Google ha svelato le ultime novità sull’intelligenza artificiale al Google I/O 2024, dove ha svelato tutte le novità di Gemini, la famiglia di modelli AI multimodali. Un anno dopo l’annuncio del progetto, il CEO Sundar Pichai dice che “Google è pienamente nell’era Gemini”. E, infatti, da Mountain View arrivano una serie di novità che mettono i vari modelli di intelligenza artificiale al centro dei prodotti, della ricerca e dell’infrastruttura di Google.
L’integrazione di Gemini nei prodotti Google
I Google I/O, le conferenze per gli sviluppatori da Mountain View, mettono l’intelligenza artificiale al centro ormai da anni. Ma da quando, dodici mesi fa, è nato il modello di AI generativa Gemini, sembra che tutti gli ingegneri di Google abbiano lavorato alacremente per implementare questa nuova versione in tutti i prodotti. E i risultati di questi sforzi hanno avuto il ruolo di protagonisti nella conferenza del 14 maggio.
Da Ricerca ad Android: tutti i principali prodotti Google integrano Gemini
Durante gli annunci, i dirigenti dell’azienda hanno fatto sapere che tutti i prodotti Google con oltre due miliardi di utenti sono ora integrati con Gemini. Nella Ricerca Google, forse il più importante dei prodotti e quello che ha lanciato la compagnia, un nuovo modello Gemini personalizzato consentirà di porre domande complesse e in più fasi. Inoltre, potrete personalizzare i risultati e porre domande in ogni modo possibile — persino attraverso video.
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Ma la possibilità di ricerche sfruttando l’AI di Gemini arriva anche in Google Foto con “Chiedi a Foto”, una delle novità più comode che abbiamo visto al Google I/O 2024. In questo caso, Google sfrutta le capacità multimodali di Gemini per cercare ricordi specifici o informazioni nascoste nelle foto e nei video. D’ora in poi, potete chiedere domande complesse all’app Foto, come “mostrami i selfie migliori in tutte le capitali europee che ho visitato”. Un modo per trovare attivamente quello che vi serve, senza bisogno di ricordare date o cercare per tag geografici (che già rendevano molto utile l’app).
Anche chi lavora potrà sfruttare appieno il nuovo modello. Infatti, l’AI di Google arriva nei prodotti di Workspace: le funzionalità di Gemini si integreranno nel pannello laterale di Gmail, Documenti, Drive, Presentazioni e Fogli, oltre che nell’app mobile di Gmail. Una risposta diretta all’offerta di alcuni concorrenti (soprattutto Microsoft), ma soprattutto una grande comodità per gli utenti, che potranno chiedere aiuto all’AI direttamente dai fogli di calcolo o dalle mail.
Infine, vedremo diverse novità in Android. La funzionalità con “Cerchia e Cerca”, che ha debuttato su Galaxy e Pixel, si allarga ora ad altri dispositivi. Inoltre, arriveranno suggerimenti creativi con l’overlay di Gemini, per chiedere informazioni per esempio su PDF o video. E troverete descrizioni dettagliate delle immagini con TalkBack. Migliora, inoltre, anche la sicurezza con filtri per chiamate e mail in modo da evitare truffe.
Tutte queste novità saranno gestite direttamente sul dispositivo dai prodotti Pixel, che utilizzano il modello più “leggero” Gemini Nano senza bisogno del cloud per le operazioni più semplici.
Il futuro di Gemini e dei prodotti AI al Google I/O 2024
Durante l’evento, il tema di Google ha parlato anche delle novità in arrivo nei prossimi mesi. E sembra che anche per il futuro, l’AI sarà la protagonista assoluta. Infatti, Gemini 1.5 Pro sarà disponibile per gli abbonati Gemini Advanced in oltre 35 lingue, con una finestra contestuale da 1 milione di token, la più lunga tra i chatbot consumer. Cosa significa? Significa che potrete far analizzare al chatbot anche PDF da 1500 pagine, codice da 30 mila righe e fino a un’ora di video.
Gli abbonati Advanced potranno anche accedere a Live, una nuova esperienza di conversazione mobile con voci dall’audio naturale. Potete scegliere fra diverse voci e gestire conversazioni intuitive. E ottima notizia: da oggi Gemini Advanced arriva anche il lingua italiana.
Fra le altre novità arriva Gemini 1.5 Flash, più veloce ed efficiente, con latenze più basse basate sul feedback degli utenti. E Project Astra, rappresenta invece la visione di Google per la prossima generazione di assistenti AI, in grado di comprendere e reagire al contesto delle conversazioni.
Nuovi modelli per creativi e nuove infrastrutture
Nel campo creativo, Google ha presentato Veo per generare video ad alta definizione, Imagen 3 per immagini di altissima qualità e nuove demo del Music AI Sandbox, create in collaborazione con artisti di tutto il mondo. Tre modelli pensati per creare contenuti, che possono semplificare il lavoro degli artisti.
Questi progressi sono resi possibili da un’infrastruttura all’avanguardia. La sesta generazione delle TPU di Google, chiamata Trillium, offre un miglioramento di 4,7 volte delle prestazioni rispetto alla generazione precedente.
Google ha infine parlato di un’IA responsabile, con tecniche come l’AI-assisted red teaming ispirata alle scoperte di DeepMind nei giochi, e sta espandendo le innovazioni di watermarking come SynthID al testo e al video, per identificare più facilmente i contenuti generati dall’IA.
Anche perché i contenuti generati dall’AI di Gemini diventeranno sempre più parte delle nostre vite, ora che Google li ha inclusi in tutti i principali prodotti. Se volete approfondire, potete vedere qui sotto l’intero intervento di ieri al Google I/O 2024.
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