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TCL: tablet multimediali e smartphone pieghevoli | MWC 2019

TCL, in occasione del MWC 2019, oltre ad una nuova gamma di smartphone, i cui dettagli completi sono trapelati nei giorni scorsi, ha presentato un nuovo tablet, chiamato Alcatel 3T 10, ed un prototipo di smartphone pieghevole, che potrebbe rappresentare un’alternativa economica ai modelli presentati da Samsung e Huawei.

Alcatel 3T 10: multimedialità a 360°

Il nuovo tablet di Alcatel è incentrato sull’intrattenimento: lo schermo da 10” HD e gli due speaker frontali sono pensati per una riproduzione ottimale dei contenuti, e la batteria da 4080 mAh garantisce abbastanza autonomia per un utilizzo in viaggio.

Il dispositivo arriva con Google Assistant preinstallato, e grazie al riconoscimento vocale DSP è in grado di riconoscere comandi fino a 3 metri di distanza. Con l’assistente vocale è possibile controllare la riproduzione di film e musica, fare ricerche, impostare promemoria e molto altro.

Grazie all’integrazione con Google Assistant e la basetta accessoria Audio Station, il tablet è convertibile anche in uno smart speaker dotato di schermo. La basetta migliora e amplifica il suono, per una autonomia di riproduzione fino a sette ore. Grazie alla porta per il jack audio, lo slot Micro-USB e il lettore di schede microSD, è possibile riprodurre audio da qualsiasi lettore multimediale esterno.

Alcatel 3T sarà disponibile entro fine anno al prezzo di 179€ o, in bundle con l’Audio Station, a 229€.

DragonHinge e i dispositivi flessibili

TCL ha presentato anche delle soluzioni tecnologiche per lo sviluppo di smartphone pieghevoli. Il trend dei dispositivi con schermi flessibili, pre-annunciato dal Royole FlexPai e poi concretizzato dai modelli annunciato di Samsung Huawei, è ormai chiaro. TCL, con la sua esperienza in pannelli OLED e una nuova tecnologia proprietaria per la cerniera, chiamata DragonHinge, punta a rifornire gli altri produttori e lanciare essa stessa dei dispositivi.

Con il supporto della nostra società affiliata, CSOT, stiamo dimostrando che TCL può essere un innovatore e leader nel mercato dei dispositivi mobili del futuro“, ha affermato Peter Lee, General Manager, Global Sales and Marketing di TCL Communication.Se guardiamo al potenziale del nostro portfolio di dispositivi flessibili, siamo ovviamente molto entusiasti di ciò che porteremo sul mercato. Tuttavia, non siamo in una gara per essere i primi perché riteniamo che sia più responsabile avere un approccio più paziente e ponderato per risolvere non solo le sfide hardware, ma anche lavorare con i nostri partner su soluzioni software che garantiscano un’esperienza utente più significativa.”

Quando guardiamo all’applicazione pratica di display flessibili e dispositivi mobili pieghevoli, individuiamo principalmente tre sfide da superare: il display AMOLED flessibile di per sè, un meccanismo di piegatura resistente e, naturalmente, un software che possa adattarsi perfettamente a questi nuovi formati“, ha affermato Shane Lee, General Manager, Global Product Center di TCL Communication.

Continua dicendo: “Attraverso l’integrazione verticale di TCL con CSOT, abbiamo superato molte delle sfide poste dalla realizzazione dei display flessibili e oggi, con l’annuncio di DragonHinge™, siamo in grado di mostrare al mondo come supereremo quelle relative al meccanismo, problematica fondamentale da risolvere per supportare questi nuovi formati pieghevoli. Ora, dunque, abbiamo una soluzione hardware da cui partire per la progettazione e costruzione dei nuovi dispositivi, che ci permetterà così di affrontare la realizzazione di un software che sia in grado di offrire un’esperienza davvero unica, come questa nuova tecnologia permette, e di creare un più ampio ecosistema connesso mentre ci prepariamo a lanciare il nostro primo dispositivo pieghevole l’anno prossimo.”

Un prototipo inavvicinabile

L’azienda ha portato in fiera un prototipo, un concept phone dimostrativo delle tecnologie presentate. Non è però possibile fare particolari considerazioni a riguardo, a parte il fatto che è dotato di uno schermo da 7.2″, perché TCL non ha permesso nessun hands-on sul dispositivo.

TLC non prevede neanche di avere un telefono pronto per il mercato prima della metà del 2020. L’obiettivo è quello di riuscire a venderlo ad un prezzo pari o inferiore i 1000$, molto meno di quanto richiesto da Samsung e Huawei per i loro dispositivi.

Si tratterebbe di un approccio capace di portare questa nuova categoria di dispositivi fuori dall’alta fascia e nelle mani di molte più persone. Bisognerà però vedere se i compromessi necessari a rendere questo calo di prezzo possibile saranno accettabili per una esperienza ottimale, o se invece questo tipo di tecnologia all’avanguardia richiederà per diversi anni una tale rifinitura e una tale cura dei dettagli che sarà impensabile vederla ad un prezzo abbordabile.

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The Verge

Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

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