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Videogiochi

La storia di Tomb Raider: dal primo gioco all’ultimo reboot

Tomb Raider ha compiuto da poco i suoi 25 anni, e per festeggiare l’anniversario di una delle icone più note del mondo dei videogiochi, noi di Tech Princess abbiamo pensato di fare il punto sulla sua storia, dalla nascita del primo videogioco del franchise, fino ai tempi recenti, in cui la saga si è evoluta per entrare in una nuova fase della sua sua vita.

Il primo Tomb Raider: una storia diventata icona

Il primissimo videogiochi del franchise di Tom Raider fu lanciato nell’ormai lontano 25 ottobre del 1996 da Core Design su console SEGA Saturn, per poi approdare anche su PlayStation e PC qualche settimana più tardi. Proprio sulla console di casa Sony il gioco ebbe successo atteso e il colosso giapponese la prese sotto la sua ala protettrice rendendola un’esclusiva per gli anni avvenire.

Originariamente Lara Croft sarebbe dovuto essere un’eroina dura e dai tratti punk, ma questa visione, fortemente voluta dal suo creatore, venne presto stemperata per ragioni di marketing, in favore di un design più sexy e femminile; una decisione che allontanò il designer originale Toby Gard dal progetto nel 1997, che tornerà soltanto nel 2000 per lavorare al primo reboot della serie con Crystal Dynamics, ovvero Tomb Raider: Legend.

Tomb Raider storia

In ogni modo, Tomb Raider fu subito accolto in modo molto positivo da giocatori e critica, anche grazie alla formula ludica del gioco, del tutto innovativa per il periodo. Nel primo Tomb Raider infatti erano già presenti tutti gli elementi che avrebbero fatto grande la saga, dal platforming avanzato, passando per i puzzle ambientali, fino ad arrivare anche ad una sana componente action a condire il tutto.

Il gioco vendette l’impressionante cifra di 7 milioni di copie, un vero e proprio record su tutti i fronti per l’epoca, e da quel momento in poi la strada verso la massificazione dell’archeologa era già più che spianata.

Dal successo al primo reboot

Nonostante durante il primo ciclo di videogiochi di Tomb Raider, durato fino agli anni 2000, le vendite sono sempre state molto alto, diventava sempre più evidente che il gioco stava diventando una continua ripetizioni delle stesse idee, cosa particolarmente evidente in Tomb Raider Chronicles, senza contare il disastro produttivo che fu Angel of Darkness, un titolo particolarmente debole sotto il profilo tecnico.

A quel punto il franchise fu tolto a Core Design e venne assegnato a Crystal Dinamics, che creò il primo reboot della serie, Tomb Raider Legend, tornando alle origini del gioco e assumendo nuovamente Toby Gard, l creatore originale.

Tomb Raider storia

Il gioco ebbe un enorme successo, anche grazie ad una componente action rinnovata, alla agilità migliorata di Lara e dalle atmosfere generalmente ispirate che lo caratterizzavano.

Lo stesso purtroppo non si può dire dei due sequel di Legend, vale a dire Anniversary e Underworld, che vendettero un quantitativo modesto di copie, affossando quello che era stato l’ottimo starting point costituito dal reboot della saga. Quando la software house venne acquistata da Square Enix quindi si rese necessario pensare nuovamente di zero al franchise, con il secondo reboot delle avventura di Lara Croft, uscito nel 2013

Square Enix e il “nuovo” Tomb Raider

Questa volta l’operazione di reboot per cui hanno optato gli sviluppatori è stata ancora più radicale, come rimarcato dall’assenza del sottotitolo nel nome del gioco, che si chiama semplicemente Tomb Raider. A cambiare era innanzitutto la stessa Lara, che abbandona le caratteristiche da super donna del passato per diventare un personaggio più umano, con le sue fragilità e sue insicurezze.

Una strategia per avvicinare l’eroina al pubblico, che serviva a raccontare in modo inedito le sue origini; una scommessa vinta, considerando il successo del titolo. Contemporaneamente un grande focus è stato posto sulla componente action, figlia anche del successo che Uncharted stava avendo in quegli anni, elemento che piacque particolarmente al pubblico, dato che il titolo vendette 11 milioni di copie in tutto il mondo.

Tomb Raider storia

A seguire abbiamo avuto Rise of The Tomb Raider (2015) e Shadow of The Tomb Raider (2018), che completano la nuova trilogia di Lara Croft, che tutto sommato sono riusciti a rivelarsi dei titoli più che soddisfacente, nonostante qualche alto e basso narrativo, soprattutto nel terzo capitolo.

Non è attualmente noto come si evolverà la serie da questo momento in avanti, e se la software house inizierà una nuova trilogia con protagonista la nostra archeologa preferita. Quello che è certo è che ora, dopo anni, la saga si trova finalmente in buona salute, e l’esistenza di un nuova pagina della storia di Tomb Raider è più probabile che mai.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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