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Smart home in legno e senza batterie

I ricercatori dell'Istituto di Nanoenergia e Nanosistemi di Pechino hanno trovato applicazioni molto interessanti

I ricercatori dell’Istituto di Nanoenergia e Nanotecnologie di Pechino hanno sviluppato dei sensori per la smart home in legno, capaci di generare senza batteria l’energia elettrica necessaria al proprio funzionamento. La tecnologia triboelettrica permette di generare energia premendo pulsanti o calpestando sensori sul pavimento. I sensori utilizzano poi questa energia per trasmettere un segnale wireless.

Smart home in legno e senza batterie

Nel sistema sviluppato dai ricercatori pechinesi, uno strato di legno ha una pellicola di rame nella parte inferiore, che crea un contatto con uno strato inferiore quando subisce una pressione. Questo genera una carica elettrica, che può essere utilizzata per emettere un segnale wireless.

La forza della carica dipende dalla superficie e può avere diverse applicazioni. Il primo livello riguarda la possibilità di costruire interruttori per le luci di casa e altri dispositivi senza bisogno di cavi, sfruttando il segnale Wi-Fi. Non sempre avete voglia di utilizzare lo smartphone per accendere un dispositivo. Un domani potreste avere dei tasti in legno direttamente nei mobili di casa, per esempio per accendere la TV oppure la lampada per leggere un buon libro.

smart home legno

Un’altra applicazione prevista riguarda gli ‘smart lock‘, le serrature intelligenti. Quando avete lo smartphone scarico potreste inserire il codice in una tastiera numerica direttamente nel legno della porta.

Ma l’applicazione forse più interessante riguarda la creazioni di pavimenti smart. Infatti i ricercatori hanno ipotizzato la possibilità di avere questi sensori triboelettrici per esempio nel parquet della camera da letto, in modo da accendere le luci quando entrate nella stanza o appoggiate i piedi al mattino.

L’energia prodotta dal contatto del legno non potrebbe bastare per ricaricare il nostro smartphone o laptop. Ma l’utilizzo di sensori di questo tipo, che richiedono energia molto limitata, potrebbe ridurre il costo di costruzione e ridurre l’impatto ambientale della smart home. Quindi ci aspettiamo di vedere ulteriori applicazioni in futuro. Vi teniamo aggiornati.

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Source
Digital Trends

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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