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AGCM: 5 milioni di euro di multa a Enel Energia e agenzie partner

Per “pratiche ingannevoli nella vendita di servizi energetici”

Il cosiddetto caro bollette non sta portando solo rincari economici alle famiglie, ma anche guai alle aziende.

Il Garante delle comunicazioni era intervenuto a ottobre, come vi abbiamo riportato in un altro articolo.

Allora, nel mirino dell’AGCOM erano finite quattro aziende che operano nel mercato libero, ovvero Iren, Iberdrola, E.ON e Dolomiti. L’accusa era quella di aver modificato unilateralmente il contratto (aumentando i costi), nonostante l’articolo 3 del Decreto Aiuti Bis. Che “sospende, fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso”.

Stavolta è l’AGCM a comminare una multa di 5 milioni di euro ai danni di Enel Energia (una controllata di Enel che opera sempre nel mercato libero) e a sei agenzie partner. Scopriamo perché.

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La Multa a Enel Energia

La notizia è apparsa in una nota pubblicata venerdì 18 novembre sul sito dell’AGCM, ovvero l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Si tratta di una multa di oltre 5 milioni di euro a Enel e agenzie partner per “pratiche ingannevoli nella vendita di servizi energetici”.

Più nello specifico, l’AGCM ha ripartito così le sanzioni amministrative: a Enel Energia S.p.A. multa di 3.500.000 euro, a Conseed S.r.l. e Seed S.r.l. multa di 1.000.000 euro, a Zetagroup S.r.l. di 280.000 euro. E per New Working S.r.l., Run S.r.l. e Sofir S.r.l., multe di 100.000 euro ciascuna.

I motivi delle multe a Enel Energia e partner

Potremmo dire che i motivi che hanno portato alle sanzioni amministrative sono al confine tra le molestie telefoniche e i messaggi ingannevoli.

AGCM spiega infatti che “le società fornivano indebitamente a operatori di call center liste di clienti appartenenti al mercato tutelato e utilizzavano una segreteria telefonica automatizzata per promuovere le offerte commerciali di Enel.”

Eccesso di insistenza nelle chiamate, dunque, ma anche mancata veridicità delle informazioni riportate.

Le segnalazioni dei consumatori

Sono stati svariati consumatori (e associazioni a loro tutela) a far nascere il sospetto, rivolgendosi all’AGCM.

E segnalando un “messaggio preregistrato diffuso da una sedicente segreteria telefonica di Enel e da operatori di call center, riguardante la data di cessazione del mercato tutelato, cioè del regime di maggior tutela del prezzo nel settore dell’energia per i clienti finali di piccole dimensioni.

Tale termine,  attualmente previsto al 10 gennaio 2024, era indicato dagli operatori come imminente o, comunque, di gran lunga anticipato rispetto alla data di cessazione effettiva. In alcuni casi il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia è stato prospettato, contrariamente al vero, come obbligatorio.”

Lo scopo del messaggio era fin troppo evidente: indurre i consumatori a sottoscrivere un nuovo contratto con Enel Energia, che opera nel mercato libero.

C’è poi l’aggravante della reiterazione del messaggio, ricevuto anche da chi non aveva fornito alcun consenso a contatti per finalità di marketing.

Il ruolo delle agenzie partner

La multa riguarda non solo Enel Energia ma anche sei agenzie partner, che a loro volta si sono avvalse di subagenzie e singoli agenti.

Le une e gli altri, non autorizzati da Enel, adoperavano proprie liste di clienti del mercato tutelato, a cui sottoponevano le offerte di Enel tramite segreteria telefonica automatizzata.

Per l’AGCM questa è una pratica commerciale scorretta, perché mira a falsare “in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore in relazione, peraltro, ad un servizio di interesse primario, quale quello della fornitura dei servizi di energia”.

Il ruolo di Enel Energia

D’altro canto, Enel ha mostrato la totale mancanza di un efficace sistema di monitoraggio delle azioni di agenzie partner, subagenzie e agenti.

Inoltre “l’istruttoria ha evidenziato la piena consapevolezza da parte di Enel dell’ampiezza e della rilevanza delle condotte oggetto del procedimento, nonché la mancata adozione di misure idonee a prevenire ed evitare che tali condotte si diffondessero in maniera così ampia sul mercato.

Nello stabilire l’ammontare della sanzione, l’Autorità ha tenuto in considerazione non solo la gravità e la durata delle violazioni del Codice del Consumo, ma anche l’alto numero di consumatori coinvolti.”

Il comunicato di Enel

A stretto giro è arrivata, tramite nota stampa, la replica di Enel, che riportiamo per intero.

“Con riferimento al procedimento AGCM per pratiche commerciali scorrette in tema di attivazione di nuovi contratti nel mercato libero, Enel Energia precisa che il procedimento era stato avviato nei confronti di proprie Agenzie partner e poi esteso alla Società.  Nel corso del procedimento non sono state purtroppo valorizzate le azioni adottate dalla Società, quali le innumerevoli denunce presentate all’Autorità Giudiziaria e le rilevanti sanzioni contrattuali applicate, per contrastare il fenomeno delle pratiche scorrette poste in essere da operatori che agiscono o spacciandosi per Enel o – in un numero limitato di casi – contravvenendo alle rigide regole di condotta imposte dalla Società.

Enel Energia si vede quindi sanzionata per fatti posti in essere da soggetti terzi nell’ambito della propria autonomia imprenditoriale e senza alcuna prova di una corresponsabilità diretta.

La società evidenzia, da una parte, di non trarre alcun vantaggio da tali comportamenti scorretti, ma solo rilevanti pregiudizi economici e reputazionali e, dall’altra parte, che non dispone di poteri ispettivi e di controllo verso soggetti terzi, di cui può invece avvalersi l’Autorità. È grazie all’esercizio di tali poteri autoritativi infatti, quali ispezioni e sequestri eseguiti presso le Agenzie coinvolte con l’ausilio della Guardia di Finanza, che l’Autorità è potuta risalire alle condotte scorrette e alle relative responsabilità.”

Verso il ricorso al TAR

Così si chiude la nota stampa: “Per tale ragione, Enel Energia resta convinta che solo perseguendo i soggetti direttamente responsabili delle condotte scorrette, attraverso l’esercizio dei più efficaci poteri autoritativi, si potrà sradicare il fenomeno delle pratiche scorrette nelle attività di vendita.

Enel Energia, da sempre impegnata nel migliorare la qualità del servizio offerto ai propri clienti, si riserva ogni azione a propria tutela, confidando di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati e la piena legittimità e correttezza del proprio operato dinanzi al TAR.”

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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