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L’era degli smartphone satellitari è iniziata

Dai chip Snapdragon X75 al dispositivo di Bullitt e Motorola, la comunicazione satellitare a due vie è arrivata

Qual è la prossima grande novità per la comunicazione mobile? Stando a quanto abbiamo visto al Mobile World Congress di Barcellona, sembra che la “next big thing” per il mercato smartphone possano essere le connessioni satellitari. Dopo il supporto da parte degli ultimi iPhone arrivato lo scorso autunno, Qualcomm ha annunciato a inizio hanno una nuova soluzione che vedremo su diversi smartphone Android. E ci sono anche dispositivi come quello di Bullitt, che porta la connessione via satellite anche agli smartphone più vecchi.

Smartphone satellitari: una nuova era delle telecomunicazioni?

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Fra le tantissime novità affascinanti del Mobile World Congress (qui vi raccontiamo le nostre preferite dell’edizione 2023), Qualcomm ha portato una novità che forse si nota di meno, ma che ha il potenziale di cambiare l’industria degli smartphone: la connettività via satellite.

Qualcomm è uno dei produttori di chip più utilizzati nel mondo smartphone e ha portato a Barcellona una soluzione che ha annunciato a inizio anno: Snapdragon Satellite, che porterà la comunicazione satellitare a due vie sugli smartphone grazie al modem X75. Una notizia che arriva dopo che Apple ha presentato SOS Emergenze su iPhone 14, per contattare i servizi di sicurezza tramite il satellite.

qualcomm snapdragon satellite min

Già al CES 2023 Qualcomm aveva detto che diversi brand avrebbero adottato questo nuovo sistema e a Barcellona lo ha confermato. Aziende come Honor, Motorola, Oppo, Vivo e Xiaomi, ma anche la nuova startup di Carl Pei Nothing, hanno deciso di puntare su questo nuovo tipo di comunicazione.

Messaggi in orbita

Per il momento, la connessione satellitare ha latenze troppo importanti per poter gestire tantissime delle telecomunicazioni cui ormai siamo abituati – non potremo fare chiamate in streaming con gli smartphone satellitari. Tuttavia, potremmo mandare messaggi “a due vie”. Questo significa che se utilizziamo questi dispositivi in un posto senza copertura (magari in montagna o in mare aperto), potremo inviare un SMS al satellite che lo manderà al destinatario. Che potrà risponderci tramite la sua normale connessione terrestre.

sos emergenza via satellite iphone min
SOS Emergenze di Apple

Se una volta i telefoni satellitari erano grandi dispositivi con antenne importanti, oggi la svolta è inserire i chip Qualcomm in smartphone top di gamma non diversi da quelli “classici”. L’iPhone 14 (che sembra utilizzi un chip X65 accoppiato ad alcune soluzioni proprietarie di Apple) non è più largo o pesante della passata generazione. E i prossimi top di gamma che utilizzeranno il nuovo chip X75 di Qualcomm nel mondo Android saranno altrettanto sottili e prestanti.

Per il momento, sembra che i messaggi in orbita li manderanno solo gli smartphone della fascia premium: Qualcomme ha fatto capire che il modem sarà associato alla serie Snapdragon 8, quella più performante che troviamo su smartphone di alta fascia. Ma come spesso accade nel mondo tecnologico, presto la tecnologia scenderà di prezzo e arriverà anche su altri prodotti.

Hardware (non solo Qualcomm) e servizi

Se il modem X75 sarà la base per comunicare tramite satellite, la connessione non sarà gratuita – se non per fasi iniziali di lancio. Apple ha già fatto sapere che il proprio SOS Emergenze sarà gratis solo per i primi due anni. E i produttori Android utilizzeranno soluzioni simili.

Qualcuno lo fa già, come l’azienda Bullitt, che ha lanciato il suo servizio di messaggistica satellitare al CES (ve ne abbiamo parlato qui). Dopo il periodo di prova, offre sul proprio smartphone Cat S75 un abbonamento da 4,90 euro al mese per mandare messaggi tramite satellite, in modo da essere sicuri mentre siete in alta quota, in mare aperto o nel deserto (o anche solo all’estero dove c’è meno copertura).

bullitt satellite link mwc 2023
Motorola Defy Satellite Link

L’azienda ha anche lanciato un dispositivo chiamato Motorola Defy Satellite Link, che utilizza un chip Mediatek invece che Qualcomm, e fa qualcosa di davvero interessante. Utilizza il Bluetooth per passare la connettività satellitare al vostro smartphone Android o iOS, anche se non dotato di modem satellitari.

Questa soluzione, che arriverà ad aprile in Italia al prezzo di 179 euro, renderà ogni smartphone un dispositivo satellitare. Questo significa che non solo l’era degli smartphone satellitari sta per arrivare, ma che potreste aver già comprato lo smartphone con cui manderete il primo messaggio via satellite – anche senza saperlo.

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Source
La Repubblica

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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