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La recensione di Google Pixel 7A: un top di gamma a 509 euro

Con dei limiti, questo è evidente.
E ci sta, visto che Google doveva contenere i costi e differenziare Pixel 7A dai fratelli maggiori, ossia Pixel 7 e Pixel 7 Pro.
Il colosso americano però ha risparmiato nel modo giusto, dando vita ad uno smartphone che riesce a soddisfare gli utenti a 360°: è bello il display, le prestazioni sono ottime, il comparto fotografico è sopra la media e la batteria vi porta a fine giornata senza troppe difficoltà.
Tutto questo ad un prezzo, 509 €, che va a posizionarlo nella fascia medio-alta del mercato.
Lasciamo però i ragionamenti su prezzo e posizionamento alla fine, prima vogliamo raccontarvi come si comporta sul campo.

La recensione di Google Pixel 7A

Questa volta vogliamo partire da una tabella, da una comparativa, per aiutarvi a comprendere cosa cambia effettivamente rispetto ai due top di gamma di Google.

Pixel 7APixel 7Pixel 7 Pro
Display6,1″ OLED
FullHD+
90 Hz
6,3″ OLED
FullHD+
90 Hz
6,7″ OLED
QHD+
120 Hz
Dimensioni152 x 72,9 x 9 mm155,6 x 73,2 x 8,7 mm162,9 x 76,6 x 8,9 mm
Peso193,5 grammi197 grammi212 grammi
Batteria4300 mAh (minimo)
con ricarica wireless
4270 mAh (minimo)
con ricarica wireless
4926 mAh (minimo)
con ricarica wireless
ProcessoreGoogle Tensor G2 + Titan M2Google Tensor G2 + Titan M2Google Tensor G2 + Titan M2
RAM8 GB8 GB12 GB
Memoria 128 GB128/256 GB128/256/512 GB
Fotocamera posteriore64 MP + 13 MP50 MP + 12 MP50 MP + 12 MP + 48 MP
Fotocamera anteriore13 MP10,8 MP10,8 MP
SIM Dual SIM (nano + eSIM) Dual SIM (nano + eSIM) Dual SIM (nano + eSIM)
Connettività 5G, WiFi 6E, Bluetooth 5.3, NFC, Google Cast, GPS, GLONASS, Galileo, QZSS, Beidou5G, WiFi 6E, Bluetooth 5.2, NFC, Google Cast, GPS, GLONASS, Galileo, QZSS, Beidou, GNSS dual-band5G, WiFi 6E, Bluetooth 5.2, NFC, Google Cast, GPS, GLONASS, Galileo, QZSS, Beidou, GNSS dual-band
Certificazione IPIP67IP68IP68


Confusi dai dati? Niente panico, proviamo a farvi un riassuntino delle cose importanti: Pixel 7A è leggermente più piccolo e leggero, monta lo stesso processore dei top di gamma e ha un comparto fotografico che ha poco da invidiare a Pixel 7.
Ci sono poi elementi che non è possibile evincere dalla tabella, a partire dai materiali.
Abbiamo passato parecchi mesi con Pixel 7 Pro e la differenza con il 7A è evidente fin dal primo momento.
Proviamo a spiegarci meglio.
Pixel 7 Pro è ovviamente un top di gamma, che costa come un top di gamma e che propone materiali… da top di gamma. Abbiamo il Gorilla Glass Victus sia sulla parte frontale che su quella posteriore, con il frame in alluminio lucido e display curvo. La sensazione, impugnandolo, è di grande solidità e di grande ergonomia, avete tra le mani un telefono premium e ve ne rende immediatamente conto.
Pixel 7A è protetto dal Gorilla Glass 3 e ha il frame in metallo ma comunque, una volta estratto dalla scatola, capite che questo è uno degli elementi su cui Google ha provato a contenere i costi.
Sia chiaro, non vuol dire che non sia ben fatto e ben costruito. Anzi, l’abbiamo trovato molto più resistente e convincente di una buona parte della concorrenza ma la differenza con il fratello maggiore c’è e si nota.

