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Traffico di X in (brusco) calo a un anno dall’acquisizione da parte di Elon Musk

Lo dice il report di SimilarWeb

Non si può dire che Elon Musk non faccia rumore. La sua tendenza a postare (ma finché X era Twitter si diceva twittare) su ogni argomento dello scibile, rendendo ostica la possibilità di distinguere la sparata dall’informazione attendibile, popola il web di suoi progetti e azioni.

Ultima in ordine di tempo (ne abbiamo scritto in un articolo nelle scorse ore) l’idea, in verità già in fase di test nelle Filippine e in Nuova Zelanda, di rendere X a pagamento. Si tratterà solo di una cifra simbolica (un dollaro all’anno) per arginare il problema dei bot, ossia degli account falsi.

Ma al di là del pirotecnico universo di Musk, sempre al confine tra vero e falso, c’è la dura realtà. Che si traduce, ad esempio, nell’indagine che l’Ue ha aperto contro l’azienda, per il proliferare delle fake news sul conflitto tra Israele e Hamas. O nella multa comminata a X dall’eSafety Commissioner, l’organismo australiano di vigilanza sulla sicurezza Internet, per un insufficiente contrasto alla diffusione di contenuti pedopornografici.

E ora è arrivato l’impietoso report di SimilarWeb.

elon musk x 2

Il report di SimilarWeb: il traffico su X dall’arrivo di Musk

Già il titolo del report apparso sul sito ufficiale di SimilarWeb nella giornata di martedì 17 ottobre non lascia niente di intentato: “One Year Into Musk’s Ownership, X (Twitter) Down By Every Measure”. Traducibile con: “Un anno di proprietà di Musk, X (Twitter) in calo sotto ogni punto di vista”.

SimilarWeb è una società informatica con sede in Israele, specializzata in analisi del traffico dei siti Web.

Ricordiamo che Musk ha acquisito l’allora Twitter il 27 ottobre 2022, e come affabile mossa augurale ha subito licenziato quattro figure apicali. Vediamo da allora come è stato il traffico di X (per la precisione, Twitter si chiama così dal 23 luglio 2023).

Traffico X in calo (escluso… il profilo di Elon Musk)

Il report di SimilarWeb si apre con una considerazione sarcastica. Se Musk ha comprato Twitter per aumentare la propria visibilità c’è riuscito, perché l’incremento dei follower e del traffico del suo profilo sono sensibili: +96% in ormai quasi un anno di guida.

Peccato, però, che si tratti dell’unico parametro al quale si può accostare il segno più. In generale, il traffico di X nell’ultimo anno (dal settembre del 2022 al settembre del 2023) è calato del 14%, che diventa -16,5% se si considera il traffico verso il portale ads.twitter.com per gli inserzionisti.

Scopriamo qualche dato in più.

Il crollo dell’ultimo mese

L’indagine di SimilarWeb mostra dati in netto calo per quanto riguarda l’ultimo mese, settembre 2023.

Negli Stati Uniti, Paese che da solo genera circa un quarto del traffico web di twitter.com, settembre fa segnare un -19%. Percentuali simili Nel Regno Unito (-11,6%), in Francia (-13,4%), in Germania (-17,9%) e in Australia (-17,5%).

E da dispositivi mobili i numeri non sono più confortanti: calo del -17,8% in un anno sulla base degli utenti attivi mensili combinati per iOS e Android negli Stati Uniti. A livello mondiale, l’utilizzo di Android è diminuito del 14,8%.

La panoramica annuale

Il crollo del traffico di X nell’ultimo mese è fedele specchio dell’intero anno analizzato dal report.

Confrontando i primi 9 mesi del 2023 con lo stesso periodo del 2022, il traffico di twitter.com è calato dell’11,6% su base annua negli Stati Uniti e del 7% a livello mondiale. Nello stesso periodo di tempo, l’utilizzo delle app mobili negli Stati Uniti è diminuito del 12,8%.

Vittoria di Pirro, dicevamo, è che il traffico verso il profilo e i post di Elon Musk è aumentato del 96% in un anno.

In calo l’interesse dei media

La gestione Musk, e in particolare le sue continue frecciate ai media, non hanno fatto bene a X.

Il proprietario del social ha anche deciso di rimuovere i titoli dei giornali dall’anteprima delle notizie (ora condividendo un link appare solo un’immagine). Lo scopo sarebbe stato quello di non far cliccare gli utenti altrove, ma l’effetto è stato evidentemente opposto a quello desiderato.

La ricerca di SimilarWeb prende come esempio il New York Times: la testata anni fa riceveva il 3-4% del suo traffico da Twitter, percentuale attualmente scesa sotto l’1%.

La difficoltà dei social

Di certo, il calo del traffico di X nell’ultimo anno è stato particolarmente vistoso.

Ma, leggiamo nel report, nell’ultimo anno tutti o quasi i social hanno subito una flessione, con l’eccezione di TikTok, il cui traffico nel periodo settembre 2022-settembre 2023 è aumentato addirittura del 22,8%.

Facebook, ad esempio, ha perso il 10% del traffico, Instagram è cresciuto appena dello 0,3% e WhatsApp, Reddit e Linkedin tutte sotto l’1%.

In generale, il traffico dei primi cento social è diminuito in un anno del -3,7%.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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