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Il caso della campionessa Griner e quello dei prigionieri stranieri in Russia, pedine di una strategia politica di Putin


Il caso più eclatante è quello di Brittney Griner, stella del basket femminile statunitense, nonché due volte campionessa olimpica. A 5 mesi dal suo arresto in Russia, l’imputata Griner si è ripresentata oggi in aula.

L’assurdità di tutta questa storia è il motivo dell’arresto di Brittney Griner. L’accusa è pesante, traffico di droga e la droga in questione è semplicemente dell’olio di cannabis.

La star dei Phoenix Mercury e due volte medaglia d’oro olimpica con gli USA è stata arrestata circa 5 mesi fa all’aeroporto di Sheremetyevo. Se dovesse essere ritenuta colpevole, Griner rischia ben 10 anni di reclusione.

Brittney Griner detenuta in Russia qui con la maglia della nazionale USA
Brittney Griner detenuta in Russia qui con la maglia della nazionale USA

Il processo ormai ha assunto un peso politico e come ben sappiamo i rapporti tra USA e Russia si sono deteriorati dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di quest’ultima.

L’appello al presidente Biden

Alta è la probabilità quindi che il processo prosegua ancora per diversi mesi. Ed è anche per questo che nei giorni scorsi in patria sono aumentate le proteste e i sostenitori della cestista hanno. I manifestanti hanno chiesto al governo degli Stati Uniti di intervenire. 
Dal canto suo la stessa Griner, qualche giorno fa, ha scritto al presidente statunitense Joe Biden, chiedendogli aiuto.
La stella del basket ha lanciato un appello diretto per la sua libertà in una lettera scritta a mano al presidente degli Stati Uniti Joe Biden. La lettera è stata consegnata alla Casa Bianca in una data simbolica, il 4 luglio. 

Griner è detenuta in una prigione russa dal febbraio 2022, quando il servizio doganale federale russo ha affermato di aver scoperto cartucce di vaporizzatori contenenti olio di hashish nel suo bagaglio dopo essere arrivata su un volo partito da New York all’aeroporto internazionale di Mosca.

La stella del basket statunitense Griner detenuta in Russia
La stella del basket statunitense Griner detenuta in Russia

“Ho il terrore di poter rimanere qui per sempre”, ha scritto la Griner nella lettera indirizzata al presidente Biden, “per favore, non dimenticarti di me e degli altri detenuti americani. Per favore, faccia tutto il possibile per riportarci a casa”, ha concluso la cestista statunitense.

Griner, 31 anni, è una delle giocatrici di basket più decorate negli Stati Uniti. Ora rischia una pena detentiva fino a 10 anni se condannata per traffico di droga, anche se le autorità statunitensi sostengono che continua ad essere “detenuta ingiustamente”.  

Il processo farsa e le condizioni dei detenuti in Russia

Alcuni giornalisti statunitensi hanno denunciato la sua udienza, iniziata il 1° luglio, come un “processo farsa”. Essi hanno affermato che la Russia sta usando Griner, che è stata arrestata una settimana prima che la Russia invadesse l’Ucraina, come pedina politica. 

La stella del basket statunitense Griner detenuta in Russia
La stella del basket statunitense Griner detenuta in Russia

“Anche se la legge russa prevede un periodo di custodia cautelare non superiore ai due mesi prima del processo, spesso vengono introdotte proroghe prolungando così il periodo delle indagini preliminari” ha dichiarato durante un’intervista Natalia Prilutskaya, membro di Amnesty International Russia.  

Nei centri di detenzione le condizioni sono pessime. Le celle sono sovraffollate, con letti malconci, docce limitate e servizi igienici in comune che spesso mancano di privacy. Le detenute possono essere messi in isolamento per ‘reati’ piccoli come sedersi sul letto nel momento sbagliato. È una situazione di vera umiliazione per un’essere umano”, afferma Prilutskaya.  

Sempre secondo Natalia Prilutskaya, i centri di detenzione possono essere molto pericolosi. 
Nel 2021, più di mille video trapelati hanno mostrato i detenuti subire russi torturati.  

La stella del basket statunitense Griner detenuta in Russia
La stella del basket statunitense Griner detenuta in Russia

Questa è la situazione in cui versano numerosi altri detenuti stranieri. 
L’ex marine statunitense, Paul Whelan ad esempio, è incarcerato in Russia dal 2018. Attualmente sta scontando una condanna a 16 anni per spionaggio, un’accusa che lui e i funzionari statunitensi negano.  

Con la guerra in Ucraina la Russia ha inasprito le sue condanne verso i cittadini stranieri. 
Catturati in Ucraina, quattro cittadini britannici e un marocchino si trovano attualmente incarcerati in Russia, giudicati colpevoli dai tribunali russi di aver combattuto come mercenari a sostegno di Kiev. 
Tre di questi rischiano l’esecuzione capitale, dopo la condanna a morte. 

I prigionieri stranieri come pedine di scambio

Secondo molti analisti internazionali, l’intensificazione da parte delle forze russe di fare prigionieri di guerra in Ucraina, ha un unico scopo, quello di utilizzarli in un secondo momento negli scambi di prigionieri.  

Prigionieri stranieri dell'esercito russo
Prigionieri stranieri dell’esercito russo

Nel caso di Griner, il suo status di atleta ed il suo profilo pubblico potrebbero renderla una pedina politica particolarmente preziosa.
Essa rappresenta un profilo più che valido per uno scambio di prigionieri con gli Stati Uniti secondo le autorità russe.

“Si parla già di uno scambio tra Brittney Griner e Viktor Bout, un trafficante d’armi russo attualmente condannato e incarcerato negli Stati Uniti”. 

Brittney Griner detenuta in Russia e Viktor Bout detenuto negli USA
Brittney Griner detenuta in Russia e Viktor Bout detenuto negli USA

Uno scambio simile è stato effettuato nell’aprile 2022. L’ex marine Trevor Reed è stato rilasciato in cambio di un cittadino russo detenuto negli USA per traffico di droga. 
In quel caso Reed è stato condannato a nove anni di carcere per aver messo in pericolo “la vita e la salute” degli agenti di polizia russi.
Un’accusa che anche in quel caso lui e funzionari statunitensi hanno negato.  

Prima di essere rilasciato, Reed è stato costretto a trascorrere ben tre anni nelle carceri russe.

La paura degli stranieri di viaggiare in Russia

Queste ultime azioni intraprese dalle autorità russe, spingono molti cittadini stranieri a mostrarsi ostili dal recarsi in Russia, temendo di finire in guai giudiziari. 

Griner con in mano la bandiera arcobaleno, attualmente detenuta in Russia
Griner con in mano la bandiera arcobaleno, attualmente detenuta in Russia

Già nel marzo 2022, le autorità statunitensi avevano avvertito i loro connazionali in viaggio verso la Russia dell’alto rischio di essere arrestati. A correre maggiormente questo rischio, secondo le autorità statunitensi, sono tutte quelle persone che viaggiano verso la Russia e lavorano per società che attuano sanzioni contro di essa.

Ecco perché, anche il caso di Brittney Griner, potrebbe far pensare due volte i cittadini stranieri prima di mettere piede sul suolo russo e rischiare di fare la stessa fine.

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I prigionieri italiani in Russia
  • Editore: Il Mulino
  • Autore: Maria Teresa Giusti
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