Pixel 7A recensione design

Cambiano anche i colori: Pixel 7A arriva sul mercato nelle varianti Nero, Bianco, Azzurro e Corallo, quest’ultimo però venduto in esclusiva sul Google Store.

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Non abbiamo ancora menzionato il design perché, a dire il vero, non cambia nulla rispetto ai flagship di Big G. Bordi stondati, linee morbide, G tone sur tone sul retro e una fascia metallica che include il modulo fotocamera posteriore mentre quella frontale è ospitata da un forellino centrale. Sul profilo destro ritroviamo il tasto di accensione e il bilanciere del volume, a sinistra c’è lo sportellino per la SIM e sulla parte inferiore il connettore USB-C per la ricarica.

Tutto è famigliare

Google Pixel 7A si presenta con un display OLED da 6,1 pollici che è praticamente perfetto.
Le dimensioni contenute lo rendono comodissimo nella vita quotidiana. Non arrivate ovunque con il pollice ma usarlo con una mano sola non è impossibile, persino con una delle sostanziose cover made by Google.
Abbiamo poi un’ottima resa dei colori, neri profondi, una luminosità che vi garantisce di vedere tutto anche sotto il sole, c’è il supporto all’HDR e la risoluzione FullHD+ è più che soddisfacente per leggere, guardare video, giocare, lavorare o qualsiasi altra cosa desideriate fare con uno smartphone.
La frequenza di aggiornamento arriva a 90 Hz. O meglio, può essere a 60 Hz o 90 Hz, con lo smartphone che sceglie quella più adatta in base al contenuto visualizzato. Potete ovviamente disabilitare l’opzione e tenervi i 60 Hz fissi, risparmiando qualcosina in termini di autonomia.

Pixel 7A recensione display

A proteggere lo schermo abbiamo il già menzionato Corning Gorilla Glass 3, cosa che ci ha permesso di buttarlo nello zaino senza preoccuparci troppo di eventuali conseguenze.
Dopo 2 settimane di uso intenso non c’è nemmeno un piccolo graffio.

L’esperienza d’uso quindi è analoga ai fratelli maggiori, anche in termini di prestazioni. A bordo infatti troviamo Tensor G2, il processore proprietario di Google, progettato in California e pensato per supportare tutta l’intelligenza artificiale che anima questo prodotto.
Ad affiancarlo un altro chip, Titan M2. È sempre di Google ma si occupa esclusivamente della sicurezza. Perché è importante? Perché ormai il nostro telefono custodisce di tutto: mail, password, foto, file… Lo smartphone è quasi il riflesso delle nostre vite e a noi piace che le nostre vite rimangano private, almeno in parte. Ecco perché Titan M2 è importante, perché è responsabile della nostra sicurezza.
Pixel 7A inoltre supporta due sistemi di riconoscimento biometrico: l’impronta digitale, sotto il display, e la scansione del volto.
In più potete contare sulla VPN di Google One che sì, è gratuita sui Pixel. Una volta attivata si occuperà di creare una connessione sicura ogni volta che vi collegherete al Wi-Fi.

L’intelligenza artificiale è ovunque

I Pixel sono smartphone insoliti nel panorama Android. Volendo, potremmo equipararli agli iPhone di Apple.
Per quale motivo? Perché qui l’hardware è di Google, il software è di Google, l’intelligenza artificiale è di Google.
Tutto questo permette da un lato un’ottimizzazione estrema e dall’altro l’inserimento di funzioni abbastanza uniche nel loro genere. Funzioni che, nel caso dei Pixel, ruotano intorno all’IA. D’altronde Tensor, come dicevamo prima, nasce per questo.

“Intelligenza artificiale” però è un po’ vago. Si vede e non si vede. Non si capisce mai bene cosa faccia e come funzioni.
Facciamo quindi degli esempi pratici di IA dentro Pixel 7A.
Immaginate di essere al telefono con qualcuno che è in un bar, fuori esposto al vento, in mezzo al traffico… Insomma, in un posto rumoroso. Potete attivare la funzione Chiamata nidita che riduce il rumore di fondo così potete sentire meglio il vostro intelocutore.

