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Stretta di TikTok contro challenge e bufale online

L’iniziativa è la conseguenza di un’indagine condotta dal social

Il rapporto tra TikTok e gli adolescenti è complesso e sfaccettato.

Il social, come vedremo, se da una parte si è attirato numerose critiche dall’altra ha mostrato anche inattese potenzialità.

Di certo, TikTok è il social network più amato da giovani e giovanissimi, e questo rende ancora più delicata la sua posizione.

La stessa azienda ha voluto commissionare un’indagine interna, per capire meglio i rapporti tra TikTok e gli adolescenti che ne fanno uso. Inoltre, il social cinese apporterà alcune modifiche, pensate proprio a tutela della sua platea più giovane.

Scopriamo qualcosa in più sul report interno alla società, e poi vediamo quali misure TikTok adotterà per proteggere gli adolescenti.

tiktok adolescenti

TikTok e gli adolescenti: l’indagine interna

Le sfide che si svolgono nella piattaforma rappresentano l’aspetto più criticato del rapporto tra TikTok e gli adolescenti.

I nostri lettori ricorderanno l’assurda morte per asfissia di una bambina palermitana di 10 anni, che aveva partecipato proprio a una challenge online sul social.

Ebbene, la società cinese ha commissionato una ricerca globale, che ha coinvolto oltre 10mila persone di varie età, per capire come giovani e giovanissimi si pongono nei confronti delle sfide che si accendono su TikTok. Gli intervistati vivono in Argentina, Australia, Brasile, Germania, Italia, Indonesia, Messico, Regno Unito, Usa e Vietnam.

I risultati del report

L’indagine è stata affidata The Value Engineers (TVE), società di consulenza per i brand.

I risultati della ricerca ci dicono che solo lo 0,3% degli intervistati tra i 13 e i 19 anni ha dichiarato di aver preso parte a una sfida che considerava pericolosa. Al contrario, per il 48% degli adolescenti le sfide su TikTok sono state percepite come sicure e divertenti. Secondo il 32% le challenge hanno un rischio basso. E il 14% dei giovani percepisce invece le sfide come piuttosto rischiose e pericolose. Solo il 3% delle sfide è stato definito come molto pericoloso dai ragazzi.

Dalla ricerca interna è inoltre emerso che gli utenti adolescenti di TikTok, prima di partecipare a una challenge online, adottano alcune precauzioni per comprenderne i rischi. Per esempio, guardano video di altri partecipanti, leggono i commenti e ne parlano con gli amici.

Tuttavia  il 46% degli intervistati ha dichiarato di volere “maggiore disponibilità di informazioni valide sui rischi e sulle attività estreme”.

Challenge e bufale

Grazie a un gruppo di decine di esperti di sicurezza, TikTok ha spiegato come molte delle challenge di cui si è discusso nel recente passato sono bufale. “Tra queste includiamo Galindo, Blue Whale e Momo. Le sfide bufala propagano un’informazione falsa, su un soggetto malintenzionato che spinge i bambini a svolgere una serie di attività dannose, che terminano con atti di autolesionismo o suicidio. In realtà, sono storie costruite per diffondere e perpetuare la paura e l’ansia, senza alcun elemento autentico di partecipazione”.

tiktok

TikTok e gli adolescenti: come cambierà il social

TikTok sta già rimuovendo le challenge-bufala che possono indurre a comportamenti autolesionistici.

Ma la piattaforma agirà anche in altre direzioni. Lo ha detto Alexandra Evans, responsabile europea della Safety Public Policy del social: “Elimineremo anche i contenuti allarmistici che, trattando come reali i contenuti ingannevoli e le bufale, possono essere dannosi. Invece, continueremo a consentire le conversazioni che cercano di eliminare il panico e promuovere informazioni accurate.

Abbiamo ampliato l’utilizzo della tecnologia per segnalare ai team di sicurezza i picchi improvvisi di contenuti illeciti associati a determinati hashtag, oltre a cogliere comportamenti potenzialmente pericolosi.

Indagheremo le cause e intraprenderemo misure per prevenire la presenza di contenuti potenzialmente dannosi.

Con la collaborazione del dottor Graham e della dottoressa Brion-Meisels, abbiamo reso più efficace il linguaggio usato nei messaggi di avviso visualizzati quando si cercando contenuti relativi a sfide pericolose o bufale.

Un nuovo messaggio incoraggia a visitare il Centro Sicurezza per saperne di più e, nel caso di bufale associate a suicidi o autolesionismo, verranno visualizzate ulteriori risorse anche nella ricerca”.

Quando TikTok salva la vita

Ma, come dicevamo ad apertura di articolo, TikTok non ha soltanto un versante rischioso, specie per i più giovani.

Recentemente, in diversi casi la piattaforma si è rivelata addirittura preziosa per salvare vite umane.

Qualche giorno fa, ad esempio, una sedicenne del Kentucky, rapita, si è salvata mimando dal finestrino dell’auto del rapitore una serie di segnali d’aiuto resi popolari proprio da TikTok.

E una quarantaquattrenne padovana, che aveva postato un video in cui ha manifestato intenzioni suicide, è stata segnalati da amici e parenti alla Polizia. Che l’ha convinta a desistere dal suo intento autolesionistico.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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