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La recensione di The Witcher Monster Slayer: c’è uno strigo in città

The Witcher: Monster Slayer ha ormai raggiunto gli smartphone di tutti gli utenti e si configura come una nuova avventura in realtà aumenta in pieno stile Pokémon GO ambientata nell’universo di The Witcher. Prendete quindi una spada d’acciaio e una d’argento e preparatevi ad imbarcarvi nella caccia al mostro confezionata da Spokko nella nostra recensione di The Witcher: Monster Slayer.

The Witcher Monster Slayer: a caccia di mostri

Pokémon GO, si sa, è stato e continua ad essere un successo straordinario, un successo che la stessa Niantic non è riuscita ad eguagliare con l’emulo Harry Potter: Wizards United. A provare la via della realtà aumentata questa sono i ragazzi di CD Projekt Red, con The Witcher: Monster Slayer, un titolo che ci catapulta nella vita quotidiana di uno strigo, fatta di caccia al mostro e contratti di uccisione per creature sovrannaturali.

Il titolo ci butta subito nell’azione, ancora prima di creare il nostro personaggio, e mette subito in chiaro alcune caratteristiche che lo differenziano in modo inequivocabile dal suo cugino ispirato ai mostriciattoli tascabili. Prima fra tutte il combat system, che evolve la formula vista in GO e propone un piacevole incontro tra i tipici slasher mobile e le meccaniche tipiche dei giochi della serie di The Witcher.

Nella mappa di gioco, che ricalca la planimetria delle strade della città in cui abitiamo, compariranno dei mostri e per affrontarli dovremo toccarli tramite un tap del touch screen. Prima di entrare in battaglia si aprirà un menù di preparazione, in cui potremo scegliere il tipo di spada da usare, un tipo di bomba, tre pozioni (che vanno sbloccati) e un unguento, tutti strumenti per essere efficaci durante il combattimento vero e proprio.

Una volta faccia a faccia con il mostro invece dovremo optare per una serie di swipe per effettuare i fendenti con la spada e dei tap per parare i colpi avversari. Le parate però vanno eseguite con tempismo, altrimenti ci prenderemo in pieno l’offensiva nemica. L’azione quindi va ragionata, dato che attaccando e basta finiremo la tappeto molto in fretta, e imparare il pattern di attacco dei mostri è fondamentale per assicurarsi la vittoria.

Passeggiate e missioni

In ogni modo, quello che ci troveremo a fare per la maggior parte del tempo in Monster Slayer è camminare, esattamente come in tutti gli altri giochi appartenenti a questo genere. La mappa in cui ci sposteremo muovendoci fisicamente da un posto all’altro trasforma la planimetria del luogo dove ci troviamo e la trasforma in un’ambientazione in continuità stilistica con i canoni della serie, ovviamente piena di mostri da affrontare.

Oltre alle creature sulla mappa troveremo risorse da raccogliere e ostacoli da distruggere, e sarà fondamentale trovare le materie prime necessarie a creare alcuni decotti e unguenti, dato che possono conferire un vantaggio notevole durante i combattimenti.

Il gioco offre anche una componente narrativa molto ben congegnata e strutturata su missioni, con i personaggi persino doppiati, ma che soffre di alcuni problemi insiti nella natura stessa del gioco. Quando intraprenderemo una missione infatti il nostro obbiettivo verrà segnato sulla mappa all’interno di un grosso cerchio di influenza. Il nostro compito sarà entrare nel cerchio e rintracciare il nostro obbiettivo cercandolo di persona, tramite lo spostamento nel “mondo reale”.

The Witcher Monster Slayer recensione

Ovviamente qualora il nostro obbiettivo finisse malauguratamente proprio all’interno di una proprietà privata a noi irraggiungibile il nostro progresso di gioco potrebbe bloccarsi sul nascere, dato che le missioni sono consequenziali. Esiste un’opzione per riposizionare l’obbiettivo, anche se non è sempre comoda da utilizzare. Di contro però, esplorare le strade alla ricerca di indizi per il nostro obbiettivo è un’attività davvero divertente ed immersiva, che vi farà sentire davvero come uno strigo a caccia.

Bilanciamento di gioco

Un’altra componente di The Witcher: Monster Slayer che poteva essere gestita molto meglio è il bilanciamento di gioco. Passeggiando per le strade della nostra città alla ricerca di mostri ci troveremo spesso e volentieri alle prese con creature ben al di là della nostra portata.

Questo non sarebbe un problema se si trattasse di scontri opzionali, ma ci è capitato in più di un’occasione di macinare grosse distanze per una missione solo per scoprire che il mostro del caso fosse troppo forte per il nostro livello attuale.

The Witcher Monster Slayer recensione

C’è da dire che l’esplorazione non è mai noiosa, dato che ci si imbatte costantemente in cose da fare, ma questa caratteristica rende la progressione del gioco davvero lenta, e in alcune occasioni non abbiamo potuto fare a meno di sollevare gli occhi al cielo per via dell’ennesimo nemico troppo forte che ci aveva costretti ad arrivare dall’altra parte del quartiere solo per rintracciarlo.

Un vero peccato, soprattutto se consideriamo quanto è ben fatto il bestiario, ricco di creature strane e spaventose e che vengono registrate in un apposito menù una volta che le abbiamo sconfitte almeno una volta, in modo tale da poterne consultare caratteristiche e debolezze.

The Witcher Monster Slayer: la nostra recensione in breve

Avrete probabilmente intuito che The Witcher: Monster Slayer si configura quindi come un’esperienza creata per soddisfare sia i giocatori più casual che gli amanti della saga principale. Al netto di qualche difetto di forma il titolo sviluppato dagli studi di Spokko fa il suo dovere, riuscendo a divertire e a far sentire i giocatori dei veri e proprio witcher.

The Witcher Monster Slayer recensione

Mostri, estetica e comparto narrativo ricalcano da vicino quanto visto nella saga principale e il livello qualitativo è molto alto, specie se paragoniamo il prodotto ad alcuni suoi concorrenti attualmente sul mercato. Paradossalmente il limite più grande che il titolo si trova ad affrontare è proprio quello del “mondo reale” che vorrebbe andare a colonizzare, dato che troppo spesso vedremo la nostra esplorazione limitata dal contesto urbano in cui ci troviamo.

Nonostante questo, Monster Slayer è ottimo per ammazzare il tempo durante i tempi morti della nostra quotidianità ed è senza ombra di dubbio uno dei titoli in realtà aumentata più interessanti disponibile sugli store mobile. La nostra recensione di The Witcher: Monster Slayer è quindi positiva, e vi consigliamo di provarlo per toccare con mano la sua offerta ludica.

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Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

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