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Google posticipa il blocco dei cookies al 2024

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Google ha annunciato che ad agosto estenderà i test di Privacy Sandbox, che protette di bloccar l’uso di cookies di terze parti per tutelare gli utenti pur dando strumenti alle aziende per fare marketing online. Ma nell’annuncio, avverte anche che la rimozione dei cookies dovrà aspettare almeno fino al 2024.

Google posticipa il blocco dei cookies al 2024 ma estende i test Privacy Sandbox

Nel 2020 Google aveva annunciato che avrebbe rimosso il supporto ai cookies di terze parti da Chrome entro due anni. Oggi invece sembra che il tempo di attesa dovrà quantomeno raddoppiare. Infatti in un blog pubblicato oggi il vice presidente Google Privacy Sandbox Anthony Chavez ha annunciato che “ora intendiamo iniziare il phasing out dei cookies di terze parti in Chrome nella seconda metà del 2024″.

Una prima deadline nel 2023 era stata spostata al 2023, ma il fatto che quest’ultimo modello in sviluppo abbia il sostegno dell’Antitrust UK e rispetto il CMA appena approvato dall’Europa fa pensare che questo slittamento possa diventare l’ultimo.

Ad agosto Google estenderà il nuovo set di API che promettono di saper bilanciare il rispetto della privacy con le necessità della pubblicità online, che è il core business di Google e di altre grandi aziende della Silicon Valley.

Chi utilizza una versione beta di Chrome può già abilitarne alcune, come le Topics AI che raccolgono interessi generali (Libri & Letteratura, piuttosto che Auto & Veicoli) per dare pubblicità più vicine ai vostri interessi. Ma senza ledere la vostra privacy.

Tuttavia diversi attivisti per la privacy sollevano dubbi riguardo ai dati che Google raccoglie, che secondo più un commentatore restano troppi. Ma l’apertura di questi test potrebbe portare a Google dei feedback che potrebbero far cambiare le API. Lo scopriremo nei prossimi due anni: per il web senza cookies di Google c’è ancora da aspettare.

Il commento di Weborama

Thierry Bignamini, Head of Client Services Weborama Italia, ci dà un parere da esperto sulla situazione. Un punto di vista di chi i cookies li usa per lavoro. “A seguito della decisione di Google, possiamo dire che la cookie apocalypse è ufficialmente posticipata. Una notizia che possiamo considerare positiva per il nostro settore, anche se la situazione attuale non è priva di problemi: due dei browser più utilizzati, Safari e Firefox, non accettano già ora i cookie di terza parte. In secondo luogo, gli utenti continuano, ogni giorno di più, a non fornire il proprio consenso all’utilizzo dei cookie. Questo significa che, Google o non Google, i cookie scarseggeranno sempre di più. Auspichiamo che questo posticipo serva a far riflettere aziende e operatori e che stimoli ulteriormente la ricerca di sistemi alternativi al tracciamento tramite cookie. Riteniamo che esplorare sin da ora le alternative, portando avanti azioni in parallelo alle soluzioni tradizionali basate su cookie, sia la migliore strategia per dare il via una transizione fluida e senza traumi. Noi di Weborama continueremo lungo la strada intrapresa anni fa, che vede nel Contextual una soluzione efficace all’eliminazione dei cookie di terza parte. Il nostro GoldenFish, attuando una targetizzazione precisa ed efficace basata sul contesto complessivo della pagina, elimina alla base il problema della mancata raccolta dei cookie”.

La situazione quindi evolverà nei prossimi due anni, aspettato la nuova data decisa da Google. Vi terremo informati.

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