Dopo Yelp, anche Google Maps aggiunge la possibilità di taggare un’attività come di proprietà LGBTQ+. E nonostante esistano già etichette simili sulla piattaforma, questa potrebbe aiutare sia le persone che scelgono di supportare attività “alternative” sia gli utenti interessati a trovare comunità queer vicine. Ma andiamo allora a scoprire di cosa si tratta nello specifico.
Google Maps: arriva il tag LGBTQ+
Proprio come accade per le altre etichette di Google Maps, anche la nuova “LGBTQ+” deve essere aggiunta dal proprietario verificato del profilo dell’attività. Una volta aggiunto il tag, quindi, gli utenti potranno visualizzarli nell’interfaccia della piattaforma, o addirittura utilizzarli per cercare una determinata attività di loro interesse. L’unico dettaglio che lascia un po’ interdetti è l’assenza di un processo di verifica dell’etichetta, che a quanto pare non esiste per quanto riguarda la categoria LGBTQ+.
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In realtà, come potete immaginare, ci sono altre questioni che preoccupano la compagnia. Proprio per questo, l’azienda dispone anche di alcuni sistemi per affrontare alcuni potenziali problemi di sicurezza. In particolare, Google Maps sembrerebbe avere un team adibito a gestire “rapidamente” qualsiasi molestia rilevata dal suo sistema, o che gli imprenditori riferiscono di aver ricevuto a causa della loro etichetta. Anche se è chiaro che questo tipo di azione non potrà comunque difendere un proprietario, o la sua attività, da eventuali danni fisici. Ma è comunque molto interessante il fatto che la piattaforma abbia pensato a proteggere i suoi utenti in qualunque modo possibile.
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