutto il Paese è un pullulare di iniziative, incontri e dibattiti, per informare sul problema delle mafie e invitare al dibattito e al confronto. Cortei e momenti di silenzio in corrispondenza con l’ora dell’esplosione (le ore 17.57) attraversano tutto lo Stivale. E sono particolarmente fitti gli appuntamenti che coinvolgono bambini e ragazzi di ogni ordine e grado, perché la mafia non resti un concetto sconosciuto o astratto. O ancor peggio un tabù.

La Giornata della legalità a Palermo

La Giornata della legalità è particolarmente sentita a Palermo, città natale dei giudici Falcone e Borsellino.

Eventi commemorativi e culturali organizzati dalla Fondazione Falcone sono già iniziati mercoledì 18 maggio, giorno simbolico perché coincidente con la nascita di Giovanni Falcone.

Le celebrazioni hanno il loro culmine lunedì 23, quando al Foro Umberto I si terrà l’evento “La memoria di tutti. L’Italia, Palermo 30 anni dopo”, trasmesso in diretta su Rai1.

Interverranno le più alte cariche dello Stato, tra cui il capo dello Stato Sergio Mattarella e i ministri dell’Interno Luciana Lamorgese, degli Esteri Luigi Di Maio, della Giustizia Marta Cartabia, dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. Oltre a Maria Falcone, presidente della fondazione Falcone.

L’educazione alla legalità

Ogni volta che ci troviamo a scrivere di una qualche giornata commemorativa, la sensazione è sempre duplice e contrastante. Da una parte, ben vengano occasioni per ravvivare il dibattito e sensibilizzare su argomenti di grande urgenza e complessità.

Dall’altra, mai come nel caso della lotta alle mafie c’è bisogno di un’educazione permanente alla legalità, un’attenzione sempre vigile che si declina anche in piccoli gesti quotidiani.

Proprio dall’idea di offrire ai giovani gli strumenti per conoscere, praticare e diffondere la legalità, in modo da fare di loro i cittadini virtuosi di domani, il Ministero dell’istruzione ha messo a punto un programma chiamato proprio Educazione alla legalità. Si tratta di offrire “alle scuole un quadro di riferimento per predisporre un’offerta formativa che valorizzi l’educazione alla convivenza civile e alla legalità.”

La Carta d’intenti

In questo senso il Miur, l’Associazione nazionale magistrati (ANM), la Direzione nazionale antimafia (DNA), l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC), il Consiglio superiore della magistratura (CSM) e il Ministero della Giustizia hanno sottoscritto una Carta d’intenti. Che si propone tre obiettivi: “consolidare il percorso di collaborazione tra le istituzioni firmatarie, sensibilizzare le studentesse e gli studenti sui temi della legalità e della conoscenza e osservanza delle  regole di cittadinanza attiva, favorire il contrasto alla criminalità organizzata.”

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Falcone su TikTok raccontato da Saviano

In occasione della Giornata della legalità, e dell’uscita del suo romanzo su Giovanni Falcone, Roberto Saviano ha aperto un account su TikTok. Come vi abbiamo riportato in un altro articolo, è lo stesso Saviano a spiegare il perché nella didascalia del suo primo video.

Dove tra le altre cose leggiamo: “Da oggi sono su TikTok! Perché ho deciso di aprire un mio canale? Semplice: per parlare a chi popola questa incredibile piattaforma. Perché adesso? Perché nel trentesimo anniversario della Strage di Capaci credo sia importante raccontare il coraggio di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e del pool antimafia a chi nel 1992 non era ancora nato o magari era troppo piccolo per ricordare”.

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