Griselda: la miniserie Netflix sulla narcotrafficante più spietata della storia

Scaltrezza e ambizione sono due dei pilastri portanti della personalità di Griselda Blanco, protagonista della nuova serie Netflix, nonché boss del traffico di droga con un potere tale da incutere timore persino a Pablo Escobar. La miniserie Griselda racconta le vicende legate alla narcotrafficante raccontata dagli stessi creatori e produttori di Narcos e Narcos: Messico, Eric Newman e Andrés Baiz. Vediamo insieme com’è stata la performance di Sofia Vergara nei sei episodi di questa miniserie.

Griselda, non c’è (poco) trucco, non c’è (poco) inganno

La Griselda di Newman e Baiz è una truccatissima e altrettanto sensuale Sofia Vergara che riempie lo schermo con la sua personalità singolare e potente, che non può e non vuole passare inosservata. Per quanto si sia trovata nella condizione di scappare a Miami, dalla Colombia, con i suoi figli. Griselda può forse apparire all’inizio come la classica figura materna messa alle strette, che non le è rimasto altro che darsi allo spaccio di cocaina per far campare se stessa e la sua famiglia.

Come potete immaginare, c’è ben altro. Senza anticipare troppo, vi sarà un evidente stacco narrativo netto che divide a metà la miniserie e mostra come, in realtà, Griselda fosse quasi affezionata all’attività di narcotrafficante, tanto da renderla spietata e senza paura, man mano che acquisisce potere. Così la cosiddetta “Madrina”, come era nota nell’ambiente, ha cominciato anche ad avere una fama di criminale, che assoldava assassini per ammazzare centinaia di persone.

La recensione di Griselda, miniserie Netflix

L’impero della polvere bianca macchiato rosso sangue

Che l’impero della coca di Griselda stabilito in Florida all’inizio degli anni Ottanta si basasse sul sangue e sugli omicidi, era un fatto purtroppo noto. Ma che Griselda Blanco non si fermasse nemmeno di fronte ai bambini, era la cifra della sua sete di potere e di soldi. Un personaggio che Sofia Vergara riesce a incarnare bene e rappresentare altrettanto nella serie, soprattutto nella seconda parte.

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I suoi tratti folli e paranoici mentre ascende al potere nel mondo criminale sono stati ben definiti, seguendo registicamente e nella costruzione narrativa una struttura simile a quella di Narcos, anche nel modo in cui la storia si divide tra la protagonista e la sua nemesi delle forze dell’ordine.

Per quanto queste analogie ci possano dare la sensazione di aver già visto contenuti simili, c’è anche da ammettere che le storie di narcotrafficanti e boss della droga abbiano necessariamente dei tratti in comune. Oltre al fatto che il cast della miniserie Netflix raggruppa anche diversi volti che abbiamo già visto sullo schermo in contesti simili, e questo aiuta da un lato a leggere meglio il genere della serie, dall’altro ad aumentare il rischio di similitudine. Rischio non inficiante, dopotutto.

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Griselda: la nostra recensione della miniserie Netflix

Sofia Vergara, al netto di qualche eccesso nel trucco e nell’appariscenza del personaggio, incarna molto bene la Madrina della droga in Griselda. Una miniserie che vi ruberà una manciata di ore, composta da un ottimo cast e da una regia ben orchestrata, che contribuirà al piacere di assistere a questo spettacolo. Pochi punti dolenti, qualche eccesso anche nel balzo temporale della storia, ma niente di rilevante. Un buon prodotto e compromesso se steste cercando un titolo affine a Narcos, e se foste interessati a conoscere la storia di una donna che ha saputo prendersi il cartello di Medellín da sola. Senza paura, al contrario degli altri.

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