Google ha da poco annunciato il suo servizio di intelligenza artificiale chiamato Bard. Impossibile non pensare a ChatGPT, il chatbot smart realizzato da OpenAI, che beneficia oramai dell’importante investimento finanziario di Microsoft. Diventa inevitabile, dunque, lo scontro di rivalità tra le due tecnologie che rivoluzioneranno il modo di usare i device.
Ascolta gratis i migliori Podcast e Audiolibri su Amazon per 30 giorni
Bard, l’intelligenza artificiale di Google. Cos’è e come funziona
Bard è l’intelligenza artificiale creata da Google e, in una prima fase iniziale di sviluppo, sarà disponibile solo per alcuni collaudatori di fiducia che avranno il compito di testarla. Coloro che potranno testarla, sono un gruppo di persone geograficamente diversificate ed esterne all’azienda. L’obiettivo è quello di farla arrivare al grande pubblico nelle prossime settimane.
A cosa serve? Così come per ChatGPT, Bard ha il compito di generare risposte dettagliate a semplici quesiti a cui gli utenti la sottoporranno, come ad esempio come realizzare una determinata cosa, qualsiasi essa sia.
L’holding Alphabet, a cui fa capo Google, ha spiegato come ha intenzione di muoversi nel prossimo futuro. «Combineremo il feedback esterno con i nostri test interni per assicurarci che le risposte di Bard soddisfino un livello elevato di qualità, sicurezza e fondatezza nelle informazioni del mondo reale», ha affermato Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet Inc. E continua: «Oltre ai nostri prodotti, riteniamo che sia importante rendere facile, sicuro e scalabile per gli altri beneficiare di questi progressi basandosi sui nostri migliori modelli».
La capacità di espressione di Bard
Come farà Bard a esprimersi? L’intelligenza artificiale possederà il modello linguistico LaMDA, creato da Google stesso. Questa potente tecnologia improntata sulla lingua potrà essere utilizzata dagli sviluppatori dell’azienda di creare le proprie applicazioni.
Il modello linguistico LaMDA è stato presentato da Google nel maggio 2021 e si basa su una tecnologia molto simile a quella di ChatGPT. Secondo il colosso, questo permetterà di mettere il chatbot a disposizione di un maggior numero di utenti e di raccogliere feedback per contribuire a risolvere i problemi legati alla qualità e all’accuratezza delle risposte.
È importante sottolineare che sia Google che OpenAI basano le loro intelligenze artificiali su un software di generazione di testo che può tendere a produrre falsità e incline a un linguaggio sgradevole. Questo avviene perché le informazioni sono prese da Internet, luogo in cui ci si imbatte facilmente in questo genere di testo. La vera sfida per le due aziende è quella di limitare quanto affermato e di reinventare una ricerca sul web sicura e affidabile.
Bard punta a migliorare le ricerche tradizionali
Google non si è ancora pronunciata sul fatto di inserire Bard nella funzione di ricerca, ma ha affermato di voler migliorare le ricerche tradizionali. Nelle domande poste dagli utenti nelle quali non ci sia una risposta universale o unica ed oggettiva, Bard sarà in grado di esprimere una risposta che possa sintetizzare le opinioni in merito.
Ad esempio: “È più facile imparare il pianoforte o la chitarra?“, la risposta sarà “Alcuni sostengono che il pianoforte sia più facile da imparare, perché i movimenti delle dita e della mano sono più naturali… Altri dicono che è più facile imparare gli accordi con la chitarra“.
- ✅ SEMPRE PRONTO PER L'USO: con un processore Intel Core di 12a generazione i3-1215U, una scheda grafica Intel UHD, una...
- ✅ DISPLAY E COMFORT: il display 23.8" IPS FHD con cornice stretta, vanta un rapporto schermo del 91%. Lo schermo...
- ✅ L'IMPORTANZA DELLA CONNETTIVITA': assumi il pieno controllo di tutte le funzionalità con una miriade di porte USB...