L’IA permette anche di tradurre i messaggi ricevuti in altre lingue, praticamente con un click e su una marea di piattaforme, da WhatsApp e Google Messaggi, da Instagram a Twitter.

Pixel 7A recensione batteria

Anche l’autonomia si basa sull’intelligenza artificiale, con il Pixel 7A che analizza il vostro comportamento per capire quali app usate di più e quali di meno per poi limitare i consumi. Ecco perché ci mette un po’ a trovare il giusto ritmo. Nei primi giorni infatti non eravamo pienamente soddisfatti della tenuta ma con il passare del tempo l’autonomia si è assestata permettendoci di arrivare a fine giornata anche con un uso intenso.

C’è infine un’ultimo, importante elemento che sfrutta l’IA: la fotocamera.

Fotocamera al top

Pixel 7A recensione fotocamera

Google Pixel 7A si presenta con due sensori posteriori:

  • il principale, chiamato Quad PD Quad Bayer, da 64 megapixel, con apertura F/1.89;
  • l’ultragrandangolare, da 13 megapixel, con apertura F/2.2 e un campo visivo di 120°.

Il modulo posteriore permette di portare a casa video in 4K o in Full HD, sia a 30 che a 60 fps.
La fotocamera anteriore, da 13 megapixel con campo visivo ultrawide di 95°, supporta filmati in Full HD a 30 o 60 fps e in 4K a 30 fps.

Entrambi beneficiano dell’intelligenza artificiale che si occupa di ottimizzare la resa, tanto delle foto quanto dei video. Cosa significa questo nella vita vera?
La messa a fuoco è impeccabile e veloce; la resa durante il giorno è ottima, con colori vividi e naturali mentre al buio gestisce bene le luci e sgrana molto poco.

PXL 20230502 070612281

La foto del fiore che vedete qua sopra è incredibile: in un altro contesto sarebbe difficile capire se sia stata fatta con un telefono di fascia media o un super cameraphone. Zoomando naturalmente perdiamo qualcosa ma è un comportamento più che giustificato.

Qualcosa in più si poteva sperare per il comparto video dove la resa è buona se state fermi ma in movimento la poca stabilizzazione mina un po’ il risultato.

Nel complesso comunque l’intelligenza artificiale e il software lavorano davvero molto bene insieme.

Pixel 7A

Immagine 1 di 8

C’è di più. La tecnologia Google porta sul piccolo di casa una serie di funzionalità estremamente interessanti. Ad esempio, Super Res Zoom permette di portare a casa foto di buona qualità anche con lo zoom digitale, con il telefono che scatta più foto per catturare più dettagli possibili, le unisce insieme e vi restituisce un’immagine che non ha nulla da invidiare allo zoom ottico.
Abbiamo anche Elimina sfocatura, che mette a fuoco le immagini leggermente sfocate, oppure Gomma magica, con cui eliminate elementi indesiderati dalle vostre foto. Entrambi gli strumenti possono per altro essere utilizzati anche su foto vecchie, non scattate con un Pixel.

La recensione di Pixel 7A: conclusioni

Ora potete comprendere come mai, a nostro avviso, Pixel 7A è equiparabile ad un top di gamma. Non c’è nulla che non ci abbia convinto, si è dimostrato sempre all’altezza della situazione e, a conti fatti, l’unico motivo per cui abbiamo sentito la mancanza del Pixel 7 Pro è il teleobiettivo. Per il resto funziona perfettamente.

Costa 50 euro in più del suo predecessore, Pixel 6A.
Giusto? Sbagliato?
In realtà ci sembra assolutamente in linea con quello che lo smartphone ha da offrire. Certo, probabilmente avrebbe dato più filo da torcere al resto della fascia media se fosse costano 50 o addirittura 100 euro meno ma, ribadiamo, 509 euro sono più adeguati a ciò che Google Pixel 7A ha da offrire. Un vero must buy che, per altro, potete acquistare sia su Amazon che sul Google Play Store.

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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