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L’antitrust riduce le sanzioni per Apple e Amazon

Riduzione di 20 e 10 milioni "per un errore materiale"

L’Antitrust riduce le sanzioni comminate ad Apple e Amazon a novembre, perché avrebbero impedito l’accesso alla piattaforma di e-commerce ai rivenditori di prodotti Apple e Beats. La multa ad Apple cala di 20 milioni di euro (da 134 a 114). Quella ad Amazon scende di 10 milioni di euro (da 68 a 58). Un aggiustamento dovuto a un “errore materiale”.

L’antitrust riduce le sanzioni per Apple e Amazon

A fine novembre l’Antitrust aveva verificato un problema di concorrenza su Amazon. Secondo le stile del Garante, solo 20 rivenditori potevano vendere prodotti a marchio Apple e Beats. Tutti negozi autorizzati da Apple. Mentre nessun negozio indipendente, che aveva acquistato all’ingrosso i prodotti della Mela, poteva poi venderli tramite la piattaforma di e-commerce più grande al mondo.

L’accusa era arrivata il 14 luglio 2020 da parte i rivenditori. Che sostenevano Apple e Amazon nel 2018 avessero firmato un accordo preliminare per tenere fuori chi non fosse affiliato alla Mela. Apple ha sostenuto di aver stipulato quest’accordo per evitare la circolazione di prodotti falsi. Ma il Garante non è convinto.

antitrust google e apple-min

La sanzione era particolarmente salata. E ora l’Antitrust afferma che ci sia stato un errore nell’assegnare la multa, ridimensionando di 20 (per Apple) e 10 (per Amazon) milioni di euro la cifra da pagare. Entrambe le società continuano a essere in disaccordo con la decisione.

L’Antitrust ha anche deciso di modificare la scadenza del provvedimento, da 30 a 90 giorni dalla notificazione del provvedimento. Questa decisione arriva come rettifica e non preclude la possibilità di ricorrere in appello da parte delle due società, che hanno più volte sostenuto che questa decisione deriva dalla volontà di portare su Amazon solo prodotti Apple e Beats originali.

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Source
ANSA

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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