Per la Giornata Mondiale della Vista del 10 ottobre, ZEISS ha presentato i risultati della ricerca, condotta da EMG Different, che racconta il rapporto degli italiani con il senso della vista. La nuova campagna “Nessuno Vede Come Te”, racconta in maniera emozionale e coinvolgente l’unicità dell’esperienza di visione. Con questa consapevolezza, l’azienda ha voluto approfondire il tema dell’unicità di ogni individuo e delle sue percezioni. Per questo è stato usato un sondaggio su un campione rappresentativo della popolazione italiana.
In merito all’indagine, Roberta Celin, Communication Manager di ZEISS Vision Care, ha affermato: “Con questa consapevolezza, ZEISS Vision Care ha deciso di dedicare la Giornata Mondiale della Vista al singolo individuo, ponendo l’attenzione alla consapevolezza dell’importanza delle esigenze individuali: perché ogni istante della nostra vita merita di essere visto e apprezzato al meglio”.
Zeiss per la Giornata Mondiale della Vista
L’indagine di ZEISS su emozioni ed esperienze sono stati presentati il 3 Ottobre durante un evento stampa presso lo SKY GARDEN di Milano. L’evento ha visto pubblicati i risultati della ricerca, intitolata “Come gli italiani vedono il mondo e la vita”. Ma nuovi e interessanti approfondimenti saranno pubblicati nel corso dei prossimi mesi. La ricerca è avvenuta nel mese di Settembre 2024 su un campione rappresentativo di 600 italiani maggiorenni provenienti da tutte le regioni.
Lla prime fase della ricerca ha analizzato l’impatto della vista sulla memoria degli italiani. I dati raccolti hanno rivelato che il 57% delle persone dichiara di aver vissuto dei momenti che tuttora ha impressi nella memoria. Di questi, il 40% è legato a momenti di felicità, in particolare a quelli conviviali vissuti in famiglia. Approfondendo l’indagine con il fine di identificare il senso più determinante nel fissare questi ricordi nella memoria, è emerso che per il 79% delle persone è proprio la vista a giocare il ruolo principale. La ricerca dimostra anche che è proprio il senso della vista il primo ad essere associato ad aspetti della vita come la natura, l’arte, l’avventura, l’amore e la crescita. Con una sola eccezione: l’amore.
Marco Mazza, Direttore della Struttura Complessa di Oculistica Pediatrica del Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano, ha affermato: “Dobbiamo ricordarci ciò che per i farmaci è già noto: le necessità di bambini, adolescenti e adulti differiscono notevolmente, nonostante i difetti visivi possano essere simili. Per questo non si può pensare che una soluzione da adulto vada bene anche per un bambino. Se necessita di un occhiale da vista, un bambino di 6 anni avrà bisogno di lenti molto diverse da quelle di uno di 10, di 15 o 20 anni: ogni età deve avere la sua soluzione su misura, perché l’occhiale deve calzare perfettamente sul volto e rispettare la fisionomia dei più piccoli in ogni fase della crescita” conclude Mazza.
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