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La recensione di NBA 2K24: nel segno di Kobe Bryant

Per un amante della pallacanestro è davvero difficile chiedere di più

La tradizione dei giochi sportivi ormai è lunga e consolidata. Ci sono determinati player che coprono i diversi settori ma soprattutto le diverse discipline, con titoli più o meno affermati. Fra gli sviluppatori più celebri c’è sicuramente 2K Games e in particolare la loro serie dedicata alla pallacanestro si è guadagnata una grande notorietà. E affrontando questo NBA 2K24 pad alla mano è davvero facile capire perché.

NBA 2K24, un’edizione che guarda a una leggenda

Un dibattito ricorrente tra gli appassionati del pallone a spicchi è chi sia il GOAT, ovvero il Greatest Of All Time. Tipicamente sono tre i nomi che spuntano: Michael Jordan, LeBron James e Kobe Bryant, tragicamente scomparso all’inizio del 2020. Proprio a quest’ultimo è dedicata la nuova edizione di NBA 2K24, perché quel 24 è lo stesso che la stella dei Lakers portava sulla sua divisa negli ultimi anni di carriera.

L’impronta di questa leggenda è indubbiamente fortissima in tutto il gioco, con tanto di modalità dedicata. C’è infatti tutta una sezione chiamata Mamba Moments (basata sul soprannome di Bryant in carriera) dove possiamo rigiocare alcuni dei momenti più importanti della sua storia in NBA. Un modo per omaggiarlo in pieno stile con il titolo.

nba 2k24 recensione kobe bryant 06

Ma la vera impronta di Kobe su questo gioco sta nel fatto che per affrontare a pieno NBA 2K24 serve entrare davvero nella Mamba Mentality. La quantità di possibilità offerte da questo titolo è infatti incredibile, quasi soverchiante. Si possono facilmente spendere decine di ore esplorando ogni dettaglio, scalando i ranghi e diventando sempre più bravi.

C’è un lavoro di approfondimento che segue indubbiamente l’evoluzione dei titoli sportivi negli ultimi anni. Se una volta si trattava solo di singole sfide, tuttalpiù accompagnate da un percorso stagionale, oggi abbiamo molte più modalità e strade da seguire, offline e online. Ma NBA 2K24 fa un terzo tempo e corre in avanti rispetto a tutti, creando un gioco che è difficile immaginare più completo di così.

La mia Carriera è un viaggio unico in cui perdersi

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Forse la modalità che ci ha coinvolto di più è quella dedicata alla carriera. Ci troveremo catapultati nella storia di un giocatore, da noi creato con diverse caratteristiche, pronto per affrontare la NBA partendo dal suo debutto con una vera e propria componente narrativa, per quanto semplice.

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Siamo un giovane chiamato a portare avanti un nome importante, dato che sia nostro nonno che nostro padre (oggi nostro manager) erano dei grandi campioni. L’obiettivo date queste premesse quindi è uno solo: diventare ufficialmente il GOAT.

Ci troveremo quindi a giocare le diverse partite (possiamo anche scegliere di partecipare attivamente solo alle principali, considerato il lungo e fitto calendario NBA) controllando solo il nostro giocatore. Ogni azione influenzerà direttamente il nostro voto e bisognerà stare molto attenti nel gioco. Scordatevi di schiacciare ogni tre per due come se foste gli unici in campo: si riparte dai fondamentali.

Piano piano prendendoci la mano impareremo a fare gioco di squadra, a muoverci attentamente senza palla, a scegliere il momento migliore per tirare trovando le finestre giuste. E vedere quel voto crescere minuto dopo minuto è qualcosa di straordinariamente appagante.

Ma la Carriera di NBA 2K24 non è solo le sfide in campo

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Nel gioco come nella realtà, la vita di un giocatore non è solamente sul parquet. Nella Carriera di NBA 2K24 ci troveremo a gestire ogni aspetto del nostro personaggio. Dagli accordi con gli sponsor ai social media, dalle riunioni di strategia con i coach alle conferenze stampa. Potremo girare per gli spogliatoi e chiacchierare con giornalisti e compagni di squadra oppure prendere la via della città.

E qui troveremo un mondo gigantesco, connesso online sui server del gioco, tutto da esplorare con tantissime attività. Prima su tutte chiaramente il basket sui campetti da strada, quello meno pettinato ma altrettanto sfidante. E qui potremo costruirci una vera e propria “carriera parallela” guadagnandoci il rispetto sull’asfalto.

Non basta? E allora ecco la ciliegina sulla torta. Come dicevamo, il nostro protagonista viene da una lunga stirpe di campioni ed è importante conoscere la loro storia. Ecco quindi che abbiamo la possibilità di giocare i momenti chiave della carriera del padre e del nonno del protagonista. Il tutto con uno stile di gioco adeguato all’epoca e – tocco di classe che ci ha fatto impazzire – le grafiche a tema. Compreso l’effetto tubo catodico, trattandosi di sfide del passato.

L’unico aspetto che non ci ha convinto a pienissimo è la resa della città e in generale dei momenti free roaming. Si nota che è un lato secondario del gioco e che quindi è meno curato, sia a livello grafico che di effettivo movimento. Magari sotto questo aspetto si potrebbe migliorare in future edizioni del gioco.

Ma NBA 2K24 ha ancora tantissimo altro da offrire

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Finora abbiamo solo dato una grattata alla superficie per quanto riguarda questo gioco, ve lo assicuriamo. Si può davvero trovare tutto ciò che un appassionato possa desiderare in questo gioco. Non manca naturalmente la modalità Esibizione, dove potremo fare partite rapide con le squadre che preferiamo (comprese versioni del passato delle stesse).

Abbiamo la possibilità di fare una o più stagioni NBA con il team al completo, controllandone ogni aspetto. C’è una divertente modalità che si sincronizza con il calendario NBA per permetterci di vivere le partite del giorno anche in modalità virtuale. C’è tutta una sezione dedicata alla WNBA per lanciarci nel lato femminile del basket a stelle e strisce. E non manca la modalità MyTEAM in cui collezionare carte e sfidare il mondo online, feature sempre più apprezzata nei titoli sportivi moderni.

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Insomma, NBA 2K24 offre davvero tutto quello che un appassionato di basket può desiderare, con tutti i livelli di difficoltà e impegno che vogliamo. Per esplorarne ogni angolo e padroneggiare davvero il titolo probabilmente basterebbe appena un anno. Giusto giusto in tempo per lanciarsi nel nuovo capitolo.

PRO

  • C’è tutto quello che si può chiedere a un gioco di basket
  • La mia Carriera è straordinariamente coinvolgente
  • L’omaggio a Kobe Bryant

CONTRO

  • Forse è quasi troppo, siamo schiacciati dalle possibilità immense
  • Qualche dettaglio grafico minore si può migliorare
  • Occupa davvero molto spazio sulla memoria della console
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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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