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Da oggi green pass obbligatorio al lavoro: tutto quello che c’è da sapere

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green pass obbligatorio

Ci siamo: da oggi, venerdì 15 ottobre, il green pass diventa obbligatorio praticamente per tutti i lavoratori. Tra settore pubblico e privato, si parla di un numero intorno ai 23 milioni di persone.

L’ok definitivo è stato dato martedì 12 ottobre, quando il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha firmato due Dpcm. Il primo conteneva le linee guida per i dipendenti della Pubblica amministrazione e l’altro dettava le regole sulle modalità di controllo del certificato verde, sia per il settore pubblico che per quello privato.

Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul green pass, obbligatorio da oggi nel mondo del lavoro.

Partiamo proprio dalle norme contenute nel secondo Dpcm firmato martedì 12 da Mario Draghi, e ben sintetizzate in una pagina di Faq apparsa sul sito del Governo.

Passiamo poi a ricordare come si può ottenere il green pass, e vediamo infine come è possibile scaricarlo.

Green pass obbligatorio sul lavoro: le Faq del Governo

In un altro articolo, a cui vi rimandiamo per completezza, abbiamo analizzato nel dettaglio le 11 Faq pubblicate dal Governo su una pagina ad hoc del sito ufficiale.

Sono 11 punti che illustrano bene tutte le norme che disciplinano i controlli del green pass, obbligatorio da oggi per i lavoratori del pubblico e del privato. Vediamo una sintesi dei passaggi più importanti.

Green pass e mondo del lavoro: i controlli

I controlli saranno giornalieri, a campione e dove possibile al momento dell’ingresso. Ogni azienda sarà direttamente responsabile. La verifica dovrà toccare almeno il 20% del personale, con un criterio di rotazione. Per esigenze organizzative, ok anche ai controlli preventivi, però entro le 48 ore.

Le verifiche avverranno tramite app Verifica-C19 oppure tramite interazione tra la piattaforma NoiPA o il Portale istituzionale INPS con la Piattaforma nazionale-DGC.

Le sanzioni

Il lavoratore senza green pass è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del documento. Nelle aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore. Chi va al lavoro senza green pass è soggetto a una sanzione amministrativa dai 600 a 1.500 euro.

Multa da 400 a 1.000 euro per il datore di lavoro che non controlla le certificazioni verdi dei dipendenti.

Conservazione dei dati e smart working

Ricordiamo che il datore di lavoro non può conservare i QR Code e le informazioni ricavate dal controllo dei certificati.

D’altro canto, il mancato possesso di green pass non consente automaticamente a un lavoratore di usufruire dello smart working.

Come ottenere il green pass

Fin qui, abbiamo visto cosa cambia per i lavoratori da oggi 15 ottobre, giorno da cui il green pass diventa obbligatorio nel settore pubblico e in quello privato. Scopriamo adesso chi ha diritto alla certificazione verde e come può ottenerla.

Ha diritto al green pass chi ha fatto la vaccinazione anti Covid-19: in Italia il documento viene emesso dopo la prima dose (ma è valido dal quindicesimo giorno) e al completamento del ciclo vaccinale. Certificato verde anche se si è negativi al test antigenico rapido nelle ultime 48 ore o al test molecolare (anche salivare) nelle ultime 72 ore. Il costo è a carico del lavoratore a prezzi calmierati (escluse le aziende che hanno deciso di finanziarli). Infine, ha diritto al green pass anche chi è guarito dal Covid-19 negli ultimi sei mesi.

Come scaricare il green pass

Si può scaricare o stampare il certificato verde dal sito dedicato (www.dgc.gov.it), attraverso il sito del fascicolo sanitario elettronico regionale, sull’app Immuni, con l’app IO e in farmacia o dal proprio medico. Il numero unico da chiamare per l’assistenza è il 1500, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

Esploriamo più nel dettaglio le varie modalità.

Green pass dal sito del Governo

Una volta effettuato il vaccino (compresa la prima dose) oppure un tampone molecolare o antigenico, od ottenuto dalla Asl il certificato di avvenuta guarigione, i cittadini ricevono via sms un authocode. Il primo modo per scaricare la certificazione verde è quello di accedere al sito dgc.gov.it e inserire i dati della propria tessera sanitaria o utilizzare la propria identità digitale (Spid o Cie).

Con app Immuni e app IO

Dal proprio smartphone, con le app Immuni o IO si può scaricare direttamente il green pass così da averlo sempre con sé. Bisognerà registrarsi con Spid o Cie per poter ottenere il QR Code.

Green pass tramite fascicolo sanitario

Terza modalità di scaricamento del certificato verde: tramite accesso al fascicolo sanitario elettronico. In questo caso possono intervenire in aiuto anche i medici di base e le farmacie: per questo motivo è il metodo più utilizzato dalle persone anziane e da chi non ha eccessiva dimestichezza con il digitale.

Green pass senza sms e senza tessera sanitaria

I cittadini (e sono molti) a cui non è mai arrivato l’sms con l’authocode possono andare sul sito dgc.gov.it e accedere al link Recupera authocode. Inserendo i dati di codice fiscale e tessera sanitaria si otterrà il codice con il quale poter scaricare la certificazione.

I cittadini stranieri o gli italiani residenti all’estero, che non sono in possesso della tessera sanitaria, possono ottenere il green pass inserendo sul sito dgc.gov.it l’authocode e il numero del documento di identità utilizzato per il test (o il certificato di guarigione).  Si può anche fornire codice fiscale e tessera sanitaria al medico di base o in farmacia.

Per chi non riuscisse in alcun modo a scaricare il green pass, vale qualunque documentazione rilasciata da strutture sanitarie, farmacie, laboratori di analisi, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta che attestino l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dall’infezione o l’esito negativo di un test molecolare effettuato nelle 72 ore antecedenti o antigenico effettuato nelle 48 ore precedenti.

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Chi è esentato dal possesso di green pass

Esclusi dall’obbligo di Green Pass i soggetti esenti dalla vaccinazione per (comprovati) motivi di salute. Inoltre, chi abbia ricevuto il vaccino sperimentale ReiThera entro il 30 novembre (per le successive date si attende una decisione del Governo). Esentati dal green pass anche le persone in possesso di un certificato di vaccinazione ottenuto nella Repubblica di San Marino fino al 15 ottobre (anche in questo caso, si attendono decisioni relative alle successive date).

Esclusi infine dall’obbligo del green pass i bambini con meno di dodici anni, perché a oggi non rientrano nella campagna vaccinale.

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